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Abbiamo il nuovo Presidente della Repubblica



Sergio Mattarella è il nuovo Presidente della Repubblica. Eletto al quarto scrutinio con 665 voti nel plauso dell’intera aula che lo ha omaggiato con un lungo applauso durato 4 minuti, ha subito commentato la lieta notizia rivolgendo il suo pensiero al popolo italiano:” il mio pensiero va alle speranze ed alle difficoltà degli italiani”. Tutte le forze politiche hanno accettato con gioia la nomina del Presidente Mattarella, escluso il M5s e la Lega, i quali non hanno partecipato all’ applauso. Renzi si è detto soddisfatto della “sua” personale vincita ed ha dichiarato al tg1 :”non abbiamo eletto alla presidenza della Repubblica un nostro supporter ma un arbitro. Se Mattarella dirà dei sì e dei no lo farà sulla base delle sue convinzioni e della Carta costituzionale. Non saranno sì e no ai partiti ma nell’interesse dell’Italia».

Palermitano, classe 1941, Sergio Mattarella, dal 2011 giudice della Corte Costituzionale viene da una famiglia di tradizione democristiana.Il padre, Bernardo, fu tra i fondatori della Dc siciliana, deputato alla Costituente e ministro dei Trasporti, del Commercio Estero e delle Comunicazioni tra la metà degli anni ’50 e ’60.Anche il fratello Piersanti aveva intrapreso la carriera politica riuscendo in poco tempo ad arrivare alla carica più alta della regione e mettendo al primo posto la lotta alla mafia e alla corruzione. Proprio per questo, mentre era governatore della Sicilia, il giorno dell’Epifania del 1980, quando era appena quarantacinquenne fu brutalmente ucciso da un agguato a colpi di pistola da parte di Cosa Nostra; episodio questo che ha segnato profondamente la vita del Presidente.Tre anni dopo Sergio Mattarella, avvocato e docente di diritto parlamentare all’università di Palermo, viene eletto deputato con la Dc.
 Negli anni Ottanta è ministro dei Rapporti con il  Parlamento nei governi De Mita e Goria. Poi ministro  dell’Istruzione con Giulio Andreotti, carica dalla quale si  dimette nel 1990 in segno di protesta contro  l’approvazione della legge Mammì che, di fatto, favorì  l’ascesa economica di Silvio Berlusconi.Nel 1993 è ‘padre’ della  riforma della legge elettorale in senso maggioritario che  porta il suo nome, il ‘Mattarellum’, sostituita nel 2013 dal cosiddetto ‘Porcellum’. Dopo Tangentopoli è alla guida del rinnovamento democristiano. Tra il ’92 e il ’94 è direttore del ‘Popolo’, il quotidiano del partito e dopo la frammentazione Dc è tra i promotori del Partito popolare italiano. Nel 1996, con la vittoria elettorale dell’Ulivo guidato da Romano Prodi è capogruppo dei popolari alla Camera e diventa vicepresidente del Consiglio quando, dopo la caduta di Prodi, l’incarico venne assunto da Massimo D’Alema. Nei secondi governi D’Alema e Amato, Sergio Mattarella è ministro della Difesa.La personale vittoria di Renzi che si è fatto promotore del nome di Mattarella ha però messo in crisi gli equilibri politici che si era creati intorno alla maggioranza di governo. Il “patto del Nazareno” è oramai andato in fumo. Berlusconi, sentitosi tradito da quello che vedeva come il suo ” erede”, è sul piede di guerra pronta ad ostacolare il governo nel processo delle riforme. Martedì il neo Presidente terrà il suo giuramento.

Autore Monica De Lucia

Monica De Lucia, giornalista pubblicista, laureata in Scienze filosofiche presso l'Università "Federico II" di Napoli.

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