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Aree di crisi industriale, riaprono sportelli Livorno e Massa-Carrara

Porto di Livorno


Per progetti di riconversione, riqualificazione e rilancio industriale assegnati alla Toscana oltre 11 milioni

Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.

Riapriranno il prossimo 14 luglio gli sportelli online di cinque aree di crisi industriali tra i quali anche quelli di Livorno e Massa-Carrara.

27 i milioni di euro messi a disposizione del MiSE, oltre 11 dei quali sono assegnati alla Toscana per la realizzazione di interventi che rientrano nella riforma della legge 181/89, tesa a semplificare e accelerare le procedure in favore delle imprese che richiedono agevolazioni per realizzare programmi di investimento nelle aree di crisi industriale complesse e non complesse.

Saranno finanziati i progetti di riconversione, riqualificazione e rilancio industriale. Per l’area di crisi industriale non complessa della provincia di Massa-Carrara le agevolazioni ammontano a oltre 6,3 milioni di euro mentre per l’area di crisi industriale complessa del Polo produttivo dell’area costiera livornese ci sono a disposizione 5 milioni di euro.

Spiega l’Assessore all’economia Leonardo Marras:

Si riapre così un’opportunità importante per tante imprese operanti in aree fortemente toccate da una crisi che ha messo in ginocchio diversi settori produttivi con ripercussioni pesanti sul tessuto economico e sociale.

Il Governo ha puntato su procedure più snelle per ottenere i contributi, privilegiando progetti che puntano su innovazione, sostenibilità ambientale e tutela dei lavoratori.

Manterremo il contatto diretto con i territori e, come già abbiamo fatto a suo tempo, organizzeremo nelle aree interessate incontri congiunti Regione, Invitalia e Comuni per illustrare i bandi.

Sono incentivati gli interventi che puntano alla realizzazione di programmi di investimento produttivo e per la tutela ambientale con spese complessive ammissibili superiori a un milione di euro, che possono comprendere progetti per l’innovazione di processo e dell’organizzazione e la formazione del personale e, nel caso di programmi di investimento di importo superiore a 5 milioni di euro, anche progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale.

Priorità nella concessione delle agevolazioni verrà rivolta alle imprese che si impegneranno ad assumere lavoratori di aziende del territorio per le quale è attivo un tavolo di crisi al Mise. Prevista, infine, una limitazione alle delocalizzazioni per le attività che beneficiano di incentivi pubblici.

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