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‘Almost Tales’ ad Afnakafna Gallery

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Carita Lupattelli


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In mostra dal 15 novembre al 7 dicembre a Roma

Riceviamo e pubblichiamo.

Dal 15 novembre, ore 18:00, al 7 dicembre ad Afnakafna Gallery di Roma Afnakafna è lieta di presentare ‘Almost Tales’ a cura di Ixie Darkonn e Luca Raffaelli.
Artisti:
Adam Oehlers, Ana Juan, Antonello Silverini, Bambi Kramer, Barbara Canepa & Anna Merli, Carita Lupattelli, Daniele Raineri, Federica Manfredi, Ivana Flores, Kristian Adam, Lelio Bonaccorso, Lucio Villani, Marta Cavicchioni, Mateo Dineen, Mauro Sgarbi, Nicoletta Ceccoli, Roger Olmos, Selena Leardini, Sergio Staino
e con dr. Seuss, Patrick McDonnell, Silver

Presenti al vernissage: Mateo Dineen da Berlino e altri artisti per il booksigning del catalogo ‘Almost Tales’.

A Roma, in mostra illustratori e fumettisti di fama internazionale si uniscono sulla sottile linea di confine che divide il mondo delle fiabe da quello della realtà.
Dove la fiaba si ritrova sia nel classico immaginario del bosco delle fate, o nelle radici profonde di un amore romantico ed eterno, ma anche nei mari impervi affrontati da gommoni carichi di speranza per una vita migliore, o l’orso che si aggrappa al suo ultimo ghiacciaio, o l’uccello che crede ancora nel suo nido nonostante, anziché rametti, si trova a recuperare lacci di scarpe; o un animo pieno di farfalle che non si lascia contaminare dal grigio del mondo.

La ‘Quasi Fiaba’ è in realtà una ‘Fiaba Ovunque’ di chi crede, per chi crede. La Quasi Fiaba della nostra vita che, pagina per pagina, riempiamo con le nostre stesse mani.

Prima di decidere cosa siano le fiabe mettiamoci d’accordo su cosa sia la realtà. Quella che noi viviamo cercando di tenere i piedi per terra, per un terzo dormendo mentre rapidi movimenti degli occhi ci trasportano in altri mondi in cui le esperienze diurne sono frantumate e reinventate. E poi ci sono le nostre paure, le nostre speranze, gli incubi e i sogni ad occhi aperti, quegli occhi che ci mostrano solo ciò che il nostro sistema neurologico ci permette di vedere.

E quello che invece non vediamo? Ecco, quello, per fortuna, ci sono gli artisti a disegnarlo. E quello che disegnano magari lo riconosciamo come nostro perché nascosto dentro un rifugio della memoria. Dunque: quasi fiabe. Perché le fiabe sono racconti tradizionali che vengono dai sogni, che elaborano le nostre paure e le nostre speranze. E “quasi” perché questi disegni non raccontano, perché sono solo frammenti di storie incompiute.

E ancora: “quasi” perché sono un po’ racconto e un po’ frammento, un po’ immaginazione e un po’ realtà. Ci piace l’idea di una mostra che ci faccia rimanere sospesi, come equilibristi, in quel filo sospeso tra l’illustrazione e il fumetto e tra la veglia e il sogno, quando i pensieri si fanno luminosi e si è a un passo dal cadere nel pozzo. Quello di Alice. Quello delle meraviglie.

Afnakafna Gallery
via della Fontana 19/20
Roma
06-47547209

Nicoletta Ceccoli