Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono coloro che entrano per essa.
Matteo 7:13
Prima o poi capirai, come ho fatto anch’io, che una cosa è conoscere il sentiero giusto, un’altra è imboccarlo.
Matrix
C’è bisogno di un nuova etica, di una nuova politica, di una nuova scuola, di un nuovo rispetto per il pianeta, di nuovi poeti, di nuove canzoni, di una nuova giustizia, di un nuovo esoterismo e di una nuova spiritualità.
Di una nuova scienza, di una nuova sapienza, di una nuova televisione. Di una nuova cultura. Di una nuova ricreazione. Di una nuova meditazione. Di una nuova iniziazione.
C’è bisogno di noi nuovi. Di nuovo amore. Di un nuovo presente. C’è bisogno di una nuova mente. E di avere nuovi bisogni, c’è bisogno di nuovi sogni. E di nuove parole, c’è bisogno di nuova autenticità, di nuovo senso, di nuovo eros, di nuova vita. Di nuova salute, di nuova felicità. Per generazioni e generazioni. Fino all’eternità.
C’è bisogno di una nuova identità. Di una nuova umanità. C’è bisogno di un mondo nuovo. C’è bisogno che tutto sia nuovo. C’è questo bisogno nuovo. E ce n’è bisogno adesso.
Il mio non è un messaggio di “speranza”. Ma un richiamo augurale di una ritrovata operatività iniziatica pienamente massonica, quindi trasformativa del proprio ego narcisistico-competitivo.
Il potere finanziario, il neoliberismo selvaggio e predatorio che sfrutta l’uomo e distrugge il pianeta ne è solo l’incarnazione mondialista “esterna”. Un riflesso. Il tragico specchio di ogni cuore e di ogni mente malata.
Il muto plebiscito che ogni giorno miliardi di consumatori e di uomini-merce, tributano al moloch del profitto a tutti i costi.
La paradossale realtà è che il “mandato”, i cosiddetti padroni del mondo, l’hanno ricevuto da ognuno di noi. Dalla nostra acquiescenza globale. Dalla nostra incapacità di cambiare, di attingere alla nostra spiritualità. Al nostro senso di Libertà.
Il messaggio del Covid-19 è chiaro: oggi siamo a un bivio storico. O la Vita o la Morte. In ballo c’è la stessa sopravvivenza della specie e della dignità umana. La responsabilità di questo sfacelo, come pure la riscossa, il possibile “rinascimento”, è nelle mani di ognuno di noi.
Da poco è ufficialmente iniziata la campagna di vaccinazione contro il virus. Per ora, il condizionale è d’obbligo, sarebbe riservata solo al personale sanitario e ai pazienti a rischio più anziani.
È evidente che di fronte a un evento globale e globalizzato come il Covid-19, un killer devastante ma anche un “segno” dei tempi apocalittico, letteralmente “rivelatorio” di tutti i guasti del sistema disumano e alienato in cui abbiamo vissuto prima che scoppiasse la pandemia, non ci salveremo solo facendo un paio di innocue punturine sul braccio.
Sarebbe comodo, semplificatorio e infantile pensare:
Ci iniettiamo questo bel vaccino e poi continueremo a fare come prima.
Una follia: i vaccini di Pfizer, Moderna o Astrazeneca, per quanto efficaci da un punto di vista scientifico, non risolveranno i nostri problemi personali irrisolti e la disumanizzazione del sistema sociale.
I filamenti di RNA del vaccino non scioglieranno i nostri cuori di ghiaccio. Né tantomeno quella lastra di gelo a -80° fatta di condizionamenti, di metalli e di menzogne verso noi stessi. È su questa lastra che si appoggia la presunta “forza’ dell’oligarchia mondiale neoliberista.
Dobbiamo cominciare da noi stessi. È chiaro, è ineludibile. Il lavoro sarà lunghissimo. Durissimo. Da un punto di vista iniziatico, etico, culturale, politico e psichico.
Parafrasando una frase di Matrix:
Ci faranno male gli occhi perché non li abbiamo mai usati.
Dovremo rivoltare la nostra mente malata come un calzino. Ma oggi, da subito, diamo a noi stessi e a chi ci circonda un segno incoraggiante e benaugurale di un 2021 diverso: quando sarà il momento, vacciniamoci.
Non dobbiamo farlo solo per noi ma per il rispetto e per l’amore che dobbiamo al nostro prossimo. Per consentire di creare nella comunità nazionale un accettabile livello di immunità di gregge.
Lo so che è un richiamo difficilissimo da ascoltare per il nostro piccolo ego narcisistico. Certo, è solo un piccolo passo ma almeno per una volta, almeno stavolta, cerchiamo di scavare oscure e profonde prigioni alle nostre pulsioni autodistruttive.
Autore Hermes
Sono un iniziato qualsiasi. Orgogliosamente collocato alla base della Piramide. Ogni tanto mi alzo verso il vertice per sgranchirmi le gambe. E mi vengono in mente delle riflessioni, delle meditazioni, dei pensieri che poi fermo sul foglio.