Con la letture del documento si è conclusa la tre giorni degli Stati generali dell’infanzia
Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.
‘Universalismo, gratuità, qualità’. Sono i tre concetti fondamentali attorno ai quali ruota il ‘Manifesto per l’infanzia’, che il Presidente Eugenio Giani ha presentato oggi a Villa Vittoria del Palacongressi di Firenze.
La presentazione del Manifesto ha chiuso i lavori di ‘Conoscere e riconoscere l’infanzia’, il convegno nazionale svoltosi a Firenze a cui hanno partecipato oltre 100 relatori del mondo accademico, delle istituzioni, del sistema educativo, e che ha ricevuto anche la medaglia del Presidente della Repubblica, premio di rappresentanza che testimonia l’adesione all’iniziativa del Capo dello Stato.
Nella plenaria odierna sono intervenuti, oltre all’Assessore all’istruzione Alessandra Nardini Luigina Mortari, Università di Verona, Anna Bondioli, Università di Pavia, Fabio Dei, Università di Pisa, Cristina Giachi, presidente della Commissione istruzione, formazione, cultura del Consiglio regionale, e in video collegamento Chiara Saraceno, Università di Torino.
Sul palco è salito per esibirsi in un intermezzo musicale anche il coro dei bambini e delle bambine della Scuola di Musica di Fiesole.
Il Presidente, ricordando la scelta di mettere in campo una misura come ‘Nidi Gratis’, ha spiegato:
Abbiamo voluto elaborare il Manifesto per sancire il diritto all’educazione fin dai primi anni di vita e per dare cornice ai motivi per cui in Toscana vogliamo arrivare a fare su questo diritto una battaglia.
I principi che enunciamo nel documento costituiscono un nostro dovere verso le nuove generazioni
ha sottolineato il Presidente che nel suo intervento a tenuto a evidenziare il valore dei questo ‘documento’ lanciato proprio il 30 novembre, giorno in cui da 25 anni la Toscana celebra l’abolizione delle pena di morte da parte del Granduca di Toscana Pietro Leopoldo.
Un segno della cultura dell’umanesimo nata e radicata in questa terra.
‘Il Manifesto per l’infanzia’, come si legge nel sottotitolo, rivendica ‘Il diritto all’educazione fin dai primi anni di vita’.
La Carta nasce dall’elaborazione avviata in questi anni sulle politiche educative della Toscana, che ha consentito di rendere concreta una misura cardine della legislatura come ‘Nidi Gratis’.
Ora il Manifesto ha l’obiettivo della sua condivisione in ampi settori della società italiana per diffondere una cultura diffusa per il sostegno delle politiche per l’infanzia e dei servizi educativi, fondata su un principio:
Le bambine e i bambini cittadini da subito.
L’educazione di qualità è
azione culturale essenziale
recita il Manifesto
in quanto risponde alla necessità di offrire alle bambine e ai bambini le esperienze che possono nutrire il loro divenire
e costituisce elemento fondamentale per contrastare
l’impoverimento educativo
delle nuove generazioni.
Il documento si articola in quattro dichiarazioni di principio seguite da 6 azioni da condividere a livello nazionale
per rendere effettivo il diritto all’educazione a partire dalla nascita
in tutto il Paese: dalla necessità di affermare l’orientamento universalistico delle politiche per l’infanzia, definito
condizione necessaria per ridurre le diseguaglianze e favorire inclusione e coesione sociale
alla gratuità dei servizi zero sei anni in tutto il Paese, fino alla necessità di riformare la formazione universitaria e rinnovare i contratti del personale educativo.