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Angelica Selvatica (Angelica Sylvestris L.)

Angelica Selvatica


L’Angelica Selvatica è una pianta con una robusta radice carnosa da cui sorge un fusto che, talvolta, può superare 2 metri di altezza. Le foglie basali sono poi tripennate, con foglioline acuminate, a margine dentato. Le foglie del fusto sono sessili con una grossa guaina, da cui fuoriescono peduncoli recanti le ombrelle fiorali.

Il frutto è formato da due acheni addossati, percorsi nella faccia esterna, da tre creste nette e ben rilevate. Pianta largamente diffusa in luoghi ombrosi, umidi, lungo i ruscelli. Ha proprietà aperitive, digestive, stimolanti, espettoranti.

Per il suo aroma trova notevole uso nella liquoristica tradizionale. Gli steli giovani dell’angelica sono ottimi come canditi. Per le sue proprietà conosciute fin dall’antichità viene anche chiamata “erba degli angeli” o “erba del Santo Spirito”. Sia i frutti che le radici possono essere utilizzati per infusi utili contro la cattiva digestione e la tosse.

Autore Antonio Ceglie

Antonio Ceglie, curioso appassionato di erbe e piante spontanee, quelle che la gente di solito e sbrigativamente, chiama "erbacce". Curatore per ExPartibus di una rubrica, non specialistica, relativa a questi "compagni di vita", le piante appunto, con cui conviviamo da migliaia di anni, senza, per questo, conoscerle veramente. Anche se non mi illudo di essere un divulgatore brillante, cercherò piuttosto, me lo auguro, di solleticare la curiosità del potenziale lettore interessato, offrendogli qualche spunto di carattere storico, culinario, o sanitario relativo alle piante stesse.

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