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Amet Fest: l’elettronica suona alla Tenuta dei Normanni

Amet Fest


In consolle tra ulivi e giochi di luce deejay da tutto il mondo

Riceviamo e pubblichiamo.

Un’oasi immersa nel verde, dove natura e musica convivono armoniosamente. Ecco la venue dell’Amet Fest, Festival musicale ideato da Alessandro Policastro e Domenico Greco, in programma sabato 1° giugno, ore 17:00, alla Tenuta dei Normanni di Giovi, frazione collinare di Salerno.

Già fondatori di Caffedellecinque, un format di eventi di musica elettronica nato appena due anni fa ma già ben consolidato all’interno della scena clubbing campana e non solo, Policastro e Greco si cimentano in una nuova avventura, restituendo agli appassionati del genere un appuntamento che mancava in città.

Sonorità elettroniche, dancefloor a cielo aperto ed energia collettiva saranno le componenti essenziali del festival: dall’anfiteatro si propagherà musica elettronica fino a tardi e in consolle saliranno dj da tutto il mondo.

Perché Amet?

Perché vuole dire ambiente, ma anche spazio architettonico, connubio di luci, note e persone che, accomunate dall’amore per la musica e l’interazione che ne scatena, si danno appuntamento nello stesso luogo per respirarne l’aria di festa.

Amet Fest si propone anche come palliativo ideale per la FOMO, acronimo inglese di Fear Of Missing Out, e che corrisponde alla paura di non partecipare ad una esperienza.

Gli ospiti

In consolle dj di fama internazionale: ecco la line up. Direttamente dal Giappone arriva Soichi Terada. Autore di alcune colonne sonore di giochi per computer come Ape Escape, si è fatto conoscere dal pubblico occidentale grazie alla recente pubblicazione del suo lavoro ‘Sounds From The Far East’ – per l’etichetta Rush Hour.

Nei suoi set porta con sé i sottili tratti distintivi della New York degli anni 80 e 90. Da Lüneburg i Session Victim, il duo tedesco più prolifico e preparato nella produzione di musica house.

Il Djing, la pratica del mixaggio, è sempre stato il pilastro principale del rapporto musicale tra i due, ed è proprio la loro ossessione per il vinile ad aver fatto scoccare più di vent’anni fa la scintilla iniziale di quest’amicizia che li lega anche in consolle.

E ancora, Daniel Monaco, molisano che nell’Olanda ha trovato la sua residenza creativa. Monaco è un multi talento: artista, produttore, noto per la sua fusione unica di Italo Disco, Proto House, Obscure Disco e un accattivante tocco tropicale.

Con una passione radicata per la musica e un talento innato per la creazione di ritmi contagiosi, si è ritagliato un’identità sonora distintiva che trasporta gli ascoltatori in un regno musicale vibrante e immerso nel sole.

E poi Deep Futuristic: classe 1977, Peppe Taliercio aka Deep Futuristic è nato a Ischia e ha perfezionato la sua tecnica suonando in tutto il mondo: Londra, Berlino, New York, Miami, Ibiza.

Il sound che propone è caratterizzato da influenze global ed elettroniche, un mix di suoni moderni, tech, sperimentali con contaminazioni Old school. Chiude il cerchio il salernitano Domgreek.

I suoi set sono un viaggio attraverso le radici della Classic house e della Disco music, arricchite da profonde influenze provenienti dal mondo della Deep house di Chicago e dall’Italo disco.

La sua passione per la musica si estende anche all’insegnamento, con una posizione presso l’Accademia NAM di Milano dove è docente di musica elettronica.

Nulla è lasciato al caso. I giochi di luce studiati per l’occasione sono affidati alla regia di Wase Visual, già partner di numerosi e importanti club quali Basic club e The sanctuary.

Come tutti i Festival che si rispettino, l’Amet Fest si completa con le aree market di Reclaimed Icon, food di Al dente Spaghetteria e drink de L’Angolo.

Ticket qui https://linktr.ee/amet_festival

 

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