Dal 15 al 17 giugno incontri, musica e spettacoli, con figure di rilievo del panorama culturale italiano per riflettere sulle difficoltà e le sfide del mondo contemporaneo
Riceviamo e pubblichiamo.
Da giovedì 15 a sabato 17 giugno torna a Forlì il ‘Festival Caterina Sforza – ‘Anticonformista’. Tre giorni di incontri, musica e spettacoli dedicati alla figura della nobildonna vissuta tra la fine del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento, che molto si spese per il territorio, dimostrando una visione illuminata per l’epoca.
La manifestazione, nata da un’idea dell’Assessorato Cultura del Comune di Forlì, è diretta da Eleonora Mazzoni, curatrice del programma e dei contenuti, nonché scrittrice, sceneggiatrice e attrice forlivese, ed è prodotta dal Comune di Forlì.
Ha dichiarato l’Assessore alla cultura di Forlì, Valerio Melandri:
In un momento così difficile per la nostra città torniamo a celebrare una grande protagonista di Forlì, simbolo di forza, decisione e lungimiranza: Caterina Sforza.
Questo festival sta diventando, anno dopo anno, una certezza nel nostro panorama culturale: oggi più che mai, ricordare il carattere combattivo e tenace della ‘Tigre di Forlì’ è per noi motivo di orgoglio, perché rispecchia appieno l’animo che tutta la cittadinanza ha dimostrato in questi ultimi giorni così duri.
Con le sue proposte variegate, di valore e adatte a ogni tipo di pubblico, questa iniziativa ricalca la mente curiosa e l’ingegno versatile di Caterina, rafforzando l’offerta culturale e turistica di Forlì.
Ha dichiarato la Direttrice Eleonora Mazzoni:
Forlì, una città che è stata colpita in questi giorni, come altre dell’Emilia-Romagna, da una devastante alluvione, nel nome della sua indomita Signora di un tempo, diventerà, il 15, 16 e 17 giugno, luogo di dialoghi e incontri, per riflettere su temi universali che, ancora oggi, ci attraggono e ci riguardano.
‘Generare’, ‘Amministrare’, ‘Rispettare’ sono le tre parole chiave attorno a cui abbiamo costruito gli appuntamenti dell’edizione 2023, ancora una volta raffinata e popolare, aperta a tutti i cittadini.
Partendo da Caterina, che ebbe tre mariti e otto figli, amministrò con un atteggiamento pratico e sagace la sua città, preoccupandosi, durante le epidemie e i momenti difficili, di distribuire cibo gratuitamente o somministrare personalmente i suoi medicamenti, ci chiediamo oggi: cosa significa essere generativi?
In che modo le donne possono gestire e organizzare meglio lo spazio pubblico, sociale e politico? E che significa rispettare e prendersi cura di sé, degli altri, dell’ambiente che ci circonda?
Caterina Sforza, donna con una determinazione e intraprendenza anticipatorie rispetto ai suoi tempi, fu in grado di tenere insieme una costante cura per l’altro, un’attenzione raffinata per i bisogni della cittadinanza e la tutela verso la sua terra. Le parole chiave, come detto dalla Direttrice, dell’edizione 2023 si ispireranno proprio ai valori di questa donna, simbolo di libertà e forza.
Il primo nucleo di riflessione ruoterà attorno al termine generare, proprio come Caterina che ebbe tre mariti e otto figli, difesi con forza anche di fronte alle minacce; ci si chiederà insieme che cosa vuol dire generare oggi, e dunque essere genitori, ma anche dare vita a progetti creativi e idee innovative.
Caterina fu anche una brillante politica, in grado di ridurre i dazi per non gravare sui sudditi, capace di gestire le armi e rinsaldare alleanze strategiche: per questo la seconda parola chiave sarà amministrare, per ragionare su come, al giorno d’oggi, le donne organizzino lo spazio pubblico.
Infine, il terzo termine ispirato alla vita di Caterina sarà rispettare: la nobildonna, infatti, curò l’orto botanico, l’arte dell’erboristeria, la medicina e istituì un lazzaretto durante la peste, tutte attività che possono ispirare il nostro contemporaneo, facendoci chiedere che cosa significhi avere cura del mondo e della natura oggi.
La prima serata, giovedì 15 giugno alle ore 21:00 in Arena, vedrà protagonista Paola Minaccioni, attrice, comica e conduttrice radiofonica. Al festival, Minaccioni porterà uno spettacolo in anteprima, che debutterà poi a Roma a fine giugno, dal titolo ‘L’urlo di Roma-gna’, dove si indaga la lingua di un popolo, perché la lingua è l’espressione più efficace, il ritratto più preciso del carattere di un popolo e della sua cultura.
