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Al Professor Foresta il Premio ‘Mediterraneo’ per le ricerche sui PFAS

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Prof. Carlo Foresta


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La cerimonia è in programma il 3 luglio all’Università ‘Parthenope’ di Napoli

Riceviamo e pubblichiamo.

Lunedì 3 luglio 2024 alle ore 17:30 a Napoli, presso l’Università ‘Parthenope’, si svolgerà la cerimonia di attribuzione del ‘Premio Mediterraneo per le scienze e la ricerca’ per l’anno 2024, attribuito al Prof. Carlo Foresta.

Le giurie internazionali del Premio ‘Mediterraneo’ hanno attribuito il riconoscimento al Prof. Carlo Foresta per la sua lunga attività di scienziato e per il suo impegno nella ricerca scientifica.

Il Prof. Foresta, andrologo ed endocrinologo, noto ricercatore a livello internazionale, ha affrontato per primo in Italia, il tema degli effetti dell’inquinamento da PFAS sulla salute umana.

I composti perfluoro-alchilici, PFAS, sono inquinanti ambientali noti per la loro grande stabilità e persistenza nell’ambiente e negli organismi viventi incluso l’uomo.

L’inquinamento da PFAS è diffuso in tutto il mondo a causa del loro ampio impiego in prodotti di uso quotidiano. Si stimano più di duemila aree in Europa nelle quali la concentrazione ambientale di PFAS supera i livelli considerati di sicurezza per la salute umana.

Quest’esposizione può essere alla base di diverse patologie: in particolare, gli studi del prof. Carlo Foresta hanno dimostrato che l’inquinamento da parte di queste molecole può determinare tumori testicolari e renali, osteoporosi sia nel giovane che nell’adulto, alterazioni della funzione tiroidea, infertilità, aumento della coagulabilità del sangue con conseguente insorgenza di patologie cardiovascolari, anomalie congenite del sistema nervoso o disturbi comportamentali/neurologici come l’Alzheimer, l’autismo e i disturbi dell’attenzione e iperattività.

Questi studi hanno inoltre dimostrato come, queste sostanze, anche a concentrazioni relativamente basse, possono, soprattutto nelle fasce di popolazioni più sensibili, come le giovani generazioni, determinare significative alterazioni cliniche.

Il Premio: Gli Stati Uniti del Mondo con la Fondazione Mediterraneo e altre istituzioni internazionali hanno istituito nel 1995 il Premio ‘Mediterraneo’ che, nelle diverse categorie, è stato attribuito fino ad oggi ad oltre 600 personalità di 180 Paesi impegnate nel promuovere il dialogo, la pace e la salvaguardia del pianeta.

Il Premio è riconosciuto tra i più prestigiosi a livello internazionale.

Prof. Carlo Foresta: già Ordinario di Endocrinologia dell’Università di Padova Sul fronte della ricerca, il suo impegno ha portato a 470 pubblicazioni su riviste internazionali, 21.950 citazioni con un h-index di 79; il professor Foresta è autore di oltre 50 volumi nell’ambito della medicina della riproduzione, dell’andrologia e dell’endocrinologia. Ha gestito più di 100 congressi nazionali nell’ambito dell’endocrinologia.

Le sue ricerche più innovative riguardano la scoperta di meccanismi fisiopatologici che alternano la riproduzione e tra questi il ruolo attraverso il quale il Papilloma Virus determina l’infertilità e la poliabortività.

Inoltre, con il gruppo di ricerca ha scoperto il ruolo degli ormoni testicolari nella regolazione della struttura scheletrica dimostrando tra l’altro l’attivazione della vitamina D a livello testicolare e, quindi, il ruolo del testicolo nella manifestazione osteoporotica del paziente anziano.

Gli studi sperimentali degli ultimi anni sono stati dedicati alla ricerca dei meccanismi attraverso il quale l’inquinamento e in particolare quello relativo ai PFAS inducono patologie nelle popolazioni esposte.

I risultati di questi studi hanno evidenziato quali sono i meccanismi che inducono diabete, osteoporosi, eventi cardiovascolari e celebro vascolari, poliabortività ed infertilità nelle popolazioni particolarmente esposte a queste fonti di inquinamento.

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