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Artisti dell’800 protagonisti convegno mostra Depositi di Capodimonte

Convegno sulla mostra Depositi di Capodimonte. Storie ancora da scrivere


Il 27 settembre la seconda giornata di studi al Museo e Real Bosco di Capodimonte

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Museo e Bosco di Capodimonte.

La storia del pittore Giuseppe Casciaro e della sua villa al Vomero, meta indiscussa di tutti gli artisti che transitavano a Napoli tra fine ‘800 e inizio ‘900 è solo una delle tante ‘storie ancora da scrivere’ che la due giorni di studi organizzata dal Museo e Real Bosco di Capodimonte cerca di sottrarre al cono d’ombra delle Storia. Un convegno organizzato a conclusione della mostra ‘Depositi di Capodimonte. Storie ancora da scrivere’, a cura di Maria Tamajo Contarini e Carmine Romano, fino al 30 settembre 2019, nell’Auditorium del Museo e Real Bosco di Capodimonte.

Un’esposizione con oltre 1220 oggetti tra dipinti, sculture e arredi, con cui il Museo nel corso di dieci mesi di esposizione, dal 21 dicembre 2018 data di inaugurazione fino ad oggi, ha invitato il pubblico a riflettere sui depositi museali, proponendo una lettura diversa delle collezioni, anche attraverso opere spesso presentate per la prima volta dal dopoguerra, stimolando una riflessione sulle attribuzioni, un nuovo dibattito critico sull’antropologia culturale del museo, le scelte, le inclusioni, le esclusioni: un’archeologia delle collezioni.

A parlare di Casciaro, amico di Degas, collezionista e sostenitore degli artisti del suo tempo con i suoi paesaggi al pastello, è Giovanna Cassese dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, preceduta da un’introduzione del Direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte, Sylvain Bellenger.

Ha affermato Bellenger:

L’Ottocento italiano è nella stessa condizione dell’Ottocento francese prima dell’apertura del Museo d’Orsay: capolavori sottovalutati che abbiamo riscoperto anche grazie alla mostra Depositi e che andrebbero studiati e valorizzati.

A seguire gli interventi di Luisa Puca che presenta il lavoro di Isabella Valente sulla figura dello scultore Luigi de Luca con un approfondimento, in particolare, sulle opere in mostra: ‘Sogno claustrale in gesso’ e ‘In riva al mare in bronzo’; Maria Rosaria Nappi ha acceso una riflessione sulle Muse dei Musei Vaticani e Fausto Minervini ha parlato di orientalismo e della contaminazione e dei modelli d’oltralpe nella produzione napoletana del secondo Ottocento.

Spazio anche ai dipinti dell’Ottocento siciliano nei depositi di Capodimonte con Gioacchino Barbera, allo scultore Giuseppe Renda nell’intervento di Diego Esposito e alla verità espressiva nei ritratti di Raffaele Belliazzi nell’intervento di Daniela Rucco.

Dopo la visita alla mostra ‘Depositi’, nel pomeriggio spazio alle tecniche di restauro e alla trasformazione dei depositi di Capodimone nel corso degli allestimenti che si sono succeduti alla Reggia. Una sessione moderata da Marina Santucci con interventi di Antonio Petrone, Giulia Proto, Brunella Velardi, Rachele Furfaro e Antonio Tosini.

E domani venerdì 27 settembre, dalle ore 9:30 si prosegue con la terza e ultima sessione di lavori con interventi di Carmine Romano e Maria Tamajo Contarini, curatori della mostra ‘Depositi di Capodimonte. Storie ancora da scrivere’, Maria Rosaria Sansone, Alessandra Zaccagni, Maria Flavia Lo Regio, Imma Molino, Alessandro Mascherucci e Yuri Primarosa, Nicola Cleopazzo e Alessandra Desiderio.

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