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Approvato ddl florovivaismo, Saccardi: Decreti attuativi in tempi rapidi

florovivaismo


Toscana prima regione per la produzione complessiva di fiori e piante ornamentali

Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.

Finalmente abbiamo la legge delega sul florovivaismo che aspettavamo da anni.

È un presupposto decisivo perché si apra una nuova stagione di sviluppo per uno dei settori strategici dell’agricoltura toscana, ma adesso è necessario che arrivino in fretta anche i decreti attuativi.

Questo il commento della Vicepresidente e Assessore all’agricoltura Stefania Saccardi dopo l’approvazione al Senato del disegno di legge delega sul florovivaismo.

Saccardi prosegue:

Certo, le imprese devono essere sostenute nella transizione energetica, nella ricerca e nell’innovazione così come nella formazione tecnica.

Serve un piano strategico nazionale perché il settore florovivaistico ha sofferto più di altri dell’aumento dei costi energetici, degli effetti dei cambiamenti climatici e della diffusione di fitopatie.

La Regione Toscana sarà in prima fila nell’impegno per valorizzare tutte le potenzialità di una norma che riconosce al settore il ruolo di eccellenza che gli spetta.

Un ottimo risultato ottenuto anche grazie all’impegno del sottosegretario La Pietra con il supporto di gran parte del Parlamento.

La Toscana, con il 15% della produzione lorda vendibile florovivaistica nazionale, risulta essere la prima regione per la produzione complessiva di fiori e piante ornamentali.

Il settore è costituito da oltre 2.500 aziende che coltivano circa 7.500 ettari di superficie con un valore aggiunto di circa 600 milioni di euro e che registra una costante crescita in un contesto di progressiva integrazione con le altre realtà produttive europee.

Il florovivaismo rappresenta circa il 30% della PLV dell’’intero settore agricolo della Toscana, con una superficie di 7.457 ettari, ripartiti tra vivaismo, 6.407 ha, e floricoltura, 1.050 ha.

La Toscana riveste una posizione di rilievo anche a livello europeo contribuendo per il 6% alla formazione della produzione florovivaistica complessiva dell’Unione.

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