Il 20, 21 e 22 agosto quattro appuntamenti per celebrare il grande intellettuale lombardo
Riceviamo e pubblichiamo.
Ha accompagnato con la sua presenza la grande manifestazione di Rimini fin dalla prima edizione.
Il 27 agosto 1980 aveva tenuto un incontro davanti a migliaia di partecipanti sul tema del padre di Amleto: il padre ucciso come metafora di un mondo che elimina Dio.
Al Meeting, Testori era poi tornato nel 1989, in occasione della decima edizione, ed era stata l’occasione per una serie di incontri emotivamente molto intensi.
Una lunga testimonianza sul suo rapporto con i giovani, una difesa pubblica del «Sabato», il settimanale ‘corsaro’ al quale collaborava, un confronto con il grande filosofo Augusto Del Noce.
Poi, fuori programma, aveva voluto incontrare tutti i volontari, con un dialogo che è rimasto nella memoria di tanti, a iniziare da Emilia Smurro, l’infaticabile promotrice del Meeting.
Con tre incontri e Maddalene, il travolgente spettacolo di Valter Malosti costruito sulle poesie di Testori dedicate alle più belle Maddalene della storia dell’arte il Meeting 2023 celebra il centenario di Giovanni Testori.
Per il popolo del Meeting quello con l’autore di Novate Milanese è stato e continua ad essere l’incontro non solo con lo scrittore, il poeta e commediografo dallo stile che sapeva essere abissale e dolcissimo, non solo con il critico d’arte discepolo prediletto di Roberto Longhi, o con il corsivista e polemista che dalle colonne de Il Corriere della Sera aveva preso il posto di Pier Paolo Pasolini come coscienza critica, spesso scomoda, di un intero paese.
Parlare di Testori è soprattutto ricordare una persona che con il popolo del Meeting si è totalmente riconosciuta, un autore che nelle sue numerose partecipazioni all’evento, in qualità di relatore, autore e regista, ha detto parole di verità che sono entrate a far parte del suo DNA.
Giovanni Testori al Meeting 1989
Diceva dal palco del Meeting nel 1989, in un incontro intitolato proprio ‘Testori dieci anni dopo’:
Allora, grazie per questi dieci anni che mi avete dato, in cui mi avete sopportato, portato, aiutato, in cui mi avete abbracciato senza chiedermi niente di tutti i miei errori, di tutte le mie colpe, di tutte le mie stramberie, di tutta la mia disperazione.
Io vorrei dire che qui al Meeting la cosa che mi ha fatto più dolcezza è vedere quanti giovani e giovani ci lavorano, da quelli che lo costruiscono e che lo mettono in atto, a quelli che sono lì e nei vari stand aiutano, a quelli che ti portano in macchina, gratuitamente.
Quando vado fuori vedo tutti questi che girano, girano, tutti come mosche senza testa, e qui invece lavorano, per un fatto, per una testimonianza…
Come si fa allora a parlare di CL e del Meeting se non si vedono queste cose, se non si toccano queste cose?
A me CL non mi ha mica preso per delle teorie di teologia, mi hanno preso quando sono venuti a trovarmi tre, quattro, per la tenerezza, l’amicizia, per qualche cosa in più di umano che oggi invece la società – e lasciatemi dire anche gran parte della società cristiana – ha buttato via per inseguire la mitologia di uno stramorto progressismo.
Domenica 20 agosto, ore 17:00 – Sala Neri Generali Cattolica
‘Un’amicizia che apre al mondo. Giovanni Testori, nei 100 anni dalla nascita’
Nel marzo del 1978 Il Corriere della Sera pubblica un articolo di Giovanni Testori sulla strage di via Fani. L’articolo attira l’attenzione di alcuni universitari di Comunione e Liberazione, che gli chiedono di poterlo incontrare: da quell’incontro nello studio milanese di via Brera 8 scaturisce una grande storia di amicizia.
Il teatro, la collaborazione al «Sabato», le presenze al Meeting fin dalla prima edizione e il rapporto con don Giussani. Ne parlano Riccardo Bonacina, testimone diretto di quel primo incontro ed Emilia Guarnieri, testimone delle presenze di Testori al Meeting.
Insieme a loro Angela Demattè, che non ha conosciuto Testori, ma che da autrice teatrale e attrice, attraverso la sua esperienza documenta i frutti di quell’amicizia e di quel magistero.
Riccardo Bonacina, Giornalista
Angela Demattè, Drammaturga e attrice
Emilia Guarnieri, Cofondatrice Meeting per l’amicizia fra i popoli
Modera Davide Dall’Ombra
Lunedì 21 agosto, ore 19:00 – Sala Neri Generali Cattolica
‘Jannacci, Testori, Gaber. Le periferie del nostro cuore’
Tre anniversari legano questi protagonisti della vita milanese: i 30 anni dalla morte di Testori, i 20 e i 10 dalla morte rispettivamente di Giorgio Gaber e Enzo Jannacci.
Denominatore comune: aver vissuto da dentro e aver dato voce alle tante periferie di Milano. Giuseppe Frangi, Enzo Gentile e Paolo Jannacci, moderati da Massimo Bernardini porteranno la testimonianza e i ricordi delle loro frequentazioni e amicizie con Jannacci, Gaber e Testori.
Le voci di Andrea Mirò, cantante, e di Michele Maccagno, attore, renderanno presenti canzoni e parole di quelle tre grandi anime di Milano.
