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Assegnati i premi del Franco Cuomo International Award 2019

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Premio Franco Cuomo per la Letteratura a Dacia Maraini ph Gianlorenzo Lombardi


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Tra i vincitori la scrittrice Dacia Maraini, l’editore del’Adnkronos Giuseppe Marra, l’imprenditore Brunello Cucinelli, l’attore Corrado D’Elia e il missionario fra Fiorenzo Priuli

Riceviamo e pubblichiamo.

Il sapere è lo strumento per migliorare il mondo, per comprenderne la bellezza, per capire le ragioni degli altri, per rendere possibile i nostri sogni ed essere uomini liberi, ci aiuta a superare l’odio e crea vicinanza e umanità.
È il messaggio che è arrivato dalla VI edizione Franco Cuomo International Award, la manifestazione, presentata dal giornalista Giampiero Marrazzo, che si è tenuta il 4 dicembre nella Sala Zuccari di palazzo Giustiniani a Roma.

Una serata intensamente vissuta nel segno dell’arte, della letteratura, del teatro, della musica ma anche della solidarietà e che ha avuto come protagonisti rappresentanti delle eccellenze dei vari settori della nostra società ai quali è stato consegnato il prestigioso riconoscimento: le scrittrici Dacia Maraini, Chiara Gamberale, l’editore Giuseppe Marra, Federico Mayor Zaragoza, ex direttore generale dell’UNESCO, Barbara Stefanelli, vice direttore vicario del Corriere della Sera e direttore del Magazine 7, l’imprenditore Brunello Cucinelli, gli storici Andrea Graziosi e Giovanni Mario Ceci, gli attori Corrado D’Elia e Felice Panico, il direttore d’orchestra Gianna Fratta e due grandi esponenti dell’arte contemporanea Michelangelo Galliani e Tito Rossini.

E ancora l’artista Luca Maria Patella , Giuseppe Ricci, ChiefRefining& Marketing Officer ENI, il missionario e medico Fra Fiorenzo Priuli, la Fondazione Carano 4 Children impegnata ad aiutare i bambini in difficoltà e Claudio Manzo per la sua iniziativa solidale a sostegno delle famiglie dei piccoli ricoverati all’Ospedale Bambino Gesù, ai quali sono andati Award Speciali.

Il Premio, dedicato allo scrittore, giornalista e drammaturgo Franco Cuomo si propone di valorizzare nuove forme di espressione culturale, sociale e umana nel segno dell’opera di Cuomo, intellettuale sensibile e raffinato che sapeva analizzare l’agire umano e il mondo da molteplici punti di vista e che ha raccontato il suo tempo, attraverso la cronaca, la storia, i suoi romanzi e le sue pièce teatrali.

Ha dichiarato la Presidente del Premio, Velia Iacovino:

Un premio che sia un raro momento di avvicinamento degli intellettuali tra loro, che non fanno più comunità come un tempo non si conoscono più l’un ‘altro, non si frequentano. Un’occasione di avvicinamento alla gente al di là dei talk show televisivi sempre più urlati e confusionari che dia anche la possibilità di confrontarci con nuovi modi di fare la solidarietà, in una società dove c’è sempre meno welfare, e anche di condividere visioni sul futuro su grandi e scottanti emergenze, immigrati, ambiente, razzismo.

Ha detto la senatrice Assuntela Messina nel dare il via all’evento, dedicato alla memoria di una grande figura del teatro, del giornalismo e della letteratura italiana:

È un grande onore prendere parte a questa importante ed indicativa iniziativa dedicata al ricordo di Franco Cuomo. Un uomo che ha raccontato il mondo di ieri e che ancora oggi continua a darci nuove chiavi interpretative di ciò che succede attorno a noi. Un talento che si è offerto a tutti, spaziando nei più vari campi della cultura, sperimentando sempre nuovi linguaggi e cercando con curiosità nuove forme espressive e comunicative.

La grande eredità che ci lascia Cuomo riguarda molto da vicino il rapporto che noi – come comunità – e ciascuno di noi – come individuo – ha con la storia. Con la storia comune, con la storia contemporanea e con la storia del nostro popolo, della nostra comune identità

ha aggiunto la Senatrice, invitando la politica a puntare sulla cultura per creare una società più giusta, più uguale.

