Home Rubriche L'angolo del naturalista (curioso) Acero Montano (Acer Pseudoplatanus L.)

Acero Montano (Acer Pseudoplatanus L.)

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Acero-Montano


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L’Acero Montano è una pianta vistosa, la più grande tra gli aceri, e può raggiungere i 30 metri di altezza. Corteccia grigio scuro, solcata longitudinalmente da striature più o meno grossolane. Foglie palmate con 3-5 lobi, lunghe circa 15 cm, con apici acuti e margini dentati, opposte.

È una delle specie che entra nei nostri boschi montani insieme al faggio, frassino maggiore, sorbo degli uccellatori. Predilige substrati profondi, umidi e freschi ed ha una buona resistenza al freddo.

Acero Montano

È diffusa in tutta Italia negli areali montani e submontani dai 400-500 mt fino a 1000-1600 mt di altitudine sul livello del mare. Spesso è utilizzata in parchi e giardini. Di rapida crescita, può essere abbattuta quando ha circa 60 anni.

Il legno è bianco-crema, facile da lavorare e non si deforma, quindi è molto usato per l’industria dei mobili. I frutti sono disamare, ovvero semi alati accoppiati, disposti tra loro in modo arcuato. Una specie di U rovesciata a formare un angolo di circa 90°.

Acero Montano

Autore Antonio Ceglie

Antonio Ceglie, curioso appassionato di erbe e piante spontanee, quelle che la gente di solito e sbrigativamente, chiama "erbacce". Curatore per ExPartibus di una rubrica, non specialistica, relativa a questi "compagni di vita", le piante appunto, con cui conviviamo da migliaia di anni, senza, per questo, conoscerle veramente. Anche se non mi illudo di essere un divulgatore brillante, cercherò piuttosto, me lo auguro, di solleticare la curiosità del potenziale lettore interessato, offrendogli qualche spunto di carattere storico, culinario, o sanitario relativo alle piante stesse.