L’inaugurazione del 1° ottobre ‘The Story of Souleymane’ al Cinema Massimo. Parte anche il concorso lungometraggi e apre la mostra di Mara Cerri. Il 30 settembre due iniziative prima del festival con Prix Italia e Comala
Riceviamo e pubblichiamo.
C’è una storia importante, emblematica, a dare il via alla quinta edizione di Job Film Days, si tratta della storia di Souleymane, un giovane guineano che fa il rider a Parigi.
Con il film ‘The Story of Souleymane’ di Boris Lojkine, Francia, 2024, 93, il 1° ottobre alle ore 20:30, al Cinema Massimo del Museo Nazionale del Cinema, parte ufficialmente il festival.
La manifestazione, diretta da Annalisa Lantermo, sceglie di inaugurare la programmazione con il film che ha vinto il premio per il Miglior attore e il Premio della giuria della sezione ‘Un certain regard’ e il Premio Fipresci al Festival di Cannes di 2024.
Attraverso il cinema, la manifestazione torinese torna a raccontare il lavoro mantenendo uno sguardo internazionale, in grado di portare al pubblico nuove produzioni. La settima arte resta al centro, ma la particolarità di ‘Job Film Days’ è la ricchezza di eventi collaterali organizzati con i partner sempre più numerosi che danno il proprio sostegno a questo progetto.
Due eventi off, poi si entra nel vivo
Ci sono ancora due iniziative, prima di arrivare all’inaugurazione del festival, che si svolgeranno entrambe lunedì 30 settembre.
Alle ore 18:00, presso Rai Teche nell’ambito di Prix Italia 2024, sarà proiettato ‘The Limits of Work (Hranice prace)’ di Apolena Rychlíková, Repubblica, Ceca, 2017, 71′, doc.
Nel film, la giornalista Saša Uhlová gira per la Repubblica Ceca con una videocamera nascosta con cui svolgere un’indagine dall’interno sui lavori mal pagati, mettendosi nei panni dei lavoratori sfruttati. Intanto deve gestire la propria complicata vita familiare.
L’evento è a ingresso gratuito in collaborazione con Rai Teche.
In serata, alle ore 21:00, Job Film Days sarà negli spazi dell’Associazione culturale Comala, dove sarà proiettato ‘Palazzina LAF’ di Michele Riondino, Italia, 2023, 99′. Il film, presentato da Giuseppe Gariazzo, critico cinematografico e selezionatore del festival, racconta la storia di Caterino, operaio all’Ilva di Taranto, che viene usato come spia dai vertici aziendali per individuare i lavoratori ritenuti indisciplinati, poi confinati nel reparto chiamato Palazzina LAF. È l’esordio dietro la macchina da presa dell’attore Michele Riondino.
L’evento è a ingresso gratuito, nell’ambito della nuova collaborazione con Comala.
Le pillole storiche di ANCR prima di ogni film
L’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza, partner del festival, ha realizzato una serie di pillole tratte da filmati presenti nei suoi fondi di archivio, da proiettare in sala prima di ogni film.
Sono filmati che trattano il tema del lavoro e dei diritti dei lavoratori in una dimensione storica, legata alle iniziative per l’80° anniversario della Resistenza.
Una parte dei materiali sono tratti dai fondi dedicati alla Resistenza a Torino e dintorni, con i movimenti dei lavoratori che nelle fabbriche hanno lottato contro le ingiustizie del regime d’occupazione nazifascista.
Altri filmati documentano il grande lavoro svolto dalle italiane e dagli italiani negli anni del dopoguerra e della ricostruzione, con qualche nota di costume grazie alle immagini dei viaggi del dopolavoro della Gazzetta del popolo. Saranno poi presentate alcune pillole sui cortei del 1° maggio, ripresi con perizia da Mario Levi tra il 1953 e gli anni 60.
La prima giornata di festival
Gli appuntamenti del primo giorno di Job Film Days inizieranno, il 1° ottobre, alle ore 14:30. Al Cinema Massimo, Sala 3, si terrà ‘Tutti in classe!’, evento in collaborazione con Centro Sperimentale di Cinematografia – Archivio Nazionale Cinema Impresa di Ivrea e Associazione Scuole Tecniche San Carlo.
Il programma prevede una selezione di filmati dell’Archivio Nazionale Cinema di Impresa di Ivrea riguardanti la formazione professionale negli anni 50 e 60: ‘Michelino IB’ di Ermanno Olmi, 1956, 44′, ‘La scuola allievi FIAT ‘Giovanni Agnelli” di Stefano Canzio, 1962, 15′, ‘La tecnica della confezione industriale dell’impermeabile – Parte quarta’ di Filippo Paolone, 1961, estratto, 3’45”, e ‘Vivere significa scegliere’ di Filippo Paolone e Mauro Morassi, 1963′, 26′.
Saranno presentati anche brevi video realizzati da studentesse e studenti di Scuole Tecniche San Carlo e IIS ‘Bodoni Paravia’ nell’ambito del progetto ‘Smart Safe – Uscite di sicurezza’ sostenuto dalla Città di Torino.
L’evento sarà presentato da Elena Testa, CSC – Archivio Nazionale Cinema Impresa, e alla proiezione dei filmati seguirà il dibattito in cui interverranno Enrica Pejrolo, Vicedirettore Istruzione, Formazione e Lavoro Regione Piemonte, e Roberta Seno, Direttrice generale Associazione Scuole Tecniche San Carlo.
L’avvio delle proiezioni coincide con l’inaugurazione della mostra dedicata a Mara Cerri, autrice dell’immagine guida di Job Film Days 2024. La mostra è organizzata in collaborazione con il Cinema Massimo e la Rivista del Cinematografo.
Negli orari di apertura del cinema, presso il foyer al primo piano si potrà visitare l’esposizione con 15 lavori dell’artista, tra cui 13 opere realizzate per la La rivista del cinematografo. L’accesso alla mostra, visitabile fino al 6 ottobre, è libero.
Alle ore 17:00, presso la Sala 3 del Cinema Massimo, prenderà il via il Concorso lungometraggi ‘Lavoro 2024’ JFD – INAIL Piemonte. Il primo film in programma è ‘A Shepherd (Un pasteur)’ di Louis Hanquet, Francia, 2024, 70′.
La pellicola racconta un punto di vista contrario rispetto alla globalizzazione, rappresentato dalla radicale scelta di vita del giovane pastore Felix. Il protagonista trascorre dei mesi in alta montagna con il suo gregge e altri periodi a valle con gli animali, vive da solo e lavora con il padre.
Presenterà il film Chiara Borroni, critica cinematografica e selezionatrice del festival.
Alle ore 20:30, sempre al Cinema Massimo ma in Sala 1, sarà il momento dell’inaugurazione ufficiale del festival. Dopo i saluti delle autorità, sarà proiettato ‘The Story of Souleymane (L’histoire de Souleymane)’ di Boris Lojkine, Francia, 2024, 93′. Il protagonista, Souleymane, è un giovane guineano che fa il rider a Parigi.
L’opera si concentra sui dieci giorni che conducono il protagonista verso un colloquio estremamente importante: quello nel quale dovrà discutere con le autorità della sua richiesta di asilo in Francia, un passaggio necessario per ottenere i documenti e cercare un miglioramento nella sua vita.
La pellicola ha ottenuto i riconoscimenti come Migliore attore, premio della giuria della sezione ‘Un certain regard’ e premio FIPRESCI della critica internazionale al festival di Cannes 2024.