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Aghelouroboros

Aghelouroboros di Vincenzo Cacace


Olio su tela, cm.195×165

Ma… se gli uomini… riflettendo davanti a “tavole smeraldine” dopo aver finalmente intuito… ma ancora senza capirle fino in fondo, che le stesse leggi regolano i “mondi” superiori e inferiori, volessero davvero imitare il Cielo?
Forse nuove tipologie umane si renderebbero necessarie per reggere il paragone con tutte quelle imprevedibilità presenti nell’inventario del Cosmo… un “Disegno”, che da tempi immemorabili, e disperatamente, la matematica, la fisica ed altre scienze tentano di spiegare, chiedendo aiuto anche a filosofie metafisiche… rincorrendo i fenomeni e classificando gli effetti per capire le cause che rimangono misteriose nella loro Origine… e… poi… ad ogni scintilla di “luce” ci si abitua e… infine… sopravviene perfino l’insoddisfazione…

Scoprire via via infiniti sempre più vasti e microcosmi sempre più piccoli risulta essere in tutto questo… la vera costante dell’umana ricerca!
E… si spera che, almeno nel desiderio di Conoscenza, li si lasci in pace… nella loro Naturale Armonia!

Svelamento e Ri-velamento sono le due facce del “sipario”… nel Teatro della Creazione, dove Tempo e Spazio sono gli attori Principiali e insostituibili!

L’aria che respiriamo è da sempre Elemento “diversamente” popolato dalle miriadi di corpuscoli… miscele gassose, batteri… microrganismi, alate specie viventi… insetti… uccelli ed anche… mammiferi, nel caso specifico, pipistrelli… vampiri… ed angeli di varie gerarchie, quindi una pullulante “miscellanea”, che spazia dal microcosmo al bio-sistema del mondo naturale… fino alla dimensione “numinosa”… quella creativa… che attraverso l’umana percezione si palesa, quindi, nel mito… nelle figure… spirituali… Configurazioni eteree… e… “fantasmatiche”!

Farsi largo nell’impalpabile elemento è, dunque, cosa ardua… perché non sempre è “Aere” poetica… dobbiamo adattarci ad una fisicità imprevedibile, dal dolce inspirare nelle stasi tranquille, alle improvvise folate, alle correnti ascensionali, ai suoi vortici, i turbini, gli uragani, perché sì, la navighiamo l’eolica energia con le nostre meccaniche “protesi” attuando un Sogno Antico… con i nostri fragili corpi… eredi del folle desiderio di “Icaro”… quello di raggiungere proprio nell’Aria lo splendore assoluto!

Domina l’Astro… che quell’elemento riscalda… per cui essa si fa tiepida, rovente o gelida… e la notte tornano nella “faretra” i suoi dardi….

Ma se… non soffia il vento… fischiando tra i rami degli alberi… se non sibila tra le assi sconnesse di un solaio e… senti risuonare nella mente un antico timore…

“Sine, Sole, Sileo”… tutto tace e… non solo le meridiane, atte ad ordinare i giorni…

Cosa si fa se non c’è la Conoscenza che illumini e… che possa emendare la nostra Anima dalla parte della nostra Natura… ancora Bruta?

Aria, vento… uno “spiffero” sotto la porta, sembra aver udito la mia richiesta d’aiuto… da numinosi panorami dell’iper-uranio arriva… forse per “suggerire” che l’aria, a volte, si ferma… in stato di “bonaccia”, rimanendo elemento in “sé”… uno “stato” non estinto… come in uno spaziale “sotto vuoto”… e se ci si muove, anch’esso avanza… non respinge, ma ci lascia passare col nostro Sogno… con la nostra Memoria!

Il Tempo poi… è un “Ouroboros”… un serpente infinito che si morde la coda… divorando se stesso… e… anche quello attraversiamo emergendo dalla materia in un primo atto d’Amore e ricadendo, subito dopo, insaziabili, per viverlo un’altra volta… e normalizzarlo nell’abitudine… il Tempo si fa annunciatore… messaggero del Fato e poi divora, inesorabile, le nostre azioni, lasciando che tutto si consumi all’aria… anche ciò che è più delicato: la Bellezza!

Il Tempo taglia le teste alle effigi delle figure evocate dall’Eidesi… ma poi le tiene sospese, non le fa cadere per forza d’attrazione… ogni elemento è fissato in una levitazione inamovibile… sempiterna!

Il Tempo è un “tappeto” semovente, dove ogni essere percorre la crescita e l’evoluzione… salendo i gradini che portano ai templi incompleti… sotto la volta stellata.

Ogni gigantesco simulacro diventa… una “tana”… dove si generano i progetti per i “miti” futuri.

Forse è vero che tutto si muove in “cerchio”… anche le nostre animiche “rinascite”… dentro la stessa aria… chissà quante volte respirata… in tante… susseguenti vite… dentro lo stesso interminabile Tempo chissà quante volte misurato… Aria e Tempo di chi vive un giorno… o un secolo… o un millennio… nel “polmone” del mondo, noi respiriamo ancora lo stesso Pneuma… Origine e Vita degli esseri del Creato… ma con nuove inquinanti molecole… consumando e sporcando il Tempo utile alla Rigenerazione…

Chiusi nelle invisibili “orbite”… o “spire” dell’Universale Ouroboros assistiamo speranzosi a nuove “Annunciazioni”… chiedendo al Tempo… ancora spazio e respiro vitale per assistere all’avvento degli altri “salvatori” del Mondo… mentre, sospinta dal vento, viaggia verso il nuovo “numinoso” confine… un’ultima candida vela…

Essa non attende… ma porta in salvo per altri possibili tentativi… la nostra Speranza!

Autore Vincenzo Cacace

Vincenzo Cacace, diplomato all'Istituto d'Arte di Torre del Greco (NA) e all'Accademia di Belle Arti di Napoli, è stato allievo di Bresciani, Brancaccio, Barisani, ricevendo giudizi positivi ed apprezzamenti anche dal Maestro Aligi Sassu. Partecipa alla vita artistica italiana dal 1964, esponendo in innumerevoli mostre e collettive in Italia e all'estero, insieme a Giorgio de Chirico, Renato Guttuso, Ugo Attardi, e vincendo numerosi premi nazionali ed internazionali. Da segnalare esposizioni di libellule LTD San Matteo - California (USA), cinquanta artisti Surrealisti e Visionari, Anges Exquis - Etre Ange Etrange - Surrealism magic realist in Francia, Germania e Italia.

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