Polemiche a Tinduf sugli affari dei suoi dirigenti
Non si placano le polemiche in corso tra gli abitanti dei campi di Tinduf in merito alle informazioni sull’occultamento di una rete di interessi sui capi del Fronte Polisario,
Dopo lo scandalo del Ministro degli Esteri e su suo figlio per l’appropriazione indebita di fondi per aprire cliniche mediche a Panama e in Ecuador, con i soldi dei campi, sembra siano emerse altre notizie su suo fratello, soprannominato “Bolsan”, attuale Ambasciatore a Cuba, considerato uno dei più pericolosi trafficanti e riciclatori di denaro, che ha guidato e controllato reti a Las Palmas.
Accuse vengono rivolte anche alla fondazione della Mezzaluna Rossa del Fronte Polisario, impresa di riciclaggio all’interno dei campi, responsabile della vendita e appropriazione indebita di aiuti umanitari e di materiale sanitario, che crea false società a Panama, tramite altre società fittizie.
È una vasta rete, che consente ai leader di acquistare case e vivere una vita lussuosa all’estero, possedere proprietà immobiliari ed avere azioni in un certo numero di grandi società. Specializzata nella speculazione sulle borse internazionali, si occupa anche di qualsiasi personaggio sostenitore del fronte Polisario, pagando i sostenitori della proposta separatista e agendo sotto le direttive dei funzionari algerini.
Gli scandali finanziari incidono sui dati sulle spese del Ministero degli Affari Esteri del fronte, a cominciare dallo stesso Ministro degli Affari Esteri, Mohamed Salem Ould Salek, che riceve dallo Stato algerino un stipendio mensile stimato in 12mila dollari; l’Algeria, dunque, si fa carico anche delle spese delle rappresentanze diplomatiche e del loro personale, che superano le decine di migliaia di dollari al mese.
Queste fughe di informazioni hanno riguardato anche le proprietà dei dirigenti del Polisario all’estero, in particolare quelle del Ministro in Spagna, Panama ed Ecuador.
Alcuni leader di spicco, tra cui Ami Dih, Comandante della Settima regione militare, responsabile delle proprietà del Polisario in Mauritania, in particolare a Nouadhibou, hanno immobili nei Paesi vicini.
Costui è responsabile, insieme al Ministro delle cosiddette Comunità e Territorio Occupato, Mustafa Sayed al Bashir, già Ministro dell’Interno, dei traffici delle rotte e delle reti del Fronte all’estero, dei soldi raccolti, che passano attraverso la Fondazione Mezzaluna Rossa.
I prossimi giorni saranno pieni di sorprese, poiché l’ansia regna all’interno dei campi, dopo che i cittadini hanno scoperto i traffici dei leader incaricati dall’Algeria di gestire i campi, mentre i soldi del popolo algerino vengono concessi loro per devastare e guidare reti.
Autore Redazione Arabia Felix
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