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Al Nest, ultima tappa del Festival delle Periferie

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'L'ospite inatteso', Maria Basile e Agostino Chiummariello


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Proiezione del film ‘Kirikù e la strega Karabà’. In scena gli spettacoliL’ospite inatteso’, ‘Pulcinella e il castello misterioso, attori e burattini’ e‘Anfitrione’

Riceviamo e pubblichiamo.

Da lunedì 30 luglio fino al 2 agosto, il Festival delle Periferie – Stati di Grazia e di Emergenza, inserito nell’ambito della manifestazione Estate a Napoli 2018 ‘Estate bambina – A voce d”e creature’, promossa dall’Assessorato alla cultura e turismo del Comune di Napoli, si trasferisce al Nest Napoli Est Teatro di San Giovanni a Teduccio, ultima tappa della manifestazione.

Si parte alle ore 17:30 con la proiezione del film di animazione ‘Kirikù e la strega Karabà’, a cura dell’associazione Giochi, Immagini e Parole.

A seguire, alle ore 21:00, il TAN – Teatri Associati Napoli presenta ‘L’ospite inatteso’, libero adattamento e ambientazione de ‘Anfitrione’ di Plauto, a cura di Lello Serao, con Maria Basile, Alcmena, Agostino Chiummariello, Giove/Anfitrione, Biagio Musella, Sosia, Raffaele Parisi, Mercurio, Emanuela Todini, Tessala, per la regia di Lello Serao.

Lunedì 30 luglio ore 19:00, ultimo appuntamento nello spazio comunale di piazza Forcella, dove va in scena la compagnia Degli Sbuffi con ‘Pulcinella e il castello misterioso, attori e burattini’, testo e regia di Aldo De Martino. Gli spettacoli sono gratuiti fino a esaurimento posti.

Tragicommedia andata in scena all’incirca nel 206 a.C, ‘Anfitrione’ trae il titolo da uno dei protagonisti, il comandante dell’esercito tebano Anfitrione. Plauto definisce quest’opera, nel prologo, una tragicommedia perché in essa coesistono sia gli umani che le divinità, entrambi i soggetti partecipano alla resa comica degli equivoci che si determineranno nel corso degli eventi.

Mercurio nei panni di Sosia sta sorvegliando la casa di Anfitrione, intanto Giove, nei panni di Anfitrione, consuma il suo amore per Alcmena, anche la notte viene allungata per permettere al dio di giacere di più con la donna. Intanto, Anfitrione è appena sbarcato dopo la vittoriosa spedizione contro i barbari, Sosia sta correndo a raccontare ad Alcmena del comportamento valoroso del suo padrone. Sosia giunge davanti al palazzo di Anfitrione, ma Mercurio, fingendosi Sosia, minaccioso gli impedisce di entrare, i due passano da elaborate minacce alle mani e il dio prevale nettamente sulla codardia del servo. Da questo momento tutto lo svolgersi della commedia si articolerà su un sistema di equivoci determinati dalla coesistenza di due doppi Anfitrione /Giove e Mercurio/Sosia.

Alcmena è l’elemento del contendere, ella rimane confusa e indispettita dall’atteggiamento di Anfitrione che una volta tornato a casa, all’oscuro del precedente arrivo di Giove vestito delle sue spoglie, accusa la moglie di adulterio e l’equivoco si ingarbuglia fino all’inverosimile creando continue situazioni di malintesi e di scontri che generano come sempre elementi di comicità.

Il pubblico è già informato di tutto perché Mercurio nel suo prologo ha già spiegato cosa sta per accadere e quindi il pubblico sembra essere un altro personaggio che viene chiamato in causa a determinare simpatie per l’uno o per l’altro dei personaggi.

Spiega il regista Lello Serao:

In questa struttura aperta troviamo una straordinaria modernità, nessuna illusione dovrà essere creata per sbalordire lo spettatore, tutto è dichiarato e ci si può divertire ai danni dei malcapitati perché è questo il gioco a cui si deve prendere parte.

Nella nostra messa in scena abbiamo voluto aumentare la comicità del linguaggio usando il napoletano come lingua di riferimento per gli umani e questo non tradisce affatto l’opera ma ne avvalora il senso e il significato, abbiamo a nostra volta trasformato, come Plauto suggerisce, la lingua per meglio cogliere il senso dell’opera e la sua forza.

Lo spettacolo si nutre di forme di teatro anche a noi più prossime come il Varietà in cui le situazioni sono amplificate da motivetti oriecchiabili e da canzonette allusive.

Il lavoro teatrale si avvale inoltre dei costumi e delle scene di Melissa de Vincenzo e Sofia Germino. Le musiche sono di Luca Toller e Nico Mucci.

L’ultimo appuntamento con il Festival delle Periferie dedicato ai piccoli, vede in scena La Compagnia degli Sbuffi con un classico del teatro dei burattini ‘Pulcinella e il castello misterioso, attori e burattini’. Protagonisti sono Pulcinella, perennemente affamato, e l’inseparabile amico Tore Fasolo, arditissimo e terribile guappo di cartone, alle prese con la più straordinaria delle avventure.

Il Principe Fiorenzo è disperato, tra lacrime e singhiozzi e svela il motivo di tanta sofferenza: la bella Principessa Eloisa, sua promessa, è stata rapita dal perfido Marchese di Scalezza e dal suo infimo consigliere Ghigo ed è rinchiusa nel tetro castello oltre il bosco. Attraverso un susseguirsi di colpi di scena, una girandola di avvenimenti mozzafiato, Pulcinella Citrullo e Tore Fasolo giungono al Castello Misterioso.

Quale spaventoso arcano si cela oltre le mura della dimora del Marchese? Un patto scellerato lega Scalezza ai più tremendi Principi degli Inferi, dalla sfera magica già si intravedono ombre aggirarsi nel bosco. Con il suo bastone incantato sarà il folletto Cecco a venire in aiuto dei nostri eroi. Riuscirà mai Pulcinella a ricordare la formula magica che comanda il bastone?

Lo spettacolo si avvale dei burattini del Teatrino Giullare e dei Fondali a cura di Carla Vitaglione. Le musiche sono di Crescenzo Vitello, le luci di Pasquale Esposito Sansone.

'Pulcinella e il castello misterioso'

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