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Attività Comitato paritetico di controllo e valutazione Lombardia 2022

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106 leggi regionali oggetto di controllo e valutazione

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Lombardia.

Ultima seduta dell’XI legislatura per il Comitato paritetico di controllo e valutazione, organismo di eccellenza del Consiglio regionale della Lombardia, previsto dallo Statuto regionale per controllare l’attuazione delle leggi regionali e valutare gli effetti delle politiche regionali.

Nella seduta odierna sono stati illustrati i dati dell’attività svolta nel 2022: 26 sedute svolte con una frequenza più che doppia rispetto al minimo previsto dal Regolamento, esaminando 18 relazioni, di cui 7 già assegnate nel 2021 e 11 assegnate nell’anno in corso.

Sempre nel 2022 sono giunte a completamento 2 missioni valutative avviate nel 2021, mentre altre 5 saranno concluse nei primi mesi del 2023 ed esaminate nella nuova legislatura. Le clausole valutative vigenti nella legislazione regionale sono 67; ad esse si affiancano 39 norme di rendicontazione più generiche che prevedono periodiche informative al Consiglio regionale sull’attuazione delle leggi e riguardano complessivamente 106 leggi regionali, ossia quasi il 20% delle 535 leggi regionali vigenti.

Organismo bipartisan, in attuazione del principio dell’alternanza tra maggioranza e minoranza consiliare nella conduzione, il Comitato Paritetico ha visto l’avvicendarsi nella carica di Presidente la Consigliera Barbara Mazzali, FdI, in carica dal 29 maggio 2018, e il Consigliere Marco Degli Angeli, M5S, dal 20 maggio 2021, precedentemente Vice Presidente.

Nel corso dell’attuale legislatura ne hanno fatto parte i Consiglieri regionali Gabriele Barucco, FI, Carlo Borghetti e Angelo Orsenigo, PD, Niccolò Carretta, Azione – Italia Viva, Consolato Mammì, M5S, Manfredi Palmeri, Lombardia Migliore, Simona Pedrazzi, Lega, Michele Usuelli, +Europa.

Sempre nella seduta odierna il Comitato ha espresso parere favorevole alla Relazione sulla legge regionale 3/2008 ‘Governo della rete degli interventi e dei servizi alla persona in ambito sociale’.

Secondo i dati della Relazione la rete delle unità d’offerta sociale, UDO, ha aumentato di 3.354, + 3,6%, i posti offerti, che equivalgono a 9,7 posti ogni 1.000 abitanti.

Complessivamente in Lombardia si contano 4.227 UDO, a maggioranza pubblica, 60%, con un una crescita di 987 unità, +12,4%. In diminuzione, invece, i Centri prima infanzia, Nidi famiglia e Micronidi, Centri di Aggregazione Giovanile; aumentate le UDO per anziani, +63%, e disabili, +26%, e di assistenza domiciliare, +19,5%.

Novità importante nelle UDO residenziali, sono sorte Comunità Alloggio Sociale per Anziani, C.A.S.A., tipologia che si è diffusa significativamente, rivolta ad anziani socialmente vulnerabili, autosufficienti e con compromissioni parziali, che offre accoglienza a un piccolo numero di persone, in ambiente ad impostazione familiare e domestica.

Si legge nel documento:

Oltre a nuove soluzioni per anziani è emersa negli ultimi anni la necessità di revisionare le caratteristiche dei servizi di accoglienza per minori.

Rispetto a questa esigenza sono state codificate nuove UDO e introdotto l’Alloggio educativo per ragazzi intorno alla maggiore età che privilegia l’accompagnamento all’autonomia oltre all’aspetto tutelare.

Il Fondo Sociale Regionale, FSR, è il principale fondo che finanzia le UDO: le risorse erogate tramite il FSR ammontano a 54 milioni di euro e sono andate ad asili nido, assistenza domiciliare per anziani e persone con disabilità, mentre l’accoglienza dei minori nelle comunità ha assorbito il 21% delle risorse FSR, circa 11 milioni di euro.