Home Territorio Agricoltura, Centinaio: Nessuno può appropriarsi di Dieta mediterranea

Agricoltura, Centinaio: Nessuno può appropriarsi di Dieta mediterranea

354
Dieta Mediterranea


Download PDF

Il Senatore: ‘Mediterranea, promosso da Confagricoltura e Unionfood, rappresenta un esempio lodevole e non certo da denigrare’

Riceviamo e pubblichiamo.

Se la Dieta mediterranea è un bene dell’umanità riconosciuto dall’UNESCO nessuno può pensare di appropriarsene come se fosse un marchio privato.

Deve essere compito delle istituzioni e di tutte le imprese che operano nel settore tutelarla e valorizzarla al meglio, evitando gelosie e scontri che indeboliscono la presenza e l’autorevolezza del Made in Italy nei mercati nazionali e internazionali.

Esprimo dunque la mia solidarietà a Unionfood e al suo Presidente Paolo Barilla per l’attacco rivolto oggi sui giornali da alcune associazioni, che arriva al culmine di una sgradevole campagna stampa che dura da diverse settimane.

Lo afferma il Vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio, responsabile del Dipartimento Agricoltura e Turismo della Lega.

Il Senatore della Lega spiega:

È importante favorire l’impegno anche dei grandi gruppi dell’industria agroalimentare nella produzione e nella commercializzazione di prodotti realizzati con ingredienti genuini del territorio e gli accordi di filiera sono uno straordinario strumento in tal senso.

Da questo punto di vista, Mediterranea, promosso da Confagricoltura e Unionfood, rappresenta un esempio lodevole e non certo da denigrare.

Mi auguro che anche la politica, a partire dal Governo, voglia favorire un dialogo tra tutti gli operatori del settore e tra questi e le Istituzioni.

Di fronte alle sfide cruciali della modernizzazione e della sostenibilità, a un’Europa chiamata a una svolta rispetto all’ambientalismo ideologico che ha colpito l’agricoltura in questi anni, alla concorrenza spesso sleale che ritroviamo sul mercato, l’agrifood italiano ha bisogno di unità e concordia, non certo di guerre interne che fanno solo la fortuna di chi vuole colpire il Made in Italy e la Dieta mediterranea.