Progetto di design che immagina nuovi spazi culturali dedicati alle nuove generazioni
Riceviamo e pubblichiamo.
Un premio alla progettazione di nuovi spazi culturali dedicati ai giovani.
Con ‘Interconnessi’, lavoro di design che propone soluzioni progettuali innovative per le nuove Biblioteche di Roma, le due studentesse campane Ambra Melmeluzzi e Anna Silversti vincono il premio ‘Design for commons’ durante la sesta edizione di IED Roma Design Awards, evento che ogni anno presenta e premia i migliori progetti sviluppati dai giovani designer della sede romana dell’Istituto Europeo di Design.
Il lavoro delle due designer Melmeluzzi e Silvestri, originarie rispettivamente di Napoli e di Benevento e neolaureate in Interior Design, ripensa alla biblioteca comunale come luogo di studio, incontro e scambio dove ospitare attività culturali ad ampio spettro, situate in quartieri non ancora raggiunti dal servizio e in particolar modo dedicati alle giovani generazioni.
Per questo, il loro lavoro è stato riconosciuto dalla giuria come progetto che meglio degli altri è riuscito a intercettare i temi della rigenerazione e della condivisione dei beni comuni.
In particolare, Melmeluzzi e Silvestri hanno approfondito una nuova configurazione degli spazi e di servizi per la biblioteca Goffredo Mameli, che si trova nel quartiere Pigneto di Roma.
L’intento del progetto è quello di mantenere l’involucro e l’identità della biblioteca e di modificarne la disposizione interna e la distribuzione degli spazi, per connettere maggiormente interno ed esterno, così da permetterne una diversa fruizione per il pubblico.
Il progetto presenta, inoltre, una nuova sala conferenze e un nuovo spazio dedicato ai bambini e prevede di dividere gli spazi in quattro zone, identificate da colori specifici.
Il premio alle due designer è stato assegnato martedì 6 novembre al Museo delle Civiltà di Roma, all’interno di una mostra che ha accolto nel Salone d’Onore del Museo ventidue progetti finalisti, realizzati da settanta designer della sede romana IED.
Tre, invece, i premi assegnati, ai lavori che più di tutti si sono distinti per coraggio e innovazione: il premio ‘Miglior progetto’, il premio ‘Design for commons’ e il premio della stampa.
A selezionare il miglior progetto e il progetto vincitore della categoria ‘Design for Commons’ sono stati: Daniel Bedusa, video producer e director, Alfredo Casadei Piferi, direttore creativo di PIFERI e Footwear designer, Stefano Falcone, copywriter in MCCann, Lorenzo Perna, cofondatore e designer di ZASH e Studio Mistaker, di Martina Tariciotti e Riccardo Casinelli, specializzati in visual design, infografica e motion graphics.
Nella motivazione si legge:
‘Interconnessi’ risponde alle richieste del brief e le soddisfa brillantemente.
Parte da un punto A e arriva al punto Z, lineare, senza deviare per pericolose strade secondarie, centrando l’obiettivo.
In questo lavoro la connessione va al massimo, è evidente dal concept, dal metodo di lavoro e si riflette nel risultato finale in cui appare determinante la coesione tra la componente territoriale, l’aspetto sociale e l’armonia progettuale.