L’Assessore: ‘Su un punto siamo irremovibili: non si può morire mentre ci si guadagna da vivere’
Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa della Regione Lazio.
L’anomala e incontrollabile ondata di caldo che si è abbattuta sull’Italia e sulla nostra regione sta, purtroppo, peggiorando in modo sostanziale le condizioni, in termini di sicurezza, dei lavoratori.
La notizia dei decessi avvenuti, nel corso dello svolgimento delle loro mansioni, di alcuni di essi, l’ultimo ieri nel viterbese, un bracciante agricolo di cinquanta anni morto per un malore nei campi forse dovuto alle alte temperature, è inaccettabile.
Lo dichiara l’Assessore a Scuola e Lavoro Giuseppe Schiboni, che conclude:
Su un punto siamo irremovibili: non si può morire mentre ci si guadagna da vivere.
Come istituzione introdurremo ogni strumento a nostra disposizione per evitare che episodi analoghi si ripetano.
Le condizioni in cui si opera, soprattutto in alcuni settori particolarmente a rischio, devono essere ottimali per la salute delle persone.
Nel confermare il mio massimo impegno affinché vengano introdotte regole certe in merito alla sicurezza sul lavoro, colgo l’occasione per esprimere le mie più sentite condoglianze alla famiglia dell’uomo che ha tragicamente perso la vita a Montalto di Castro.