Il 19 gennaio l’Associazione Internazionale Amici di Pompei ETS ospita la conferenza dell’archeologo Mario Notomista. Il 26 gennaio viene presentata l’opera di Laurentino Garcia y Garcia
Riceviamo e pubblichiamo.
Sono due gli incontri del primo mese del 2024 organizzati dall’Associazione Internazionale degli Amici di Pompei ETS.
Il 19 gennaio, presso l’Auditorium del Parco Archeologico di Pompei, dalle ore 17:00, l’archeologo Mario Notomista terrà la conferenza ‘Il Santuario di Venere ad Ercolano ed il fronte mare dell’antica città’.
Qual è la storia del santuario collocato sul mare di Ercolano? Quando e come è stato scavato? Che tipologia di struttura e di percorso religioso e sociale rappresentava?
Come si configura il culto di Venere nel primo secolo dopo Cristo e nei periodi precedenti? Venere Euploia o Ericina? Che relazione aveva questo culto con la vita della città, con il resto dei monumenti e con i suoi abitanti?
Risponderà a queste domande l’incontro con Mario Notomista, archeologo dell’Herculaneum Conservation Project, che dal 2015 si occupa di questo santuario.
Spiega Mario Notomista:
Proverò a fare il punto sulla storia archeologica di questa area costruita sul fronte mare di Ercolano antica, legata al culto di Venere, traendo riflessioni dal confronto con altri santuari siti sul mare e con le altre forme di culto della divinità attestate nel Mediterraneo.
L’obiettivo è delineare la funzione specifica di questo santuario a Ercolano, sia rispetto altri edifici di culto dell’epoca, sia nel contesto della vita pubblica dell’antica città.
Un modo per restituire un tassello importante per comprendere la vita dei cittadini dell’epoca.
Gli appuntamenti dell’Associazione Internazionale degli Amici di Pompei ETS continuano venerdì 26 gennaio, ore 17:00, con la presentazione dell’opera in tre volumi di Laurentino Garcia y Garcia ‘Nova Bibliotheca Pompeiana, Herculanensis, Stabiana Oplontinaque. Bibliografia analitica e repertorio enciclopedico sulle città vesuviane’.
Insieme all’autore interverranno l’archeologa Grete Stefani e il professore Antonio Varone.