Dal 23 al 27 agosto con concerti imperdibili per svelare il genius loci della città dei Sassi
Riceviamo e pubblichiamo.
Tutto pronto per gli appuntamenti materani di ‘Gezziamoci 2023’: comincia martedì 23 agosto negli spazi dell’Hotel del Campo a Matera la cinque giorni di concerti ed appuntamenti che terminerà domenica 27 sul terrazzo della Fondazione Le Monacelle.
Giorni pieni di musica e contenuti di alto livello culturale durante i quali saranno protagoniste parole come sostenibilità, divertimento, autenticità, scoperta, mescolanza, per vivere a pieno tutte le sfumature che il jazz porta con sé.
Racconta Luigi Esposito, direttore artistico insieme a Kevin Grieco per l’edizione 2023 di ‘Gezziamoci’:
Il jazz per Onyx Jazz Club Matera rappresenta da sempre un ponte per unire culture e sensibilità differenti, è un mezzo per allenarsi ad avere una visione di apertura verso l’altro e per poter vivere ogni giorno l’essenza di un vero e proprio melting pot culturale.
Per questo motivo tutto il calendario della stagione estiva di ‘Gezziamoci’, cominciata il 21 giugno, è stato costruito mettendo insieme interpretazioni della musica molto diverse tra loro: dai laboratori di Suoni per Immagini per finire alle passeggiate musicali, proponendo concerti molto spesso di giovani musicisti lucani, abbiamo voluto raccontare che la musica e le emozioni non hanno etichette.
Mercoledì 23 agosto nel Giardino dell’Hotel del Campo alle 21:00 Karima & Walter Ricci arrivano con una nuova avventura musicale mettendo in scena tutta la loro passione e complicità̀, un omaggio alla grande musica italiana prodotta a cavallo tra gli anni cinquanta e sessanta, canzoni rimaste nella storia, evergreen che hanno segnato intere generazioni rimanendo sempre attuali.
Giovedì 24 agosto si prosegue nel Giardino dell’Hotel del Campo alle 21:00 con Luigi Masciari Trio e il loro sound di stampo evidentemente americano ma con un ‘affaccio’ continuo sulle estrazioni culturali – a volte semplici suggestioni – della World Music.
Venerdì 25 agosto alle ore 18:00 il banditore Rino Locantore e la Conturband annunceranno il concerto di Servillo Girotto Mangalavite.
Il banditore è un antico mestiere che oggi diventa performance artistica grazie all’estro e coinvolgimento del pubblico. Il ruolo della marching band non è solamente quello di anticipare e suscitare interesse per il concerto serale, ma anche di condurre il pubblico alla scoperta di scorci e luoghi inediti della città, generando un vero e proprio movimento sonoro che coinvolge gli spettatori, attivando una sinergia tra musica, spazio e corpo.
Alle 21:00 sulla Terrazza di Fondazione Le Monacelle in via Riscatto arriva quindi il trio Servillo Girotto Mangalavite con un progetto dedicato alle canzoni e alla poetica di Lucio Dalla.
Sabato 26 agosto alle ore 21:00 sulla Terrazza di Fondazione Le Monacelle in via Riscatto si esibirà Magnus Öström Group, una formazione Jazz rock aperta a molteplici influenze che vanno dal metal al funky e che propone una musica caratterizzata da dinamismo robusto, tecniche di esecuzione estese, atmosfere cupe e malinconiche, suoni cinematografici ed epici, drammi a cascata, tensioni e rilasci.
Domenica 27 agosto alle ore 5:00 ‘Concerto all’alba’ con Magnus Öström in un luogo segreto con appuntamento in Piazza della Visitazione Matera, alle 21:00 sul Terrazzo della Fondazione Le Monacelle in via Riscatto Chico Freeman Antonio Faraò Quartet con ‘Tribute to Coltrane’ rendono omaggio alla musica di una delle loro principali fonti di influenza e ispirazione con classici di John Coltrane da loro rivisitati assieme ad alcune loro composizioni.
Spiega Kevin Grieco:
Anche nei concerti e nelle attività che proporremo a Matera dal 23 al 27 agosto abbiamo seguito la traccia della molteplicità.
Saliranno sul palco artisti come Karima & Walter Ricci che propongono un omaggio alla musica italiana degli anni 50 e 60 del Novecento, così come gli svedesi Magnus Öström Group con le loro atmosfere malinconiche, struggenti e consolatorie.
Ospiteremo il Freeman Faraò Quartet con il loro tributo a Coltrane e il trio Servillo Girotto Mangalavite con un ricordo delle canzoni di Lucio Dalla, l’eleganza del Luigi Masciari Trio e la spensieratezza della Conturband e del banditore Rino Locantore, tutte queste proposte sembrano appartenere a mondi molto lontani tra loro ma in realtà fanno parte di un unico abbraccio che il jazz apre da sempre a tutti quelli che vogliono esprimere la propria anima.
Con le sue 36 edizioni, ‘Gezziamoci’ è una delle rassegne più longeve del Sud Italia, un festival che negli anni ha moltiplicato le prospettive diventando una manifestazione itinerante che coinvolge tutto il territorio lucano trovando negli ambienti naturali e paesaggistici un affascinante palcoscenico e condividendo con i Comuni del territorio progettualità e iniziative.
In ‘Gezziamoci’ la passione per la musica e l’amore per il territorio si uniscono nella proposta di concerti nelle piazze, nei chiostri, nelle chiese rupestri e per le strade dei comuni coinvolti.
‘Gezziamoci’ è una rassegna che vuole coinvolgere un pubblico eterogeneo fatto di appassionati di jazz ma anche dedicato a pubblici curiosi, attenti alla qualità dell’offerta, che vogliono contaminare la propria cultura musicale e farsi contaminare da proposte di alto livello artistico.
‘Gezziamoci’ aderisce al progetto Jazz Takes the Green la rete dei festival jazz ecosostenibili, prima esperienza italiana di aggregazione di eventi culturali che hanno a cuore la causa Green.
Jazz Takes The Green è costituita da 19 festival distribuiti sul territorio nazionale che si sono dati l’obiettivo di favorire la riconversione dei festival jazz da eventi ad alto impatto ambientale a eventi Green grazie all’adozione dei Criteri Ambientali Minimi, CAM.
Come accaduto già nel 2022 il ‘Gezziamoci’ attuerà delle azioni di sensibilizzazione per la salvaguardia dell’ambiente e per la sostenibilità degli eventi in programma: raccolta differenziata nei luoghi dei concerti, utilizzo di autobus per raggiungere i luoghi del Festival, distribuzione di acqua in vegbottle naturali, trekking urbano.