Site icon ExPartibus

Assalto Mediaset: tentata scalata su Rai Way



 

 

Mercoledì la Mediaset, gruppo televisivo della famiglia Berlusconi, ha lanciato un’offerta pubblica di acquisto e scambio con l’obbiettivo di impossessarsi delle torri di trasmissione Rai Way e di  creare un unico polo nazionale delle infrastrutture di trasmissione televisiva e non solo.

L’offerta è stata presentata da Ei Tower, gruppo controllato da Mediaset e riguarda  le 2.300 antenne di proprietà Rai posizionate capillarmente su tutto il territorio nazionale; offerta che potrebbe portare a 5.600 le postazioni Mediaset , aprendo di fatto alla società di Berlusconi e famiglia le porte dei mercati della telefonia mobile e della navigazione internet ad alta velocità. Se Viale Mazzini e quindi la Rai dovessero accettare l’offerta, la Mediaset diventerebbe socio di maggioranza dello Stato; di fatto la Rai è di proprietà dello Stato italiano visto che il suo principale ed unico azionista è il Ministero dell’Economia e delle Finanze, il quale controlla il 99,56% dell’azienda ed il restante 0,44% è controllato dalla SIAE.

In questa partita non bisogna dimenticare il ruolo svolto da Telecom, società già cliente di entrambe le società ed anch’essa proprietaria di un’infrastruttura di telefonia fissa: Ei Towers ha infatti espresso la volontà, guardando al futuro, di aprire sempre di più le proprie infrastrutture alle telecomunicazioni: in altre parole la volontà è quella di combinare un matrimonio con Telecom per poter controllare o comunque entrare nel mondo della telefonia.

Il governo ed in particolare Renzi ed il Ministro dell’Economia Padoan, hanno repentinamente scongiurato qualsiasi tipo di pericolo e smentito qualsiasi possibilità di accettare o anche solo di poter prendere in considerazione l’offerta di Ei Towers sottolineando che la Rai non è in vendita. Ma volendo immaginare un cambiamento di rotta nelle posizione del governo lo scenario che si verrebbe a creare sarebbe questo: Ei Towers, quindi la Mediaset o meglio la famiglia Berlusconi diventerebbero i principali proprietari di torri in Italia ,avendo così la possibilità di accentrare nelle loro mani la stragrande maggioranza del sistema di controllo delle tv, della telefonia mobile e fissa e di Internet. Un quasi totale monopolio che si potrebbe raggiungere con un ipotetico accordo con Telecom.

 Tutto questo accade pochi giorni dopo un’altra importante  notizia arrivata dal mondo dell’economia: l’offerta che la  Mondadori, anche’essa controllata dalla famiglia Berlusconi,  ha fatto alla Rcs diventando in questo modo il primo  editore di libri del Paese. A questo punto sorge spontanea  qualche domanda: nessuno vede in tutto ciò un barlume di  conflitto di interessi? E di fronte a tutto questo dov’è Anti Trust, la quale dovrebbe vigilare ed impedire i processi di monopolizzazione, garantendo la possibilità di  libera concorrenza e tutelare la libertà d’acquisto ed in questo caso anche la libertà di scelta del cittadino?

Autore Monica De Lucia

Monica De Lucia, giornalista pubblicista, laureata in Scienze filosofiche presso l'Università "Federico II" di Napoli.

Exit mobile version