L’attrice partenopea debutta a Natale sul palco nella “Compagnia Stabile di Tradizione”
La bravissima e simpaticissima attrice Antonella Prisco debutterà con la “Compagnia Stabile di Tradizione” di Gigi Savoia sul palco del Teatro Politeama di Napoli il 25 dicembre con la divertentissima commedia “Tre pecore viziose” di Eduardo Scarpetta che sarà rappresentata fino al 6 gennaio.
La incontriamo durante la conferenza di presentazione del nuovo progetto, di cui abbiamo scritto sempre da questa testata, e ne approfittiamo per farci raccontare qualche dettaglio. La necessità di non far perdere la tradizione e tramandarla alle nuove generazioni, valorizzare la cultura napoletana, rendere attuali e moderni i grandi classici del teatro partenopeo per avvicinare quanti più spettatori possibili all’arte scenica: questo, ribadisce Antonella, è lo scopo che ha mosso l’artista Gigi Savoia a creare la compagnia che è formata in maggioranza appunto da giovani.
Mi riempie di orgoglio far parte di questa avventura, la “Compagnia Stabile di Tradizione”, perché il progetto è validissimo. I giovani napoletani che conosco hanno la mia stessa difficoltà, mancano i veri Maestri che possano indirizzarci nel migliore dei modi verso l’arte teatrale, ma sono ancor meno quelli disposti a trasmettere le loro infinite competenze. Fortunatamente Gigi Savoia è uno dei pochi che vuol mettere a disposizione dei giovani il suo sapere, che esclude i protagonismi personali per conservare la grandissima tradizione partenopea, per provare a renderci degli attori completi dandoci l’opportunità di esprimerci sul palco.
Antonella sottolinea poi come Gigi Savoia abbia poco prima ricordato, tra gli altri, il compianto Luca De Filippo, che ci ha lasciato prematuramente, “un grande Maestro e una bellissima persona; con la sua scomparsa abbiamo perso anche una parte importante delle nostre radici”.
L’approccio con una tradizione così significativa come quella di Scarpetta non deve essere stato facile; come ci si avvicina ad un suo testo chiediamo.
Non avevo mai recitato nulla di Scarpetta ed accostarsi ad un autore per la prima volta non è semplice. Scarpetta ha una sua comicità e un suo ritmo ben preciso. Durante le prove Gigi è molto esigente perché vuole che si rispetti la tradizione. È giustamente rigido anche nel far cogliere i ritmi, i tempi, le battute, l’essere puliti, il rispettare il testo: è un metronomo e mantiene a dovere il ritmo di questa orchestra.
Ha programmato il tutto perfettamente permettendoci di gustare il sapore della battuta, l’ironia, l’ilarità, il messaggio sociale di Scarpetta che spesso non viene colto in toto se non viene affrontato con il necessario dovuto rigore culturale.
Il rapporto con i colleghi, continua Antonella, è piacevolissimo; da una parte ci sono appunto gli artisti esperti, generosissimi nel guidarci e consigliarci e dall’altra le nuove leve pronte a recepire, ad assorbire, con umiltà, la loro grande esperienza e a mettersi in discussione sempre perché “in questo lavoro quando si smette di imparare si è finiti”.
Ad accomunare tutti i componenti della compagnia è senz’altro la vitalità, l’energia e l’immensa passione per il teatro.
Antonella Prisco ci spiega poi che il suo personaggio, Rosina, compare nel II atto, quello interamente dedicato alle modiste e che si concentra sui caratteri delle tre ragazze.
La commedia “Tre pecore viziose”, del 1881, è tratta dal testo francese “Il processo Veauradieux” di Delacourt e Hennequin e da Eduardo Scarpetta.
Uomini molto in là con gli anni, fingendosi scapoli, attiravano le ragazze con promesse di matrimonio al solo scopo, invece, di approfittare di loro. Il “vizio” è appunto il tentativo di una scappatella extra-coniugale non riuscita. Emerge quindi da un lato questa prassi, dall’altro l’ingenuità delle giovani che vogliono metter su famiglia, essere mogli e madri amorevoli. Le donne accennano sì al fatto che gli uomini in questione sono ricchi e se riescono a sposarli condurranno una vita agiata, ma in realtà vogliono anche essere amate. L’opera evidenzia sì la semplicità delle giovani e la voglia di ‘sistemarsi’ nel senso più classico del termine, trovar marito, ma è anche una sorta di manifesto femminista con un messaggio sociale importantissimo. In quel periodo, infatti, si misurava il valore di un uomo esclusivamente per il numero di conquiste che riusciva a collezionare.
L’opera, come tutte quelle di Scarpetta, basa la sua comicità sugli intrecci e gli equivoci tipici della commedia dell’arte.
Invito tutti a venirci a vedere in “Tre pecore viziose” al Politeama e spero il pubblico si emozioni perché, come diceva già Gigi, il teatro è amore, terapia sociale e culturale, aggregazione, senso di comunità, ma soprattutto emozione.
Il debutto di “Tre pecore viziose” al Teatro Politeama, Via Monte di Dio n. 80, Napoli è quindi per il 25 dicembre alle ore 21:00.
I successivi appuntamenti sono:
Sabato 26 dicembre ore 21:00.
Domenica 27 dicembre ore 18:00.
Venerdì 1 gennaio ore 21:00.
Sabato 2 gennaio ore 21:00.
Domenica 3 gennaio ore 18:00.
Mercoledì 6 gennaio ore 21:00.
Personaggi e Interpreti
Beatrice Camomilla – Graziella Marina
Fortunato Pappamolla – Pippo Cangiano
Camillo Camomilla – Francesco Ruotolo
Felice Sciosciammocca – Gigi Savoia
Virginia, moglie di Felice – Viviana Cangiano
Concettina, sorella di Virginia – Valeria Ariota
Biase servitore – Gerardo Considerato
Errico Passettini – Raffaele Milite
Ciccio Pasticcio – Rosario Sannino
Giulietta modista – Chiara Mazza
Rosina modista – Antonella Prisco
Mariuccia modista – Anna D’Auria
Osvaldo Svolazzi – Carmine Iannone
Musiche di Alessandro Tumolillo, costumi di Fortuna Di Domenico, scene di Giuseppe Zarbo per la regia di Marco Kretzmer. Organizzazione a cura di Cge.
I biglietti si potranno acquistare presso il botteghino del Teatro Augusteo in Piazzetta duca D’Aosta n. 263, Napoli, dalle 10:30 alle 19:30, la domenica dalle 10:30 alle 13:30. Il costo del biglietto intero è di € 20,00, ridotto € 15,00.
Per informazioni telefonare ai numeri: 081 764 5001; 333 81 48 647; 081 414243; 081 405660.
Autore Lorenza Iuliano
Lorenza Iuliano, vicedirettore ExPartibus, giornalista pubblicista, linguista, politologa, web master, esperta di comunicazione e SEO.