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Avviato restauro pavimento Chiesa del Santo Sepolcro a Gerusalemme

Custodia Terra Santa - foto Gianfranco Pinto Ostuni

Custodia Terra Santa - foto Gianfranco Pinto Ostuni



Il sollevamento della prima pietra del pavimento da parte del Patriarca greco ortodosso, del Custode di Terra Santa e del Patriarca Armeno dà l’avvio al progetto

Riceviamo e pubblichiamo.

Con il sollevamento della prima pietra da parte del Patriarca greco ortodosso, del Custode di Terra Santa e del Patriarca Armeno e la loro benedizione, oggi lunedì 14 marzo 2022, alla presenza delle autorità locali e internazionali, è stato annunciato l’avvio del restauro del pavimento della Chiesa del Santo Sepolcro a Gerusalemme, che vede il diretto coinvolgimento del Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale.

Un accordo fra le comunità cristiane storicamente guardiane e servitrici dei luoghi santi, stipulato l’8 ottobre 2021, ha affidato alla Custodia di Terra Santa di farsi carico di alcuni rilevanti interventi di restauro nel Santo Sepolcro di Gerusalemme, che seguono a quelli relativi all’Edicola di Cristo curati dal Patriarcato greco-ortodosso nel 2016 – 2017.

I lavori si svolgeranno nel pieno rispetto delle celebrazioni religiose, dei pellegrinaggi e delle visite turistiche, e prevedono eventuali interventi di messa in sicurezza dell’Edicola di Cristo, l’aggiornamento degli impianti elettrici, idrici, meccanici, speciali, antincendio, e – come previsto dall’accordo – la realizzazione del restauro della pavimentazione dell’intera Basilica da parte del CCR, che seguirà i lavori con un gruppo di professionisti e studiosi italiani.

Il pavimento rappresenta il tessuto connettivo tra le comunità cristiane della basilica: si tratta di una superficie eterogenea e stratificata, che comprende pietre che risalgono all’epoca medievale, lastre di diversi colori aggiunte in epoche successive e inserti di cemento più recenti.

Oltre al restauro delle parti esistenti, il Centro si occuperà anche di integrare le parti mancanti e sostituire quelle fortemente degradate.

Spiega Sara Abram, Segretario Generale del CCR, presente alla cerimonia:

Tale complessità e articolazione dell’intervento è frutto di uno studio approfondito e di una presenza in Terra Santa da parte del CCR che risale al 2013 e che ha dovuto affrontare anche le difficoltà legate alla pandemia.

Siamo dunque particolarmente contenti che ora si possa entrare nel vivo del lavoro in questa prestigiosa occasione.

L’intervento è coadiuvato da altre importanti realtà italiane come l’Università La Sapienza di Roma, la ditta Manens – TIFS SpA di Padova, la ditta IG Ingegneria Geotecnica di Torino e il Politecnico di Milano.

Il progetto viene gestito e coordinato in loco dal Common Technical Bureau delle tre Comunità composto dal Dr. Theodosios Mitropoulos, in rappresentanza del Patriarcato greco-ortodosso di Gerusalemme, l’architetto Osama Hamdan, in rappresentanza della Custodia di Terra Santa, e l’architetto Ibrahim A. Younan in rappresentanza del Patriarcato Armeno di Gerusalemme.

Custodia Terra Santa – foto Gianfranco Pinto Ostuni
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