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Abbonato Abbandonato: campagna AIAM per ripartenza musica dal vivo

AIAM


Il 25 gennaio parte la campagna video di 115 giorni che dà voce al pubblico delle 115 Associazioni Musicali di AIAM per una ripartenza sicura della musica dal vivo

Riceviamo e pubblichiamo.

Nell’ultimo anno le associazioni federate in AIAM hanno dato voce e opportunità professionali ad artisti ed operatori del settore, da mesi abbandonati economicamente, psicologicamente e professionalmente ad un destino di oblio e trascuratezza; hanno ripetuto che la cultura non è un accessorio pericoloso, ma il fondamento della nostra identità personale e nazionale, la base della nostra coesione sociale; hanno denunciato che non si può vivere di solo consumismo, soprattutto durante una grave pandemia.

Ma oggi, con tutti i teatri e auditorium chiusi per legge, è giunto il momento di cedere la parola agli spettatori, veri orfani del sollievo, della cura e della forza che la musica, vissuta in sicurezza, può dare ben più di tante merci privilegiate nel pensiero strategico della politica italiana.

Perciò da lunedì 25 gennaio ogni giorno AIAM pubblicherà sui suoi social e invierà a tutti i media italiani, nazionali e locali, il video-appello di un Abbonato Abbandonato, uno per ognuna delle sue 115 associazioni, profondamente radicate sul territorio, da Bormio a Noto, dagli innumerevoli piccoli centri di provincia che sono la vera ossatura sociale del nostro paese, fino alle grandi città come Roma e Milano che ospitano circa 8 associazioni attive ciascuna.

Ogni giorno AIAM darà voce a quel pubblico che non si è mai arreso alla chiusura dei teatri e degli auditorium e che non vede l’ora di tornare ad applaudire i propri beniamini in sicurezza e nel rispetto delle norme.

Sarà necessario per far capire che esiste e resiste un’Italia che chiede musica, bellezza, pensiero e qualità di vita, oltre il limitato orizzonte dell’uomo consumatore di beni tangibili.

Il 116° giorno dunque ripartiremo da capo, una “resistenza musicale” che chiede un nutrimento laico per le loro anime: cultura, musica, bellezza, speranza in un mondo migliore, intellettualmente più sano, più consapevole, più maturo, più coeso e pronto ad affrontare le sfide, anche culturali, della pandemia.

Come sempre, nel rispetto responsabile delle norme di sicurezza che il governo ci ha dato e ci vorrà dare.

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