Il Presidente: ‘Inutile andare avanti, il Governo ignora le nostre necessità’
Riceviamo e pubblichiamo.
Si è concluso un ciclo che è servito all’intero comparto del mondo della bomboniera, regalo e confetto, per trovare coesione e vitalità.
Ora dobbiamo pensare a recuperare il lavoro perso a causa delle restrizioni dettate dalla pandemia e, magari, rilanciare il valore delle feste celebrative come: battesimi, comunioni, cresime, lauree e matrimoni che segnano i passaggi più importanti della vita di ognuno di noi.
Queste le parole di Luciano Paulillo, Presidente dell’Associazione Italiana Regalo Bomboniera e Confetto, ai soci sostenitori dell’AIRB.
L’Associazione, che ha iniziato la sua attività proprio ad inizio della pandemia di Covid19, a marzo 2020, e che è diventata nota grazie alla cronaca mondiale per la famosa protesta delle giovani spose a Fontana di Trevi, ad un anno dalla nascita chiude i battenti.
La decisione, in controtendenza con le neo nate associazioni di categoria, è dettata, secondo i vertici del direttivo, dall’inutile attesa di un riscontro assistenziale dal Governo ed anche dalla necessità di trovare una risposta per le aziende e negozi del settore che oramai sono al collasso.
La protesta AIRB con le spose al Parlamento italiano
Afferma Paulillo:
Abbiamo sempre lavorato senza sussidi e finanziamenti e prodotto ricchezza, ben 35 miliardi di fatturato annuo per l’intero comparto wedding, senza aiuti. Ora dobbiamo tornare a fare gli imprenditori altrimenti finiamo tutti in mezzo alla strada.
I pochi riconoscimenti economici dei ristori ricevuti per i negozianti, neanche il 5% del fatturato annuo, fanno da contraltare alle tasse da pagare e alle spese vive mai sospese. Per questo motivo concludiamo la nostra azione associativa.