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“Auti che?”

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Guardando la Tv mi sono spesso imbattuto in servizi di alcuni telegiornali che parlano di tagli sulla spesa pubblica, dovuta per lo più a sprechi di denaro pubblico.
Ho sempre avuto l’idea che la maggior parte delle persone, pur essendo interessate all’argomento, lo vedesse sempre come una cosa distante, che pur essendo importante resta comunque sempre lontano dalla propria realtà.
Ho deciso così di fare una scommessa e di pagare un caffè per ogni km percorso per trovare qualcosa che potesse farmi capire quanto c’è di vero nel servizio del Tg.
Ebbene, non pagherò nessun caffè perché non ho percorso nemmeno un km, mi sono imbattuto in un bellissimo campo di calcio, situato a Cardito, tra Via Bonavolontà e via Castiello.
Le dimensioni sono circa 200 metri per 200 metri, è recintato e all’entrata ha anche un insegna: “AUTI NOSTRA “ – Campo di calcio.
Subito mi sono precipitato per entrare ma mi sono imbattuto nella prima difficoltà: non c’è un accesso, o meglio c’è ma è chiuso con una catena e catenaccio.
Mi sono avvicinato per guardare più da vicino questo modello di stadio “altamente tecnologico” e mi sono però accorto che non vedevo le porte, così ho fatto qualche altro passo di avvicinamento e ho dovuto constatare, mio malgrado, che non si vedeva nemmeno il campo.
Morale della favola, il campo c’è ma non si vede, erbacce e gramigne alte oltre un metro di altezza la fanno da padrone, al punto da fare quasi invidia alla foresta amazzonica.
Ogni giorno vedo però tanti bambini, giocare per strada, con rischi e pericoli annessi e sarebbe proprio necessario, più che importante, ripristinare la funzionalità di questa struttura, che potrebbe essere un punto di ritrovo per tanti ragazzi del quartiere.
Sperando che la nuova giunta comunale possa prendere visione della cosa e magari con un piccolo intervento riportarlo alla fruibilità, sarebbe davvero importante fare qualcosa di concreto per i cittadini che non vogliono sentirsi voce in capitolo solo quando c’è da eleggere qualcuno, ma soprattutto nei momenti di vita quotidiana.
Alla fin fine, non ci sarebbe nemmeno bisogno di cifre ingenti per ripristinarne la funzionalità, basterebbe ripulire il terreno di gioco da tutte le erbacce che non permettono di vedere nemmeno la porta, e fidatevi con l’erbaccia alta così la porta non la vedrebbe nemmeno Cavani.

Roberto Migliaccio

Autore Roberto Migliaccio

Roberto Migliaccio nasce a Napoli il 25-12-1978, appassionato di scrittura creativa pubblica : “HO SOGNATO DI SCRIVERE POESIE” Edito da Kimerik nel giugno 2007 ; “ED E’ SUBITO SERA” aa.vv edito da Kimerik nel gennaio 2011. "PENSIERI E PAROLE D'AMORE"aa.vv. - Kimerik novembre 2011 Premiato al concorso le “Frasi più belle” indetto dalla MONTBLANC; Pubblicazione di articoli per i giornali universitari “Il corriere dei diritti” e “Parthenopiamoci”;