Home Territorio ‘Agamennone’ al Castello di Santa Severa

‘Agamennone’ al Castello di Santa Severa

868
Massimo Venturiello - foto Filippo Manzini


Download PDF

In scena l’8 agosto a Santa Severa (RM)

Riceviamo e pubblichiamo.

Un appuntamento da non perdere quello di domenica 8 agosto alle 21:00 al Castello di Santa Severa a Santa Severa (RM): in programma ‘Agamennone’ di Ghiannis Ritsos e Eschilo per la regia di Massimo Venturiello che è anche interprete nel ruolo protagonista insieme ai giovani attori della sezione teatro di Officina Pasolini, il Laboratorio creativo di alta formazione e HUB culturale della Regione Lazio.

L’evento è a cura di Spaghetti Art nell’ambito della rassegna estiva ‘Vivi il Castello delle Meraviglie’, promossa dalla Regione Lazio e organizzata dalla società regionale LAZIOcrea in collaborazione con il Comune di Santa Marinella.

Dopo i dieci anni della guerra di Troia, Agamennone torna a Micene dove trova sua moglie Clitennestra che intanto ha intessuto una relazione con Egisto e maturato un odio profondo nei suoi confronti per aver sacrificato sua figlia Ifigenia, tanto da predisporne l’assassinio.

Partendo da questi fatti mitologici narrati da Eschilo, Ghiannis Ritsos, straordinario drammaturgo e poeta neoellenico del secolo scorso, torturato e perseguitato per le sue idee progressiste e rivoluzionarie, compie un lavoro di modernizzazione e umanizzazione mettendo in evidenza nuove prospettive nelle azioni dei protagonisti, portando alla luce elementi sconosciuti dei loro caratteri e disvelando la loro natura universale che non può prescindere da un discorso di protesta politica.

Agamennone, nostro contemporaneo, la cui ben nota arroganza ha ora ceduto il passo a una dolente umanità, riflette sulle conseguenze della guerra, sull’ineluttabilità del destino, sul senso della Storia.

In scena con Massimo Venturiello un cast di attori selezionato nell’ambito di Officina Pasolini: Carlotta Procino, Carolina Sisto, Carmine Cacciola, Antonio Carella, Francesco Nuzzi, Giacomo Rasetti, Marta Beggio e Claudia Muzi, quest’ultime due nel ruolo di assistenti alla regia. Dalla sua nascita, avvenuta nel 2015, il Laboratorio creativo di Alta Formazione artistica del teatro, della canzone e del multimediale della Regione Lazio – Officina delle Arti Pier Paolo Pasolini, ha sempre avuto tra i molteplici obiettivi che lo caratterizzano anche quello di consentire un primo concreto accesso “in arte” ai giovani allievi che lo frequentano.

Non è un caso, quindi, se in questo spettacolo, come in altri precedenti, i compagni di viaggio di Massimo Venturiello siano proprio alcuni attori scelti all’interno della Sezione Teatro da lui diretta.

‘Agamennone’
tra Ritsos e Eschilo

Partendo dai fatti già conosciuti, Ritsos modifica l’età, l’aspetto, le motivazioni dei personaggi e mette in evidenza nuove prospettive nelle loro azioni, porta alla luce elementi sconosciuti dei loro caratteri e in sostanza propone un’altra interpretazione del mito.

La visione politica è al centro del lavoro poetico di Ghiannis Ritsos, protagonista assoluto del panorama letterario ellenico del XX secolo; tormentato da vicende che lo vedono incarcerato, torturato e perseguitato per via delle sue idee e della sua fede politica, il poeta usa il mito come lente di ingrandimento per descrivere il mondo che lo circonda. Come Pasolini che trasportava la vita delle borgate nel tempo mitologico.

Nella sua rivisitazione dei personaggi, Ritsos utilizza i protagonisti di poemi come l’Iliade o di tragedie come l’Orestea non solo per mostrarne gli aspetti più umani e più prettamente poetici, ma anche e soprattutto per disvelarne la natura universale che non può prescindere da un discorso di protesta politica.

Da questo punto di vista i monologhi, forma suprema di riflessione, che sottintende una solitudine fortemente autobiografica, riflettono sulle conseguenze della guerra, sull’ineluttabilità del destino e sul ruolo dell’individuo al suo interno, sulle passioni umane e sul senso della Storia come flusso che salva e distrugge con la stessa imparzialità.

Personaggi e interpreti:
Massimo Venturiello – Agamennone
Carlotta Procino – Clitennestra
Carolina Sisto – Cassandra
Carmine Cacciola – Coro
Antonio Carella – Coro
Francesco Nuzzi – Coro
Giacomo Rasetti – Coro

Regia: Massimo Venturiello
Scene: Alessandro Chiti
Musiche: Germano Mazzocchetti

Costumi: Silvia Polidori
Light Designer: Giuseppe Filipponio
Direttore di scena: Marco Giustini
Fonico: Pierangelo Ambroselli

Biglietti:
€10,00 + €2,00 di prevendita online www.coopculture.it e biglietteria presso il Castello di Santa Severa.

Foto Filippo Manzini