Con Philippe Daverio il punto sullo stato di salute del settore a dieci anni dalla sottoscrizione della Carta Internazionale dell’artigianato
Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.
20mila imprese per un totale di circa 100mila addetti e un fatturato totale di 21milioni di euro l’anno. Solo il 6% supera i 15 dipendenti, il resto è una galassia di piccole e piccolissime realtà. Una rete che sostiene un’economia vivace, che si è stabilizzata con gli anni.
È la fotografia dell’artigianato artistico toscano. Oltre i numeri ci sono le storie di professionisti, ma soprattutto le sfide che il settore deve affrontare per essere competitivo e forte.
Se ne è parlato oggi, 12 dicembre, con lo storico dell’arte Philippe Daverio nel convegno promosso dalla Regione Toscana e organizzato da Artex-Centro per l’Artigianato Artistico e Tradizionale della Toscana in collaborazione con Cna Toscana e Confartigianato Imprese Toscana al Museo del Tessuto di Prato.
Ha aperto i lavori Giovanni Lamioni, Presidente Artex.
Insieme a Daverio sono intervenuti:
Andrea Di Benedetto, presidente CNA Toscana; Giovanni Battista Donati, Presidente Confartigianato Imprese Toscana; Jean Blanchaert, gallerista e critico d’arte; Stefano Micelli, Università Ca’ Foscari di Venezia; Claudio Rocca, Direttore Accademia di Belle Arti di Firenze; Stefano Collina, Senatore e Presidente Associazione Europea Città della Ceramica: Stefano Ciuoffo, Assessore alle Attività produttive, al Credito, al Turismo e al Commercio della Regione Toscana.
Sono intervenuti anche Matteo Biffoni, Sindaco di Prato, e Francesco Nicola Marini, Presidente della Fondazione Museo del Tessuto di Prato.
È stata l’occasione per fare il punto a dieci anni alla sottoscrizione della Carta Internazionale dell’artigianato artistico, nata da un lungo percorso di condivisione e confronto, che si è affermata come una base condivisa per la costruzione di strategie per lo sviluppo, la valorizzazione, la tutela e la promozione dell’artigianato artistico a livello nazionale e internazionale.
Negli anni la rete di soggetti coinvolti si è allargata e rafforzata: ad oggi la Carta è sottoscritta da 9 paesi, 14 regioni italiane, 3 regioni francesi, e 15 associazioni nazionali e internazionali.
Tra gli obiettivi del documento: una maggiore comunicazione e promozione; progetti specifici e personalizzati di internazionalizzazione e commercializzazione; percorsi di innovazione ad hoc; rapporti costanti e creativi con il mondo dell’istruzione e della formazione; rapporti sinergici con le altre risorse del territorio, come turismo e sistema culturale.
Dichiara Giovanni Lamioni, Presidente di Artex:
L’artigianato artistico racchiude l’essenza della storia di un territorio, ha un enorme valore sociale e culturale, ma allo stesso tempo è una importante risorsa economica e occupazionale.
Negli anni Artex è sempre stata in prima linea per valorizzare tutti questi aspetti, promuovendo sempre la collaborazione tra diversi soggetti, pubblici e privati.
C’è ora una storia tutta da scrivere, che deve necessariamente tener conto delle nuove tecnologie, delle evoluzioni della domanda sempre più repentine e dei mercati emergenti. La tradizione deve vestirsi di nuovo, ma per essere vincenti dobbiamo promuovere la nostra unicità e difenderci dall’omologazione.
Afferma l’Assessore regionale alle Attività produttive Stefano Ciuoffo:
In 10 anni Artex ha accompagnato l’artigianato toscano con attenzione e vivacità con iniziative e proposte. Tra i vari progetti realizzati cito ‘Maestro Artigiano’ e ‘Bottega Scuola’ perché ci preme che questi mestieri non scompaiano e vogliamo puntare sulla formazione.
I Maestri Artigiani aumentano costantemente e stiamo lavorando, insieme alle Associazioni di Categoria, per costruire un Catalogo dell’Offerta Formativa d elle Botteghe Scuola Toscane.
Con progetti come ArTour, con il sito e gli Itinerari d’Autore, e Artigianato & Aperitivo, abbiamo poi creato rapporti sinergici tra artigianato e turismo, in un’ottica di mutuo beneficio.
La Carta Internazionale dell’Artigianato Artistico negli ultimi anni ha visto accrescere la platea dei sottoscrittori, grazie anche all’interesse di vari Comuni toscani, ed è sempre di più un punto di riferimento.
Oggi sono circa 200 i ‘Maestri Artigiani’ e oltre 20 le ‘Botteghe Scuola’ presenti in regione. Il raggiungimento di queste qualifiche è legato a dei requisiti fondamentali che servono a garantire l’assoluta qualità dei prodotti e della formazione.
Il Maestro Artigiano deve infatti avere un’esperienza decennale, certificata e riconosciuta attraverso il conseguimento di premi, diplomi o attestati. Ma non solo, deve essere anche in grado di insegnare il mestiere. I Maestri possono poi scegliere di accreditare i propri laboratori come ‘Botteghe Scuola’, ovvero luoghi di formazione con dimensioni, arredi e criteri economico-finanziari ben precisi.