Dichiarazione dell’Ass. Palma
Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Comune di Napoli.
La giunta comunale ha approvato le deliberazioni propedeutiche al bilancio d’esercizio 2017-2019, in particolare quelle relative all’aggiornamento dei regolamenti tributari, nonché alla definizione delle aliquote e tariffe per l’anno 2017.
Nonostante le notevoli difficoltà che l’Amministrazione sta affrontando, relativamente soprattutto alla enorme mole di debiti ereditati dal passato e solo ora manifestatisi nella loro dimensione, il Comune di Napoli rimane sempre all’avanguardia per le buone pratiche adottate.
Infatti, nei limiti del ruolo che la norma tributaria può svolgere nel direzionare i comportamenti virtuosi dei cittadini, si sono approvate quelle misure volte a favorire, in particolare dal punto di vista ambientale, sociale e di equità fiscale, l’attivazione di condotte che provochino un circolo virtuoso per il miglioramento della qualità della vita dei cittadini napoletani.
In particolare per la Tassa rifiuti:
– Sono state confermate le tariffe del 2016, prevedendo contestualmente un accelerazione degli investimenti destinati al miglioramento della raccolta differenziata;
– Introduzione delle riduzione tariffaria per il recupero dei beni alimentari ceduti a titolo gratuito per il contrasto agli sprechi alimentari, nello spirito della legge del 19 agosto del 2016 n. 166;
– Introduzione dell’agevolazione tariffaria per la riduzione rifiuti da parte dei ristoratori che eliminano il monouso con l’introduzione di prodotti riutilizzabili, no plastica e carta – si vetro e tessuti;
– Riduzione della tassa per le vittime di fenomeni delinquenziali che denunciano ogni forma di estorsione, corruzione o concussione anche indiretta;
– Riduzioni per favorire l’emersione dei contratti in nero nell’ambito del Protocollo d’intesa “Città dei Giovani in Formazione”: per le utenze domestiche una riduzione 50% per i primi 2 anni per le abitazioni locate con contratto sottoscritto e conforme all’Accordo Territoriale per la Città di Napoli del 19 maggio 2015, ai sensi della legge 9 dicembre 1998 n. 431, nell’ambito degli impegni assunti dall’Amministrazione comunale con il Protocollo d’intesa “Città dei Giovani in Formazione”, sottoscritta con l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”.
La misura è applicata congiuntamente alla previsione di un’aliquota agevolata dell’Imposta municipale unica, dal 10,6 all’8 per mille;
– Individuazione di una categoria ad hoc per i B&B, con riduzione di quasi il 50% rispetto alla tariffa applicata alle strutture ricettive.
Per l’IMU e TASI:
– Conferma delle aliquote e delle agevolazioni già presenti, nonché adeguamento del regolamento alle novità normative approvate.
Per l’Imposta di soggiorno:
– Previo accordo con gli albergatori, vi è un adeguamento delle tariffe di 50 centesimi a notte. Estensione delle notti soggette al pagamento da un massimo di 10 a 14 consecutive;
– Modifiche al Regolamento necessarie a successive sottoscrizioni di accordi di riscossione direttamente con piattaforme informatiche di prenotazione;
– Attivazione del software “Tourist tax” per la trasmissione informatica delle dichiarazioni delle strutture ricettive, con adeguata assistenza telefonica.
Per i Canoni relativi alle occupazioni di suolo pubblico:
– Profonda rivisitazione e semplificazione del regime delle riduzione, art. 30, con introduzione di regole più stringenti per la concessione delle stesse;
– Dal 1° ottobre 2017, il segnale del passo carrabile dovrà recare, accanto al numero e l’anno di rilascio della Concessione, il codice QR-Code associato agli atti autorizzativi rilasciati dal competente Servizio, sperimentazione già in corso nella I municipalità;
– Lieve aumento del 10% sulle concessioni di tavoli e sedie di durata quadrimestrale, al fine di favorire la richiesta di concessioni permanenti, che genererebbe un aumento del gettito e nel contempo una semplificazione amministrativa con evidenti risparmio di costi; per le occupazioni con scavi e cantieri realizzati dalle Società erogatrici di pubblico servizio; per le esposizioni di messaggi pubblicitari sui ponteggi per i periodi successivi ai 6 mesi, per evitare possibili abusi;
– Riduzione della maggiorazione nei casi di abusività, a parità di sanzioni, per eliminare gli effetti distorsivi nella determinazione del dovuto e permettere al cittadino di regolarizzarsi con più facilità.
Per quanto riguarda i Servizi a domanda individuale si registra un forte efficientamento degli stessi, che registrano un livello di copertura superiore al 40%, superando la soglia prevista dalle norme – 36%.
È stato, inoltre, modificata la soglia di esenzione dell’addizionale comunale dell’Irpef, passando ad € 8.000 il tetto dell’esenzione per attutire in parte l’ennesimo taglio ai trasferimenti subiti, circa 13 milioni.
Le risorse aggiuntive recuperate saranno impiegate nel Welfare. Va ricordato che anche con tale abbassamento della soglia la stessa rimane la più alta in Italia per i Comuni in predissesto nei quali non esiste alcuna soglia di esenzione.
Dichiara l’Assessore Palma:
Le difficoltà che il Comune di Napoli sta incontrando avrebbero posto a chiunque altro un grave problema di sopravvivenza. Quello che non emerge mai dalla stampa è che mentre ci stiamo avviando al quinto anno previsto nel piano pluriennale di riequilibrio, oggi l’Ente è impegnato, da una parte, a raggiungere l’obiettivo fissato nel piano decennale, e nello stesso tempo a parare i colpi di continui tagli ai trasferimenti, in un quadro di regole contabili sopraggiunte che per un ente in predissesto hanno un inesorabile effetto pro ciclico.
Parallelamente, si sta trovando spazio in un confronto con il governo, per far evidenziare le ragioni di una correzione del quadro delle regole, innanzitutto relative al calcolo dei trasferimenti, in particolar modo del fondo perequativo sancito dalla Costituzione, che impone allo Stato di garantire i diritti e la dignità di ogni cittadino, le cui modalità di attribuzione non trovano alcuna giustificazione, atteso che, da quando l’ente è entrato nella procedure di riequilibrio, il taglio complessivo supera i 500 milioni, risorse sottratte alla cittadinanza napoletana.
La Città, invece, come sempre si rimboccherà le maniche e darà dimostrazione di essere proiettata già nel futuro, rappresentando un esempio per tutta Italia per le innovative politiche adottate.