I due premiati alla Carriera sono stati i primi a salire sul podio: per la Letteratura la scrittrice Dacia Maraini che ha detto:

Di Franco mi piaceva il fatto che credesse che gli intellettuali avessero un ruolo nello smuovere le coscienze

e per il Giornalismo Giuseppe Marra, fondatore del Gruppo Gmc Adnkronos, che ha ricordato con commozione la sua amicizia con lo scrittore, al quale è intitolato il riconoscimento.

Poi hanno ritirato i premi il vicedirettore vicario del Corriere della Sera Barbara Stefanelli e Brunello Cucinelli, insignito del Franco Cuomo International Award per aver trasformato il suo borgo di Solomeo in un laboratorio di creatività e in un nuovo e stimolante punto di riferimento per il mondo dello spettacolo italiano.

Premiata per la letteratura Chiara Gamberale, autrice di numerosi romanzi e amatissima dal pubblico che ha commentato:

Un uomo capace di sentire con il suo cuore, di pensare con la sua testa e di mettere cuore e testa a servizio del mondo: era questo Franco Cuomo. Io non ho avuto il privilegio di conoscerlo personalmente, ma ieri sera, durante la cerimonia, tutto parlava di lui. E ricevere il Premio è per me un motivo di orgoglio, d’ispirazione e di stimolo

e per il Teatro l’attore e regista Corrado d’Elia che ritirando il riconoscimento ha detto:

È un premio che mi riempie di gioia legato come sono stato a Franco Cuomo, grande intellettuale, scrittore e critico. Ho scelto le sue meravigliose traduzioni per i miei spettacoli Cirano di Bergerac e Caligola e ho avuto il piacere e l’onore di confrontarmi con lui in tante preziose chiacchierate che hanno lasciato in me un segno indelebile.

Un uomo unico, di raro spessore, interprete intelligente di quel presente di cui è stato sempre protagonista. Una persona che ancora oggi mi manca molto. Non è quindi un premio come gli altri per me. Ma legare ancora una volta il suo nome al suo, è qualcosa che mi onora oltre a riempirmi di commozione.

E poi sempre per il teatro un Award speciale per i giovani emergenti è andato a Felice Panico, regista autore e attore, che ha realizzato spettacoli per molti teatri stabili e collaborato ai più alti livelli con registi, compagnie e produzioni nazionali.

Per la Musica premiata Gianna Fratta, cavaliere della Repubblica Italiana, grande talento italiano, tra le poche donne a dirigere le più prestigiose orchestre del mondo.

Per la saggistica il premio Franco Cuomo è andato al professore Andrea Graziosi per la sua importante e intensa attività di ricerca storica e al professore Giovanni Mario Ceci, per i suoi importanti studi sul fascismo e la storia della politica italiana durante la guerra fredda e sul terrorismo.

Protagonisti della manifestazione anche tre importanti artisti che spiccano sulla scena italiana e internazionale: Tito Rossini, pittore di grande originalità e dallo straordinario lirismo metafisico; Michelangelo Galliani, giovane scultore e sperimentatore di nuove modalità espressive; e Luca Maria Patella, premiato per i linguaggio della poesia in tutte le sue declinazioni.

Due Award internazionali sono stati attribuiti insieme alla ECPD – Università della Pace, Nazioni Unite, a Federico Mayor Zaragoza , ex direttore generale dell’UNESCO, presidente della Fondazione per la Cultura della Pace e membro onorario della International Decade for the Promotion of a Culture of Peace and Non-Violence for the Children of the Worlde della Académie de la Paix e a Padre Fra Fiorenzo Priuli, medico in Africa e missionario, animatore straordinario dell’ospedale di Tanguieta in Benin, per il suo impegno a sostegno dei più fragili del mondo.

Premi speciali sono assegnati dalla Presidenza del Franco Cuomo International Award e dall’Associazione Il Meglio della Puglia in collaborazione con la giuria per l’Ambiente e la sostenibilità all’Ing. Giuseppe Ricci, numero 2 di ENI per aver sostenuto i progetti di Venezia e Gela delle bioraffinerie e per i Progetti umanitari a Claudio Manzo dell’associazione Per Mano che si occupa di ospitare le famiglie dei bambini malati oncologici in cura al Bambin Gesù e alla Carano 4 Foundation, che si occupa a livello internazionale di aiutare i bambini in difficoltà, in particolare minori orfani o rifugiati o abbandonati utilizzando lo strumento dell’arte.

Foto Gianlorenzo Lombardi