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Ad Ostia (RM) grande successo per l’evento ‘Pagine femminili’

'Pagine femminili: il ruolo della donna nella letteratura odierna' - foto Argento Vivo Edizioni


Alla Biblioteca “Elsa Morante” coinvolgente convegno sul ruolo della donna nella letteratura odierna

Ieri, 8 marzo, ore 17:00, presso la Biblioteca “Elsa Morante” di Ostia (RM), si è svolto in una grande cornice di pubblico, l’evento ‘Pagine femminili: il ruolo della donna nella letteratura odierna’ organizzato da Argento Vivo Edizioni in collaborazione con la stessa Biblioteca.

Patrocinato dal Comune di Roma, il convegno è stato ideato per celebrare la Giornata Internazionale della Donna da una prospettiva letteraria, con un occhio particolare al ruolo e alle responsabilità delle nuove generazioni di scrittrici per sensibilizzare il mondo editoriale alla reale parità di genere.

Moderatore di questa bella serata al femminile è stato l’unico uomo presente in scaletta, William Silvestri, direttore editoriale di Argento Vivo. Dopo una breve introduzione, si sono alternate sul palco sette autrici e una relatrice d’eccezione, la giornalista e coordinatrice della Consulta delle Donne, Wanda Montanelli, un vero e proprio pilastro della lotta per le pari opportunità.

Ha aperto la girandola degli interventi la trevigiana Elisa Cavezzan, scrittrice esordiente il cui romanzo fantasy ‘L’Altopiano dei draghi’ è stato pubblicato proprio nella Giornata della Donna. La Cavezzan ha raccontato del suo progetto, una pentalogia intitolata Le cronache di Giada, di cui il titolo presentato al convegno rappresenta il primo capitolo.
In particolare, si è soffermata sulla protagonista, Giada, toccando temi profondi come la famiglia, l’inclusione e l’accettazione delle diversità.

È stato poi il turno di una giovane ventiquattrenne psicologa, la romana Vanessa Costa, che con il suo Autoconsolazione da scrittura ha sottolineato anche la funzione terapeutica dello scrivere, rivelando il legame assai intimo con la protagonista della storia, che per stessa ammissione dell’autrice possiamo considerare una vera e propria proiezione su carta della sua personalità. La Costa è più volte tornata sull’importanza della auto accettazione di sé, del proprio corpo e della propria sessualità. Un vero manifesto sulla bellezza di tutte le donne, accolto con trasporto dal pubblico femminile presente in sala, che non ha esitato ad interagire con lei riportando anche le proprie esperienze personali.

La terza ad intervenire è stata un’altra esordiente, Sonia Di Stefano, abruzzese di nascita e romana d’adozione. Promuovendo il suoRicordo di morte, un fantasy con forti venature noir ed elementi del thriller, ha dimostrato come non esistano generi letterari preclusi alle autrici, laddove, nell’immaginario collettivo si è portati a pensare che determinate tematiche siano prerogativa esclusiva maschile e che le scrittrici debbano trattare, necessariamente, soltanto storie rosa o romanzi introspettivi.

L’intervento centrale della Montanelli è stato costruito per dimostrare, con il supporto di dati incontrovertibili, che il mondo letterario è lo specchio del predominio maschile in ogni ambito della società. La giornalista ha comunque affermato che ci sono piccole eccezioni, lodando Argento Vivo Edizioni per il grande spazio riservato alle sue autrici.

Ha, altresì, ricordato, numeri alla mano, come tutti i più importanti riconoscimenti letterari – dal Nobel allo Strega, passando per il Campiello e il Premio Bancarella – siano sempre stati circoscritti ad intellettuali di sesso maschile, con una percentuale bassissima di vincitrici donne.

Ha quindi indugiato sull’unica donna italiana insignita del Nobel per la letteratura, Grazia Deledda, mostrandone, però, il lato meno noto e più umano. Ha ricordato, poi, la sincera amicizia fra la Deledda e un’altra grande letterata, quella Matilde Serao che fu la prima donna direttrice di un quotidiano nazionale, Il Mattino di Napoli, da lei fondato insieme al marito Eduardo Scarfoglio. La Serao, che visse un vero dramma susseguente ai tradimenti del consorte e al suicidio dell’amante di lui, riuscì a superare quel periodo buio della sua vita grazie proprio alla vicinanza della Deledda.

Wanda Montanelli ha, inoltre, portato con sé la magnifica poesia ‘A tutte le donne’ di Alda Merini, che è stata interpretata da Ilaria Cresci, una delle collaboratrici di Argento Vivo Edizioni.

La rassegna è proseguita, quindi, con un duo molto versatile, Darcy & Parker Productions, romanissime a dispetto del nome anglofono. Si tratta di due giovani ragazze che lavorano da diversi anni sotto pseudonimo e che, oltre a scrivere, si dividono equamente fra musica e arti grafiche, arpista l’una, fumettista l’altra. In questa occasione hanno presentato il loro fantasy ‘Nox sine luna, con il quale hanno voluto ribaltare la tradizione di questo genere proponendo due protagoniste, ma anche i principali personaggi negativi, femminili. Infine, hanno svelato la copertina dell’omonimo album in CD, che si accompagna al libro, realizzato insieme al gruppo dei Viandanti del sole.

Ha preso poi la parola Barbara Ghinelli, biologa ed antropologa forense, giunta per l’occasione dalla Brianza. L’autrice ha raccontato il suo quarto romanzo, Cuore sordo, un thriller che si snoda lungo due piani temporali: le indagini su una serie di delitti, condotte da una ben assortita coppia di poliziotte, e una narrazione secondaria che ci porta a conoscere altre protagoniste a ritroso nel tempo, facendoci rivivere gli orrori della Shoah e dei campi di concentramento. La Ghinelli ha, inoltre, rivelato che è al lavoro su un quinto romanzo, ‘Neve e lucciole’, a conclusione di un percorso di crescita professionale che l’ha vista partecipare con successo a un Master in scrittura creativa erogato a titolo gratuito dall’Academy di Argento Vivo Edizioni.

L’ultima ad intervenire è stata Martina Zampolli, di Ferrara, che, dopo un romanzo pubblicato nel 2016 e una raccolta di filastrocche per bambini edita nel 2018, è tornata quest’anno in libreria con il romanzo Voce del verbo Amare, con il quale ha saputo combinare immaginazione e spiritualità. Il testo, nelle cui pagine è possibile ritrovare, fra le righe, il vissuto dell’autrice, costituisce un autentico inno all’amore, nonché alle donne che sono amore e, che, per amore, vivono e fanno tutto: incluso dare la vita a nuovi esseri umani.

In chiusura di serata, il direttore editoriale Silvestri ha voluto poi dar conto di due sorprese, poiché, come nei migliori romanzi, sono apparsi, inattesi, due protagonisti di Argento Vivo Edizioni: lo scrittore Maurizio Di Ianni, arrivato appositamente da Reggio Emilia per omaggiare le sue colleghe, e la giovanissima allieva dell’Academy, Chiara Caretto, che dopo un corso sostenuto ai tempi del liceo con Argento Vivo sta ora frequentando il già detto Master in scrittura creativa, che si concluderà con la pubblicazione del suo primo romanzo.

Foto Argento Vivo Edizioni

Autore Pietro Riccio

Pietro Riccio, esperto e docente di comunicazione, marketing ed informatica, giornalista pubblicista, scrittore. Direttore Responsabile del quotidiano online Ex Partibus, ha pubblicato l'opera di narrativa "Eternità diverse", editore Vittorio Pironti, e il saggio "L'infinita metafisica corrispondenza degli opposti", Prospero editore.

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