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Agrimonia – (Agrimonia Eupatoria L.)

agrimonia


L’agrimonia è una pianta erbacea perenne di forma cilindrica, ricoperta di peluria. L’altezza varia da venti cm ad un metro. Le foglie, imparipennate, cioè con fogliolina terminale, sono composte da 5/9 foglioline, aventi margine dentellato.

I fiori, gialli, fioriscono tra giugno e settembre, sono riuniti in piccoli grappoli, si presentano con 5 petali e 10/20 stami. I frutti sono piccoli acheni con setole uncinate.

È diffusa in tutta l’Europa settentrionale ed è molto presente in Italia. Predilige terreni argillosi e soleggiati, cresce spontanea ai margini delle strade, lungo i sentieri, nei campi incolti. Svolge un’azione antispastica, sedativa, depurativa, si può usare sotto forma di infuso per gargarismi in casi di faringiti e stomatiti.

Agrimonia Eupatoria, farebbe riferimento a Mitridate Eupatore Dionisio, re del Ponto, che per primo avrebbe introdotto l’uso terapeutico della pianta. Nell’antichità con questa erba si curavano il mal di fegato, i vermi intestinali, le affezioni cutanee.

Achenio: frutto a guscio duro e legnoso con parete poco aderente all’unico seme contenuto. Esempio nocciolo, girasole.

Autore Antonio Ceglie

Antonio Ceglie, curioso appassionato di erbe e piante spontanee, quelle che la gente di solito e sbrigativamente, chiama "erbacce". Curatore per ExPartibus di una rubrica, non specialistica, relativa a questi "compagni di vita", le piante appunto, con cui conviviamo da migliaia di anni, senza, per questo, conoscerle veramente. Anche se non mi illudo di essere un divulgatore brillante, cercherò piuttosto, me lo auguro, di solleticare la curiosità del potenziale lettore interessato, offrendogli qualche spunto di carattere storico, culinario, o sanitario relativo alle piante stesse.

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