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Africa: ONG rendono omaggio ad attivisti marocchini

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A Ginevra un simposio per ricordare Maluza e Katala

Il 17 giugno è stata organizzata a Ginevra una cerimonia in omaggio del compianto Martin Maluza, Presidente della ONG “CIRAC” e di Maurice Katala Presidente della ONG “AIPD-GL” dalla società civile marocchina.

Due grandi difensori dei diritti umani, che hanno portato la voce del Marocco a Ginevra e Banjul. Con la presenza di una quarantina di attori associativi e ONG con sede a Ginevra, sono state ascoltate una serie di testimonianze in onore degli attivisti scomparsi, ripercorrendo i loro sforzi nella promozione e protezione dei diritti umani in Africa e altrove.

Questi due attivisti erano ferventi difensori della causa marocchina all’interno delle Nazioni Unite a Ginevra e New York, ma anche all’interno dell’Unione Africana, la Commissione Africana per i Diritti Umani e dei Popoli. Hanno lavorato per la difesa dell’integrità territoriale del Marocco e la promozione degli sforzi del Regno nello sviluppo delle Province meridionali.

Dopo aver effettuato diverse visite sul campo a Laâyoune e Dakhla, Maurice Katala e Martin Maluza hanno scritto numerose comunicazioni scritte e orali all’Alto Commissario per i diritti umani, ma anche al Consiglio di sicurezza di New York, per evidenziare gli sforzi compiuti dal Regno nel Sahara in termini di sviluppo e promozione e protezione dei diritti umani.

L’evento si è concluso con la presentazione dei nuovi rappresentanti delle ONG, che, a loro volta, hanno dimostrato il loro pieno sostegno ed impegno per la difesa della causa nazionale marocchina.

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Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.