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‘Amore… non buttarti giù’ al Teatro La Giostra

'Amore... non buttarti giù'


In scena dal 30 marzo al 2 aprile a Napoli

Riceviamo e pubblichiamo.

Dal 30 marzo al 2 aprile 2017, giovedì e venerdì alle ore 21:00, sabato e domenica alle ore 18:00, va in scena, al Teatro La Giostra, via Speranzella 81, Napoli, nei pressi di piazzetta Augusteo, la commedia pop ‘Amore… non buttarti giù’, liberamente ispirata a ‘Luv’ di Murray Schisgal, commedia scritta nel 1964, fu interpretata in Italia, due anni dopo, da Franca Valeri, Gianrico Tedeschi e Walter Chiari e nel 1968 divenne un film con Jack Lemmon e Peter Falck.

La regia è firmata da Lucio Allocca e in scena Rosario D’Angelo, Ettore Nigro e Loretta Palo daranno vita ai tre nevrotici personaggi, Milt, Harry ed Ellen, che giocano al matrimonio e al divorzio in un’alternanza di combinazioni.

La trama è quella classica del triangolo, riletta da un umorismo alla Woody Allen, con Harry Berlin, interpretato da Ettore Nigro, letterato inconcludente e incapace di vivere, il suo compagno di college Milt Manville, Rosario D’Angelo, vanitoso uomo di successo ossessionato dal denaro e dal potere, e dalla moglie di Milt, Ellen, Loretta Palo, donna moderna, colta e razionale, che farebbe a meno della sua intelligenza pur di realizzarsi come mogliettina tradizionale.

Tra tentati suicidi e omicidi falliti che si consumano sul ponte di Brooklyn, tra una panchina, un bidone della spazzatura e lo skyline di New York, i tre alternativamente si risvegliano all’amore e ricadono nella solitudine, muovendosi tra traumi d’infanzia, entusiasmi amorosi e desideri inconfessabili.

Note di regia
In un luogo periferico-metaforico, un ponte su un fiume di una grande città che si intravede da lontano, si intrecciano le storie personali e di coppia dei tre protagonisti.
I personaggi, lontani dalla realtà che li circonda, ‘sospesi’ tra il ‘rappresentarsi’ e il ‘confessarsi’, tra realtà e finzione, in un’altalenante ambiguità, sono tutti compresi nel tentativo difficile, schizofrenico e nevrotico, di comporre la propria esistenza.

Il ponte taglierà in diagonale lo spazio scenico, limitato da quinte con pubblicità della Coca Cola di Andy Warhol; mentre la colonna sonora sarà una citazione delle musiche da film che hanno segnato la produzione cinematografica di quegli anni e quelli precedenti, mixata con suoni d’ambiente, sirene di autoambulanze, quelle della police, navi da trasporto, rumori d’argano di navi da carico e quant’altro.

La commedia è ‘sospesa’ tra la ‘Dark Clownerie’ e lo stile di scrittura di Woody Allen.

‘Luv’ vuol proprio dire amore, ma è una corruzione della parola inglese ‘love’. In questo modo il commediografo Murray Schisgal ha indicato già nel titolo la tesi della sua commedia: ‘L’amore è diventato un oggetto di scambio o di consumo più che un sentimento’.

Si tratta di tre personaggi, Harry, Milt ed Ellen, che giocano al matrimonio e al divorzio in un’alternanza di combinazioni. Nel ’64 la commedia ebbe successo a New York con la prestigiosa regia di Mike Nichols e gli interpreti Alan Arkin, E.H. Wallach e Anne Jackson.
Lucio Allocca

Costumi Giovanna Napoletano. Scene Tiziana Scialò. Fotografie Tiziana Mastropasqua.
Ingresso/tessera: €10,00.
È possibile prenotare il biglietto tramite WhatsApp 347-1012863.

Recensione.

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