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Assunzioni e stabilizzazioni, mille nuovi innesti al Comune di Napoli

Palazzo San Giacomo a Napoli


Previste dal Bilancio 2021

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Comune di Napoli.

Continuano, sulla scia di questi ultimi anni, le politiche assunzionali messe in campo dal Comune di Napoli.

Nonostante l’Ente si trovi in una situazione di riequilibro finanziario la Giunta porta in Aula una delibera di bilancio previsionale che prevede lo stanziamento di importanti risorse per rafforzare l’organico del Comune di Napoli, messo a dura prova da anni di spending review e politiche di tagli orizzontali del personale della P.A., uno su tutti il blocco del turn over.

Nel triennio 2021 – 2023, tra stabilizzazioni e nuove assunzioni, il Comune di Napoli prevede di assorbire circa 979 unità, di diversi profili, a cui vanno aggiunti i 136 profili a tempo determinato dell’area educativa per l’anno Scolastico 2021-2022 e, infine, l’apertura di una procedura concorsuale per 93 profili sempre a tempo determinato, 2021-2023.

È quanto emerge da una nota dell’assessorato al lavoro di Palazzo San Giacom che sottolinea l’importanza del lavoro di questi mesi con la chiusura del ciclo di stabilizzazioni degli ex-LSU che nella scorsa annualità non avevano partecipato alle precedenti procedure per assenza dei titoli di studio necessari, oltre alla conclusione delle procedure per i circa 500 vincitori del concorso RIPAM, tra i quali ci sono importanti profili che l’ente attende da tempo, Vigili Urbani, Istruttore Direttivo, ed altri, ma anche lo sblocco di 300 progressioni verticali e la stabilizzazione di circa 93 profili attualmente impiegati nell’area welfare per il supporto al Rei/RdC.

Tutto questo è stato possibile perché il Comune di Napoli ha un rapporto percentuale tra la media delle entrate 2018/2020 e la spesa del personale 2020 che si attesta sul 20,82%, nel 2020 l’indice era al 26,65%, e dunque notevolmente al di sotto del valore soglia definito per la classe demografica di appartenenza del Comune di Napoli che è del 28,80%; il tutto, ovviamente, in linea con i dati del rendiconto per l’anno 2020.

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