L’erede al trono ha annunciato la Green Initiative
Il principe ereditario dell’Arabia Saudita, Mohammed Bin Salman, ha annunciato la ‘Saudi Arabia Green Initiative’ e la ‘Middle East Green Initiative’ che tracceranno la direzione del Regno e della regione nella protezione della terra e dell’ambiente
Secondo quanto ha illustrato il principe ereditario di Riad durante l’annuncio delle iniziative, in qualità di leader mondiale di produttore di petrolio, Riad è pienamente consapevole della parte di responsabilità nel portare avanti la lotta contro il cambiamento climatico e che, come ruolo pionieristico nella stabilizzazione dei mercati energetici durante l’era del petrolio e del gas, intende agire per guidare la prossima era verde.
Per quanto riguarda gli obiettivi di questa iniziativa, il Governo saudita ha spiegato che l’interesse del Regno è proteggere l’ambiente, combattere il cambiamento climatico ed affrontare le sfide ambientali nella regione, rappresentate dall’innalzamento delle temperature, dalla diminuzione della percentuale delle piogge, dall’aumento delle tempeste di sabbia e della desertificazione, il che ha fatto sì che tali sfide rappresentino una minaccia economica alla regione.
I due progetti ‘Saudi Arabia Green Initiative‘ e ‘Middle East Green Initiative‘ segneranno l’orientamento del Regno e della regione nella protezione della terra e della natura e saranno inseriti in una road map con punti di riferimento chiari ed ambiziosi che contribuiscono, in maniera significativa, alla realizzazione degli obiettivi mondiali per combattere il cambiamento climatico.
L’annuncio mira a combinare gli sforzi ed iniziare a lavorare con gli Stati della regione per giungere al quarto trimestre di questo anno con piani dettagliati per le iniziative e con i meccanismi per realizzarle, al fine di consolidare la salute pubblica ed aumentare il livello della qualità della vita dei cittadini e dei residenti nella regione.
La Saudi Arabia Green Initiative quindi è un ambizioso piano nazionale del Regno dell’Arabia Saudita, che punta a migliorare la qualità della vita e a proteggere le generazioni future e include numerosi obiettivi, ovvero: l’aumento del livello di copertura vegetale, la riduzione delle emissioni di carbonio, la lotta all’inquinamento e al deterioramento dei terreni, la conservazione della fauna marina.
Conterrà un numero di progetti importanti, tra cui:
1. la messa a dimora di dieci miliardi (10.000.000.000) di alberi nel Regno dell’Arabia Saudita;
2. la riduzione delle emissioni di carbonio con una percentuale che supera del 4% quella rappresentata dai contributi a livello mondiale;
3. un piano di progetti per le energie rinnovabili, che aumenterà la quota di energia pulita all’interno della produzione energetica nel Regno dallo 0,3% al 50% entro il 2030.
La Middle East Green Initiative, invece, a carattere regionale, volta a coordinare gli sforzi e ad accompagnare gli sviluppi regionali ed internazionali, è stata lanciata dal Regno dell’Arabia Saudita come road map regionale, per contribuire, in maniera significativa, alla realizzazione degli obiettivi mondiali per fronteggiare il cambiamento climatico, attraverso una serie di azioni, tra cui: il miglioramento dell’efficienza delle tecniche legate agli idrocarburi nella regione; il lancio del più grande piano di rimboschimento del mondo, mirante a coltivare cinquanta miliardi (50.000.000.000) di alberi nella regione del Medio Oriente, pari al 5% dell’obiettivo mondiale di mettere a dimora un trilione di alberi, con un calo del 2,5% delle emissioni mondiali di carbonio.
Tali sforzi congiunti contribuiranno a realizzare la diminuzione delle emissioni di carbonio con una percentuale che supera del 10% la percentuale rappresentata dai contributi a livello mondiale.
Essa sarà attuata in partenariato con i Paesi fratelli del Consiglio di Cooperazione del Golfo ed i Paesi del Medio Oriente, in collaborazione con tutti i Paesi e le organizzazioni alleate che ambiscono a lavorare insieme ad essi per realizzare gli obiettivi della Middle East Green Initiative.
Riad si dice consapevole delle sfide che sta affrontando la regione, in termini di scarsità di risorse idriche, finanziarie, tecnologiche e delle difficoltà a livello geografico. Per questo, il Regno dell’Arabia Saudita lavorerà in partenariato con i Paesi della regione per la ricerca di meccanismi ed opportunità di finanziamento delle iniziative degli stati con scarse risorse; per la condivisione di tecnologie ed esperienze al fine di ridurre le emissioni di carbonio derivanti dalla produzione di petrolio nella regione; per la creazione di tecniche innovative di irrigazione, dalle acque purificate all’irrigazione a pioggia ad altri sistemi; per trovare altre soluzioni, tra cui la messa a dimora di alberi adatti alla regione che dipendano dall’irrigazione per soli tre anni per poi necessitare soltanto dell’irrigazione naturale per la crescita.
La conferenza affronterà le eventuali sfide che si porranno dinanzi alla realizzazione degli obiettivi di dette iniziative e lo sviluppo di soluzioni per affrontarle.
Rispetto al tema dello sviluppo sostenibile questa non è la prima iniziativa messa in campo da Riad. I risultati conseguiti dal Regno dell’Arabia Saudita negli anni precedenti sono stati notevoli.
Ha completamente ristrutturato il settore ambientale, creato delle forze dedicate alla sicurezza ambientale nel 2019, ha aumentato la percentuale di copertura delle riserve naturali dal 4% ad oltre il 14% del territorio del Regno, aumentato la copertura vegetale sul suo territorio del 40% durante gli ultimi quattro anni.
Riad ha raggiunto il livello migliore di emissioni di carbonio tra i Paesi produttori di petrolio ed è stato in grado di produrre ed esportare, con successo, 40 tonnellate di ammoniaca blu, nell’ambito dell’individuazione di soluzioni innovative per produrre energia pulita. Per questo ha lanciato uno dei maggiori progetti per la produzione di idrogeno verde a livello mondiale nella località di Neom, per un valore di 5.000.000.000 (cinque miliardi) di dollari USA, con una produzione di 650 tonnellate al giorno.
Alla base di queste iniziative c’è il problema che si stima che ogni anno 13.000.000.000 (tredici miliardi) di dollari vengono drenati a causa delle tempeste di sabbia nella regione. A partire dal XIX secolo le tempeste di sabbia sono aumentate del 25% nel mondo. Le barriere coralline sono a rischio di estinzione entro il 2050. Si valuta che l’inquinamento dell’aria derivante da gas serra riduce la vita media dei cittadini di un anno e mezzo. La quota di energia pulita prodotta attualmente in Medio Oriente non supera il 7%.
Autore Redazione Arabia Felix
Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.