Giuseppe Frangi
Enzo Gentile, Giornalista
Paolo Jannacci, Musicista
Modera Massimo Bernardini, Giornalista
Con la performance di Michele Maccagno, Attore e Andrea Mirò, Musicista
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Lunedì 21 agosto, ore 21:30 – Teatro Galli di Rimini
‘Le Maddalene danno spettacolo a Rimini’
In occasione del centenario della nascita di Giovanni Testori, Valter Malosti, regista, attore e direttore di Emilia-Romagna Teatro Fondazione (ERT) porta in scena Maddalene, un’affascinante spettacolo che propone i versi di Testori dedicati alle più famose rappresentazioni della Santa nella storia dell’arte.
Ogni quadro è gratificato da una poesia che è ogni volta un piccolo, fulminante sunto di storia dell’arte: da Duccio a Masaccio, da Giotto a Cézanne, da Beato Angelico a Caravaggio, da Raffaello a Rubens, da Botticelli a Tiziano, da Grünewald a Bacon.
I versi dello scrittore sono accompagnati e contrappuntati da brevi suite originali per violoncello, scritte dal compositore Carlo Boccadoro e interpretate dal violoncellista Lamberto Curtoni.
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Martedì 22 agosto, ore 17:00 – Sala Neri Generali Cattolica
‘L’amicizia con il teatro. Giovanni Testori nei 100 anni dalla nascita’
Testori è stato uno dei maggiori drammaturghi italiani del secolo scorso. Nel 1973 ha vissuto l’appassionante avventura di fondare un nuovo teatro a Milano con due personalità che gli hanno fatto incontrare un ‘mondo diverso’ dal suo: il grande attore, Franco Parenti, comunista, e una giovane regista, André Ruth Shammah, ebrea. Proprio lei è protagonista di questo incontro, dove racconterà 20 anni di amicizia e lavoro con Testori.
Nel 1978 lo scrittore aveva avviato anche un’esperienza di teatro corale, coinvolgendo i giovani attori del Teatro dell’Arca di Forlì. Tra loro Andrea Soffiantini, per il quale Testori aveva anche scritto Factum est, un testo che ancora Soffiantini ha nel suo repertorio. Valter Malosti, terzo protagonista dell’incontro, non ha conosciuto Testori, ma è stato uno dei registi che più assiduamente e creativamente hanno frequentato e portato in scena i suoi testi.
Valter Malosti
Andrée Ruth Shammah, Cooperativa Teatro Franco Parenti
Andrea Soffiantini, Attore
Modera Giuseppe Frangi
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L’intervento di Giovanni Testori al Meeting 1989
‘Testori e le ‘Maddalene’, da Giotto a Bacon’
Proprio nel 1989 l’editore Franco Maria Ricci pubblicò il testo ‘Maddalena – con una ghirlanda di testi e di immagini’, con testi di Testori.
Un libro di pregio, come tutti quelli dell’editore di Fontanellato, che proponeva 40 immagini della Maddalena evangelica, da Duccio a Masaccio, da Giotto a Cézanne, da Beato Angelico a Caravaggio, da Raffaello a Rubens, da Botticelli a Tiziano, da Grünewald a Bacon.
A Testori erano state chieste delle didascalie, lui fece molto di più.
Come scrive Pierluigi Colognesi:
Quelle quaranta didascalie sono diventate altrettante poesie, dove Testori non rinuncia al giudizio artistico, ma lo mescola con la meditazione e il coinvolgimento appassionato del fedele.
Lunedì 21 agosto alle 21:30 al Teatro Galli di Rimini le didascalie poetiche di Testori diverranno uno spettacolo con una figura di primo piano del teatro italiano come Valter Malosti.
Spiega Malosti:
Un vero e proprio work in progress, con numerose e successive commissioni, tra cui spicca quella dell’Unione Musicale nel 2013 e quella primigenia del Festival DeSidera del 2002, hanno permesso al progetto di evolvere.
I versi di Testori sono accompagnati e contrappuntati da una ventina di brevi suite originali per violoncello scritte nel corso degli anni dal compositore Carlo Boccadoro e ad ogni occasione variate e implementate anche grazie al talento del violoncellista Lamberto Curtoni.
‘Centenario Giovanni Testori’ è promosso dall’Associazione Giovanni Testori – che dal 1998 favorisce gli studi, tutela l’archivio, Testori e la sua grande biblioteca d’arte, da Casa Testori Associazione Culturale che dal 2009 gestisce la dimora dello scrittore – un hub culturale specializzato nella produzione e nella valorizzazione dell’arte contemporanea – e dal Comitato per il Centenario della nascita di Giovanni Testori al quale hanno aderito 40 personalità di alto profilo, tra le quali direttori di musei, teatri e docenti universitari.
La costruzione del programma per il Centenario coinvolge istituzioni pubbliche e culturali, in particolare: Regione Lombardia, Comune di Milano, Comune di Novate Milanese, Comune di Forlì, Università degli Studi di Milano e Università Cattolica del Sacro Cuore, Università degli Studi di Udine, Teatro Franco Parenti, Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa, Teatro Out Off, Teatro Oscar, Museo del Castello Sforzesco, Museo Diocesano, Casa editrice Feltrinelli, Casa editrice Mondadori.
Palinsesto completo su www.giovannitestori.it e www.casatestori.it.