Una riflessione sull’identità, dunque, proprio in questo momento drammatico in cui la Romagna ha saputo urlare con orgoglio la sua identità, la sua forza, la voglia di andare avanti. Una serata in cui Roma e la Romagna interagiranno attraverso i suoni e la lingua della loro terra.
‘L’urlo di Roma-gna’ darà inoltre voce all’animo della Capitale grazie alle parole del suo massimo poeta, Giuseppe Gioachino Belli, e del suo erede contemporaneo, Mauro Marè.
Grazie alle note di Valerio Guaraldi, Claudio Giusti e Gianfranco Vozza gli spettatori faranno un vero e proprio viaggio nella cultura romana così variegata e contraddittoria. Quella di Belli è infatti allo stesso tempo una poesia chiara, altissima e popolare, che racconta in sonetti la condizione umana, che valica i confini territoriali ed è universale, perché in Belli la poesia e l’umanità mescolati insieme rappresentano uno spaccato sull’essere umano. Comico e drammatico allo stesso tempo.
Venerdì 16 giugno, invece, l’Arena si animerà di quattro ospiti che, alle ore 21:00, saranno coinvolti in un dialogo e in una performance. A parlare saranno: Gemma Calabresi Milite, autrice di ‘La crepa e la luce’, Mondadori, libro intimo e sofferto, dedicato al lungo percorso per superare l’attentato al marito, Luigi Calabresi; Barbara Schiavulli, corrispondente di guerra in Iraq, Afghanistan, Israele, Palestina, Pakistan, Yemen e Sudan, nonché scrittrice e co-fondatrice di Radio Bullets, emittente che dà spazio alle donne in condizioni di violenza; Giusy Versace, divenuta atleta paralimpica all’età di 28 anni, dopo un incidente stradale in cui perse entrambe le gambe, e senatrice.
A guidare l’incontro sarà Filippo La Porta, con l’intermezzo dell’attore Giovanni Scifoni, che proporrà uno spettacolo divertente costruito ad hoc per il festival.
A chiudere la rassegna, sabato 17 giugno, sempre in Arena alle ore 21:00, sarà una serata all’insegna del cinema e della narrazione, con: Cesare Bocci, attore, da anni il ‘Mimì Augello’ ne ‘Il commissario Montalbano’, autore, con Daniela Spada, di ‘Pesce d’aprile’, Sperling & Kupfer, libro in cui viene raccontato l’ictus della moglie a pochi giorni dalla nascita della figlia; Daniele Mencarelli, poeta e narratore, dialogherà a partire dal suo ultimo libro, ‘Fame d’aria’, Mondadori; Antonella Questa, attrice e autrice nel teatro, porterà al festival alcuni sceneggiati sulle tematiche della rassegna.
Alla conversazione, condotta da Eleonora Mazzoni, seguirà uno spettacolo inedito di Antonella Questa.
Il Villaggio di Caterina
Dal 14 al 17 giugno torna inoltre a Forlì il ‘Villaggio di Caterina”, nell’area adiacente al Museo San Domenico. Qui, dalle ore 18:00 a mezzanotte, operatori gastronomici del territorio offrono una varietà di piatti della cucina tradizionale per gli ospiti del Festival.
Il Villaggio ospita anche uno spazio dedicato alle produzioni artistiche, dove gli artigiani locali espongono le loro opere che aggiungono un tocco creativo alle serate della manifestazione.
Diverse associazioni di rievocazione storica offrono inoltre un’immersione nel passato grazie alle loro rappresentazioni in un’area di atmosfera medievale con tende, figuranti e un mercato didattico. All’interno dell’evento sarà possibile assistere a uno spettacolo di falconeria.
Info logistiche. La partecipazione è gratuita. Prenotazioni www.festivalcaterinaforli.it
Le prenotazioni saranno valide fino a 30 minuti prima di ogni evento. I Posti non occupati saranno resi disponibili prima dell’inizio della serata dal personale di accoglienza.
Il Festival è molto grato di aver potuto “generare”, è proprio il caso di dirlo, una catena virtuosa di solidarietà e ringrazia sia gli sponsor che hanno fatto donazioni per la nostra città sia gli ospiti che hanno deciso di devolvere il proprio compenso.
Si ringraziano per la realizzazione dell’evento CIAF – Consorzio Idraulici artigiani forlivesi e MPP – Moschini Pierotti Pratesi Assicurazioni.
Con il sostegno di Makros – Beni Culturali: archiviati, conservati, protetti
Con il contributo di: La BCC ravennate, forlivese e imolese, Dorelan, General System e Club del Sole, Fondo PSMSAD.
Con il patrocinio di QN il Resto del Carlino
Grazie per la collaborazione a: Accademia dei Silenti, Accademia Perduta Romagna Teatri, Associazione Amici dei Musei, CavaRei Impresa Sociale, Fondazione Dino Zoli, Libera Università per Adulti, Teatro Diego Fabbri, Un’altra storia, Auser Forlì e Yepp.