La tecnologia crea dipendenza
Vivere in un mondo super tecnologico è confortevole. Avere a disposizione macchine che lavorano al posto nostro ci rende certamente meno stanchi. A tutti piacerebbe vivere in una di quelle realtà futuristiche che si vedono al cinema.
Tuttavia la tecnologia crea dipendenza, soprattutto quando si tratta di dispositivi in grado di collegarci col mondo esterno come tablet, pc iperevoluti e smartphone. Ed è così che le nuove dipendenze diventano delle vere e proprie patologie, richiedendo spesso l’intervento di specialisti.
Tra i nuovi disturbi vi sono la Fomo, Fear of missing out, ovvero la paura di essere tagliati fuori, la Nomophobia, il panico che ci assale quando il cellulare è scarico, il Checking habit, la mania di controllare ossessivamente e-mail e messaggi in qualsiasi contesto ci si trovi.
I medici parlano dell’Internet addiction come di una grave emergenza dei tempi moderni. In aiuto dei due milioni di italiani che accusano i sintomi tipici di tecnostress è stato fondato il primo ambulatorio italiano per la cura delle dipendenze da internet al Policlinico Gemelli di Roma, ad opera del professore Tonioni. Ansia, mal di testa, insonnia, tremori, panico, scarsa concentrazione sono alcuni dei malesseri più diffusi quando ci si ammala “per colpa di Internet”.
Al contrario delle altre dipendenze, la disintossicazione dalla rete non prevede l’eliminazione totale e definitiva “della droga”. Siamo nel 2014, vivere senza internet sarebbe impossibile. “La vera soluzione è una sorta di rieducazione dell’utente all’uso corretto e consapevole delle tecnologie” ha dichiarato il Professor Giovannelli, direttore scientifico di Esc team e curatore del primo congresso italiano sulle dipendenze del nuovo millennio tenutosi lo scorso marzo a Milano.
Anche la celebre
Qui di seguito il sito internet del suo Camp Grounded https://thedigitaldetox.org/
Se non si hanno a disposizione risorse economiche per passare un week end detox (il costo è di circa 3.000 dollari), si può ricorrere a tecniche più comuni ma comunque efficaci; la musicoterapia, l’arteterapia, la meditazione, lo yoga,il pilates. Nei casi più seri meglio non ricorrere alla disintossicazione fai da te; è opportuno rivolgersi a centri specializzati. In Italia il tecnostress si cura all’Ospedale Le Molinette di Torino oppure al Policlinico Gemelli di Roma, al solo costo del ticket.