La Giunta ha aggiornato il programma, rivolgendosi anche alle piccole e micro imprese
Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.
Anche le aziende possono aiutare a promuovere e diffondere stili di vita salutari tra i lavoratori, non necessariamente solo sul luogo di lavoro. È del 2016 il primo programma della Regione teso a questo obiettivo. Ora la Giunta lo ha aggiornato, venendo incontro e rivolgendosi anche alle micro e piccole imprese e non solo alle grandi e medie aziende.
Ognuna della tre ASL toscana ha un proprio referente per sostenere e indirizzare le imprese e gli enti che aderiranno alla scelta del percorso di promozione alla salute più idoneo tra le aree tematiche proposte dal programma, che è parte del piano regionale della prevenzione 2020-2025.
Nel 2021 erano state 34 aziende, pubbliche e private, a farlo – quasi tutte medie e grandi: PA, sanità, farmaceutico ma anche cartario, alimentare, metalmeccanico e manifatturiero -, coinvolgendo circa 50 mila lavoratori.
Il progetto mira, attraverso la promozione di un corretto e salutare stile di vita, ad allontanare il rischio di malattie croniche e degenerative e si concentra su sei obiettivi: da una corretta alimentazione al contrasto al fumo di tabacco, dalla promozione dell’attività fisica alla sicurezza stradale e la mobilità sostenibile, dal contrasto al consumo dannoso di alcol e di altre dipendenze alla promozione del benessere lavorativo e la conciliazione vita-lavoro.
A questi si aggiungono interventi per promuovere l’adesione ai piani vaccinali, agli screening oncologici e alla tutela dell’ambiente e delle risorse. Tutti obiettivi che impongono un lavoro di squadra che coinvolgerà più dipartimenti.
Commenta l’Assessore alla salute, Simone Bezzini:
Anche in questo caso si tratta di azioni dove la parola chiave è prevenzione: prevenzione per la salute della singola persona ma anche prevenzione per il sistema sanitario da carichi eccessivi ed evitabili.