Dal 9 settembre al 13 ottobre ai Musei nazionali di Matera & Parco Archeologico di Metaponto
Riceviamo e pubblichiamo.
La V edizione della residenza ‘In-ruins’ quest’anno seguirà rotte suggerite da geografie antiche anziché da mappature moderne.
Il programma si svolgerà per la prima volta fuori dai confini della Calabria e approderà in Basilicata, che condivide con la prima destini passati e presenti.
In collaborazione con Musei nazionali di Matera – Direzione Regionale Musei Nazionali della Basilicata, esploreremo i Musei nazionali di Matera e il Parco Archeologico di Metaponto.
La residenza durerà oltre un mese, dal 9 settembre al 13 ottobre, e i residenti saranno ospitati nella masseria a gestione familiare ‘Oasi Rupestre’, con il supporto strategico della Città di Montescaglioso.
La Direttrice dei Musei nazionali di Matera, Arch. Annamaria Mauro, dichiara:
Siamo entusiasti di accogliere per la prima volta la residenza ‘In-ruins’ nei Musei nazionali di Matera e nel Parco Archeologico di Metaponto.
Questa collaborazione rappresenta un’opportunità unica per intrecciare il ricco patrimonio culturale della Basilicata con le visioni innovative di artisti e ricercatori internazionali.
Il dialogo tra passato e presente che ‘In-ruins’ promuove riflette perfettamente la missione dei nostri musei: custodire la memoria storica e, al contempo, stimolare nuove interpretazioni e creatività.
Siamo certi che questa edizione sarà fonte di ispirazione tanto per i partecipanti quanto per la comunità locale, che vedrà valorizzati i propri luoghi attraverso nuove prospettive artistiche.
Promosso da Associazione Archeofuturo sin dal 2018, ‘In-ruins’ è un programma di residenza dedicato a esplorare le potenzialità dell’incontro tra arte contemporanea e archeologia attraverso il transitorio insediamento di artisti, curatori e ricercatori nei pressi di siti monumentali della Calabria e del Meridione.
‘In-ruins’ ripensa il territorio attraverso il suo passato, rende antiche rovine luoghi di incontro e porta nel cuore di territori marginali la sperimentazione urgente e attuale di creativi internazionali.
Affondando le sue radici in un pensiero meridiano e mediterraneo, il progetto mira a valorizzare non solo il patrimonio archeologico, ma anche le tradizioni, i miti e le storie delle comunità stesse che da sempre lo custodiscono.
Una giuria composta da Bruno Barsanti e Sofia Schubert, Fondazione Elpis, Simone Frangi , Co-direttore ‘Live Works’ Centrale Fies e Co-Curatore Kunst Meran, Niovi-Vasiliki Zarampouka-Chatzimanou, Co-direttrice Counterpoints Arts, Stella Bottai, Curatrice Pompeii Commitment e Senior Curator at Large Aspen Art Museum, e dal team di ‘In-ruins’ ha selezionato i seguenti artisti e ricercatori tra oltre 260 candidature pervenute da tutto il mondo:
– Nabil Aniss – Marocco / Belgio;
– Danila Gambettola – Italia;
– Iasonas Kampanis – Grecia;
– Sahil Naik – India;
– Savannah Sather Marquardt – USA;
– Fanny Souade Sow – Francia.
In continuità con la partnership avviata lo scorso anno, la residenza 2024 è organizzata in collaborazione con Fondazione Elpis.
Il programma è altresì organizzato sotto il patrocinio di Fondazione Matera – Basilicata 2019.