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Arad: ‘Il Tempio del Compagno’, ovvero la glorificazione del lavoro

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Arad: 'Il Tempio del Compagno'


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In ogni città che si rispetti, l’arte statuaria di strada occupa un posto speciale.

Città con una tradizione architettonica particolare, Arad, in Romania, ha visto negli ultimi anni notevoli risultati nel settore dei monumenti pubblici.

Una nota distintiva, da questo punto di vista, nel caso della citta ubicata sulle rive del fiume Mureș, è data dai gruppi statuari con significati simbolico – esoterici massonici.

Come nel caso di altri approcci di questo genere, gli odierni massoni di Arad hanno voluto trasporre in pietra sequenze rappresentative del viaggio iniziatico.

Un complesso speciale da questo punto di vista è il cosiddetto ‘Tempio del Compagno’ nel Parco Eminescu. È noto che nella Massoneria operativa medievale il secondo livello di formazione professionale fosse rappresentato dal ‘garzone’ o ‘compagno’.

Egli trascorreva un apprendistato di cinque anni dal momento in cui veniva accettato in una gilda come ‘apprendista’ fino a quando imparava parzialmente il mestiere. Alcuni compagni dovevano anche partecipare allo scambio di esperienze in altre corporazioni, da dove tornavano con nuove conoscenze.

I massoni moderni, speculativi, hanno preso e adattato tali usanze, inserendole in un rituale simbolico. I significati si riferiscono, questa volta, non alla formazione professionale, ma all’edificazione interiore del compagno.

‘Il Tempio del Compagno’, inaugurato il 21 agosto 2021, realizzato attraverso il coinvolgimento diretto della Loggia massonica ‘Sever Frentiu 6020’, dell’Associazione Rubio Pro Copilărie Pro Viață, rappresentata dal Presidente Ciprian Cristea, in collaborazione con il Comune di Arad, rappresentato dal Sindaco Călin Bibarț, immortala aspetti rilevanti dell’impalcatura simbolica della Massoneria.

Lo spettatore può così osservare alla base del suddetto gruppo statuario il ‘Pentagramma’ o la ‘Stella a cinque punte’, simbolo di perfezione per eccellenza a cui ogni iniziato deve tendere. In alto si può individuare il ‘Leone’, immagine di potere e regalità, ma anche di dignità e rinascita.

Chi sale i gradini che incorniciano la pavimentazione ‘a scacchiera’, percorre, idealmente, i viaggi dei compagni; le coppe a guardia della strada sono dotate di rimandi agli strumenti di lavoro: la squadra, il compasso, lo scalpello, il martello, la cazzuola, la livella, il filo a piombo.

Il pavimento a ‘scacchiera’, nella parte superiore dell’insieme, riporta l’attenzione sugli opposti esistenti nell’universo e nella natura umana: luce – buio, buono – cattivo, bello – brutto, essendo un ottimo richiamo alla meditazione sulla condizione dell’individuo.

Al di là dei profondi significati iniziatici, della reiterazione del percorso simbolico per diventare compagno massone, possiamo considerare essenzialmente il ‘Tempio del Compagno’ un vero e proprio punto di riferimento in una città che fu costruita sulla meritocrazia e sul lavoro.

Autore Antoniu Martin

Antoniu Martin, storico e analista politico rumeno, specializzato nella storia recente e geopolitica. Ha pubblicato diversi libri sul comunismo rumeno e dell'Europa Orientale, nonché studi e articoli su argomenti di attualità nel campo delle relazioni internazionali.