‘Memoria e Vanità’ e ‘Audrey Hepburn – la fiaba del tulipano bianco’ incantano pubblico e platea
Riceviamo e pubblichiamo.
Pascal Schembri ha la capacità di sorprendere sempre i suoi appassionati lettori, infatti, ha presentato presso la sala convegni della Direzione di Roma delle Assicurazioni Generali di via Bissolati, due suoi nuovi capolavori: ‘Memoria e Vanità’ e ‘Audrey Hepburn – la fiaba del tulipano bianco’.
Le presentazioni sono state introdotte dal Dott. Andrea Petrangeli, Banca Generali private con gli interventi della giornalista e critico Musicale Dr.ssa Stella Camelia Enescu e della Prof.ssa Franca Katia Ranieri, PhD in Geopolitica.
I due libri sono molto diversi, e per questo originali, rispetto allo stile ‘duro’ a cui ci ha abituato Pascal con i suoi libri pubblicati in passato come ‘Macelleria Siciliana’, ‘Gli Occhi della Quercia’, ‘L’odissea di un Cardinale’, ‘Mistero a Aix-Les-Bains’, ‘Parigi – I XII apostoli del Marais’, per citare solo alcuni dei capolavori, dove Pascal coinvolge i suoi lettori in storie avvincenti, reali e allo stesso tempo piene di mistero e di suspense, che inchiodano i lettori alle pagine dei suoi libri fino all’ultima pagina, dove finalmente i misteri del thriller vengono risolti.
‘Memoria e Vanità’ è un libro ‘autobiografico – immaginario’ dove Pascal racconta alcuni episodi della sua vita celandosi dietro l’identità di un noto scrittore che avendo perso per cause non definite la memoria, si reca nei luoghi della sua infanzia per cercare di ritrovare quel filo di Arianna che lo aiuti a ricollegare la sua identità alla sua vita passata.
Un libro ironico, pieno di riflessioni e di spunti in cui ognuno di noi può riconoscere anche se stesso, perché molte delle storie raccontate da Pascal nel suo libro, molto spesso, sono successe anche a noi.
Leggere il libro farà tornare anche a noi questi nostri ricordi del passato perché quello che racconta Pascal nel libro ‘Memorie e Vanità’ è un faro acceso sulla vita di tutti i giorni che tutti viviamo dalla nostra nascita, con le piccole invidie e atti di bullismo tra bambini e adolescenti, con il dolore per la perdita di qualcuno che è stato per noi molto caro, con l’affetto dei familiari, con la solidarietà all’interno della comunità in cui si vive, i successi e le sconfitte lavorative e così via.
‘Audrey Hepburn – la fiaba del tulipano bianco’, è invece il racconto della vita di questa icona di grazia ed eleganza, dove Pascal in maniera appassionata mette in evidenza le qualità di una star leggendaria che ha saputo condurre una vita intensa, senza mai perdere la sua vera identità.
Pascal ha colto tutte le qualità di questa diva che ha impersonato fin dal suo debutto un mix irresistibile di candore e charme. Pascal illustra in questa bibliografia che donne favolose come Audrey non esistono per caso, o per un colpo di fortuna.
Benché nata in una famiglia agiata e cresciuta in un ambiente cosmopolita, era stata privata di un’infanzia felice dalle ristrettezze della guerra.
Sognava di diventare ballerina, ma trovò la sua strada nel cinema, impersonando ruoli indimenticabili, come Holly Golightly in ‘Colazione da Tiffany’, la Principessa Anna di ‘Vacanze Romane’, Eliza in ‘My Fair Lady’.
Il libro di Pascal segue l’intera esistenza dell’attrice, mescolando al racconto anche belle immagini che la ritraggono nei momenti salienti della sua vita che ci rendono molto bene i periodi più interessanti, foto scattate sui set, locandine dei grandi successi cinematografici e rare istantanee di famiglia che la ritraggono nella quotidianità.
Questo saggio è una ricostruzione interessante e di piacevole lettura che ci avvicina ad un personaggio unico.
Presenti in sala tantissimi amici di Pascal, tra cui la Stilista Fashion Designer, Contessa Eleonora Altamore, il Prof. Luca Filipponi, Presidente dello Spoleto Art Festival, il Colonnello Bartolomeo Casu, Ciro Maddaloni, esperto di Geopolitica, Gioia Solustri Presidente dell’associazione Arcadia, la Dr.ssa Nunzia D’Apuzzo e tanti altri.
Quanto è unico lo scrittore Pascal Schembri!!!
Foto per gentile concessione di Pascal Schembri.