La rivoluzione 4.0 del turismo agricolo
Riceviamo e pubblichiamo.
B-Land, il progetto di turismo campano e pugliese basato sulla realtà aumentata, vince la tre giorni barese di AgriAcademy, il corso di alta formazione ideato e sviluppato da ISMEA in collaborazione con il Mipaaft.
B-Land è nato da un’idea di Nadia Savino di Avellino e nei tre giorni si è arricchita del contributo di altri 10 giovani innovatori del settore agrifood che hanno lavorato con lei in team. Sono: Marco Bellè di Messina, Angelo Santoro di Bari, Alessia Ametta, Manuela Ariano e Sabino Ammollo di Foggia, Luca Vita di Roma, Vincenzo Cori di Teramo, Giovanni Pirillo e Salvatore Angelica di Reggio Calabria e Damiano Cracolici di Palermo.
Il successo è stato decretato dalla Giuria, composta da Fabio del Bravo di Ismea, Chiara Corbo dell’Osservatorio Smart Agrifood e Mario Ciardiello formatore e consulente aziendale. Per il gruppo di lavoro di B-LAND, la possibilità di essere seguito passo dopo passo dalle Università partner del progetto, nella realizzazione della loro idea innovativa.
Un risultato raggiunto dopo una tre giorni molto impegnativa in cui i giovani imprenditori agricoli partecipanti, con l’aiuto del team di #Ruralhack, sotto la guida di Alex Giordano e dei mentor dell’Osservatorio SmartAgrifood, hanno sviluppato i loro progetti di impresa, dagli aspetti propriamente di business, a quelli di design arrivando a proporre anche dei prototipi dell’idea progettuale.
La tappa di Bari, che ha avuto luogo dal 16 al 18 novembre, è la terza e ultima della sessione autunnali dell’AgriAcademy.
Ma vediamo in cosa consiste il progetto vincitore:
B-Land Vivi la terra, sostieni il territorio è un’idea di realizzazione di un hub che raggruppa aziende diverse per offrire prodotti e servizi per turisti giovani e tecnologici che cercano esperienze di vacanza personalizzate attraverso i social. Degustazioni, visite guidate, didattica e percorsi gastronomici, organizzate attraverso una piattaforma web che offre un assistente virtuale per viaggi ad hoc, centrati sul territorio campano e pugliese, e costruiti sulle caratteristiche del cliente che fornisce i suoi gusti e preferenze attraverso la profilazione al portale. Insomma, una sorta di Shazam o Spotify ma applicata al turismo rurale.
Il progetto ha, inoltre, una forte caratterizzazione sociale e prevede che una parte dei ricavi dell’attività venga devoluta alla riqualificazione del territorio. Le attività di riqualificazione e l’offerta dei viaggi potranno essere seguite attraverso la realtà aumentata disponibile grazie a un’app innovativa applicata al turismo. Progetto di Nadia Savino di Avellino realizzato con il contributo di Marco Bellè di Messina, Angelo Santoro di Bari, Alessia Ametta, Manuela Ariano e Sabino Ammollo di Foggia, Luca Vita di Roma, Vincenzo Cori di Teramo, Giovanni Pirillo e Salvatore Angelica di Reggio Calabria e Damiano Cracolici di Palermo.
Le proposte degli altri 3 finalisti:
Gusti d’Italia è una piattaforma web, logistica e organizzativa, certificata blockchain che mette in rete più agricoltori pugliesi e li valorizza sotto il mantello di un unico brand finalizzato a promuovere prodotti locali di qualità, certificati da una vera e propria carta d’identità digitale. Si tratta di prodotti a filiera corta della Puglia. L’obiettivo è tutelare il consumatore finale, ma soprattutto promuovere le produzioni locali con un progetto di rete di maggior forza e impatto, in grado di guardare con più forza a mercati nazionali e internazionali. Progetto di Rosa Pileri di Bari, Vincenzo Crescente di Grottaglie (TA), Francesco La Porta di Barletta e Giuseppe Fanizzi di Conversano (BA).
NutriEuTica è un progetto di cura e salute che si realizza attraverso la produzione di prodotti funzionali, sani e dall’alto valore nutrizionale, come snack ma anche pasta e pane, per amanti del wellness, realizzati con l’utilizzo di micro-ortaggi. Le tre imprenditrici hanno ideato un carrello di prodotti nutraceutici e anti-age che si vendono in farmacia e parafarmacia, per chi non vuole rinunciare alla genuinità dei prodotti legati al territorio. Per rendere smart i servizi, i prodotti potranno essere venduti tramite App. Progetto di Milena Mastropierro di Bari, Stella Algieri di Cosenza e Costantina Tavani di Foggia.
Crunchy Nature – crea il tuo benessere con un click, un’idea di produzione di barrette e prodotti monodose per merende e aperitivi realizzati con frutta e ortaggi disidratati del territorio, prodotti in modo naturale e senza aggiunta di zuccheri e additivi, con materie prime certificate. Snack genuini e certificati, destinati a sportivi e amanti del benessere, ma anche per chi ha intolleranze, per la pausa veloce e sana da fare nella giornata. Ogni acquisto è personalizzabile sulle esigenze del consumatore tramite QRCode e acquistabile sul sito o attraverso distributori diffusi sul territorio. Progetto di Daniela di Garbo.
Cos’è AgriAcademy
È il programma di alta formazione su innovazione, internazionalizzazione e marketing promosso in collaborazione con il Ministero delle Politiche agricole alimentari forestali e del turismo e rivolto, in totale, a 200 giovani imprenditori agricoli vincitori del bando “Promuovere lo spirito e la cultura d’impresa”. Prevede due sessioni, una estiva e una autunnale, in tre sedi: Roma, Bologna e Bari. La sessione autunnale che parte il 18 ottobre a Roma, segue la prima fase che si è svolta tra giugno e luglio.
L’AgriAcademy di ISMEA si avvale della collaborazione con l’Università di Brescia, il Politecnico di Milano, la Sapienza di Roma, l’Università del Sannio, l’Osservatorio Smart Agrifood, il team del programma di ricerca/azione RuralHAck e con gli innovatori sociali di Vazz’ap. Vede tra i docenti: professori universitari, ricercatori, esperti di settore, economisti e direttori di aziende molto note.