Gli occhi possono rubarti l’anima!
Gli occhi possono toccarti più delle mani!
Lo spirito rappresenta l’origine della nostra essenza primordiale: l’anima ne segue la strada che le indica, quando entrambi si trovano nella stessa dimensione originaria.
Lo spirito somiglia tanto al vento: lo avverti anche se non lo vedi; anche se non lo puoi toccare e questo perché lo senti.
Ed è proprio tutto questo percepire, attraverso un elevato grado d’intuizione, che ti lega indissolubilmente ad un altro essere nella materia: anche se non vuoi; anche se ti è completamente opposto, anche se sai che il tuo spessore animico è più puro e sottile di quello dell’altro, tu sai che quel legame c’è ed esiste e ha un senso, in questa come nell’altra dimensione.
A causa della comprensione di tale legame, ti rendi conto che la linearità del tuo percorso è adesso pungolata e, a volte, letteralmente turbata da alcuni tuoi comportamenti personali, dovuti alla consapevolezza di questo “sentire” che ti accompagna quotidianamente e non ti dà pace, fin quando non decidi di mutarti in un cavallo, libero e selvaggio, iniziando a correre fra le viscere della natura che ti aspetta e ti accoglie insieme a chi tu reputi lontano dalla tua somiglianza.
Ogni momento, vissuto nella materia dell’esistenza, avvalora l’originaria simbiosi spirituale di cui intuisci appena la sostanza: non puoi fare a meno di ricercare quella verità mescolata fra i tasselli del tempo ingannevole, che, fra una vita e l’altra, ha il potere di stravolgere la logica umana e assecondare la sola volontà spirituale.
Eppure, la conoscenza, inevitabilmente, comporta dolore e l’uomo che crede di vivere per la prima volta la sua vita, ne rifugge e scappa verso un orizzonte che non esiste e che mai potrà originare alcuna realtà.
La Rosa d’Oriente posta sulle pagine di un libro aperto emana profumo di alchimia e tale fragranza non ha eguali nelle sfere dell’alta magia o di ogni altra forma di divinazione.
Lo spirito attende pazientemente l’adempiersi dell’antica promessa: l’equilibrio fra le due entità diverse è assolutamente indispensabile e inevitabile: ciononostante, l’uomo percorre il suo sentiero nella materia, completamente ignaro di ciò che al di là della linea di confine gli è stato promesso.
Ogni goccia di tempo scorre finalizzata per il ristabilirsi di quell’equilibrio violato dalla mala gestio di essere inconsapevoli e dediti alla violenza, che soltanto il sacrificio primordiale ha saputo riscattare.
Non esistono dogmi; regole etiche o morali; tutto si dipana e si svolge nel Tutto Universale, e, per mezzo del vibrato infinito, richiama ogni essere alla consapevolezza e all’equilibrio di pace e amore.
Povera la mente priva di quell’intuizione che potrebbe tanto aiutare l’anima ad adempiere alla promessa dello spirito; soltanto il sentire e il percepire possono sopperire a tanto non sapere.
Gli occhi esprimono il senso del vibrato originario, e non celano mai l’amore autentico che nutrono e serbano in loro.
Gli occhi sanno, e non mentono, e non temono di amare.
Affacciato alla finestra del mondo, l’uomo, amato dagli spiriti, ne evoca la forza e la propria istruzione; riceve sospiri di vento e respiri di realtà che lo nutrono e gli donano la delicata consapevolezza di essere per davvero il loro “amato“.
Autore Antonio Masullo
Antonio Masullo, giornalista pubblicista, avvocato penalista ed esperto in telecomunicazioni, vive e lavora a Napoli. Autore di quattro romanzi, "Solo di passaggio", "Namastè", "Il diario di Alma" e "Shoah - La cintura del Male".