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Arabia Saudita: economia non petrolifera cresciuta del 3,6%



Nel terzo trimestre del 2023

Secondo le rapide stime pubblicate oggi, 31 ottobre, dall’Autorità Generale di Statistica di Riad, l’economia dell’Arabia Saudita ha registrato un calo del 4,5% nel terzo trimestre del 2023, rispetto al terzo trimestre del 2022, a causa del calo delle attività petrolifere del 17,3%. L’autorità ha spiegato in un comunicato che la diminuzione è avvenuta nonostante l’aumento ottenuto dalle attività non petrolifere del 3,6%, oltre quella prodotta dalle attività governative dell’1,9%.

L’economia del Regno dell’Arabia Saudita è cresciuta dell’1,1% nel secondo trimestre del 2023, rispetto al secondo trimestre del 2022 e l’autorità ha attribuito la crescita del prodotto interno lordo all’aumento realizzato dalle attività non petrolifere del 5,5%. A questo si aggiunge l’incremento riportato dalle attività dei servizi pubblici, del 2,7%, mentre le attività petrolifere sono diminuite del 4,2% su base annua.

Il Ministro delle Finanze saudita, Mohammed Al-Jadaan, prevede che quest’anno l’economia saudita non petrolifera crescerà di circa il 6%.

Al-Jadaan ha affermato che il settore non petrolifero in Arabia Saudita sta ancora registrando una forte crescita.

Non ci concentriamo più sul prodotto interno lordo dell’Arabia Saudita, piuttosto sullo sviluppo del settore non petrolifero.

Per quanto riguarda il conflitto in corso in Medio Oriente e le sue conseguenze economiche, Al-Jadaan ha affermato che i Paesi a basso reddito stanno attualmente sopportando le maggiori conseguenze dei rischi.

Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.

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