La repressione di Algeri riguarda anche i giornalisti
La ONG Amnesty International ha sollecitato le autorità algerine a porre fine alla repressione contro gli attivisti del movimento Hirak e i giornalisti e a concentrarsi sulle misure necessarie per contrastare la pandemia da Covid-19.
Tra il 7 marzo e il 13 aprile almeno 20 attivisti in sei città sono stati convocati per interrogatori, arrestati e posti in detenzione preventiva o condannati per accuse relative all’esercizio dei loro diritti alla libertà d’espressione e di manifestazione pacifica. Questo giro di vite ha coinciso con la diffusione della pandemia da Covid-19 nelle prigioni del paese.
Si legge in un rapporto che, dal 25 febbraio al 13 aprile, otto attivisti del movimento di protesta Hirak sono stati arrestati e accusati di danno all’integrità territoriale della nazione, incitamento a manifestazione non armata o diffusione di pubblicazioni destinate a minacciare gli interessi nazionali. In totale, a 14 mesi dalla sua fondazione, il movimento Hirak ha almeno 32 suoi attivisti in carcere.
Oltre agli otto attivisti del movimento Hirak, il Comitato nazionale per la liberazione dei detenuti ha segnalato che dal 26 marzo al 12 aprile almeno 12 attivisti sono stati convocati per interrogatori dopo che avevano espresso online le loro opinioni, nella maggior parte dei casi a sostegno delle proteste del movimento Hirak.
Il 27 marzo la polizia ha arrestato Khaled Drareni, corrispondente di TV5 Monde e direttore di Casbah Tribune. Drareni ha seguito le manifestazioni del movimento Hirak sin dall’inizio. Rischia l’incriminazione per incitamento a manifestazione non armata e danno all’integrità territoriale della nazione e una condanna fino a 10 anni di carcere.
Il 15 aprile il Ministro delle Comunicazioni Ammar Belhimer ha ammesso di aver bloccato, senza notifica anticipata, i due portali indipendenti Maghreb Emergent e RadioMPost a causa di un procedimento legale contro il suo Direttore Ihsane El Kadi per diffamazione e offesa nel confronti del Presidente Abdelmadjid Tebboune.
Autore Redazione Arabia Felix
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