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A Lucio Allocca il Premio Cattel Villammare alla Carriera

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Lucio Allocca il Premio Cattel Villammare alla Carriera


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L’Artista partenopeo riceve l’ennesimo riconoscimento nel suggestivo borgo di Villammare

Venerdì 16 e sabato 17 settembre l’incantevole borgo marino di Villammare, nel Comune di Vibonati (SA), ha ospitato con successo la prima edizione del Premio Cattel Villammare, dedicato a Giuseppe, un personaggio “curioso, pieno di vitalità, mai appagato dalla conoscenza, ma anche molto introspettivo, che meditava molto, competitivo e capace”, che era “un consiglio vivente per ognuno di noi, capace di intrattenere qualsiasi tipo di dialogo con tutti”, “dalla generosità e disponibilità incredibili”, come dirà dal palco il figlio Raffaele, emozionatissimo e tremante, nel ringraziare il pubblico, sperando che il padre poeta/panettiere inorgoglito dalla folta presenza, sia in qualche modo lì insieme a tutti.

Una due giorni speciale non solo per ricordare l’intellettuale e politico che ha dato tanto lustro al territorio, ma anche per stimolare, attraverso arte, cultura e musica, le strategie di sviluppo turistico di una zona così bella.

Ma come mai questo cognome estero?

A spiegarlo è lo stesso Raffaele. Il padre di Giuseppe, di origini austriache, si era trasferito a Maratea per lavoro e aveva sposato la figlia di un emigrato americano, con cui aveva aperto poi un forno.

Il figlio, nonostante primeggiasse negli studi ginnasiali e volesse diventare medico, aveva dovuto rinunciare al suo sogno, a causa della malattia del genitore, per prendere in mano le redini dell’attività, iniziando, in piena epoca fascista, a contrabbandare il grano con la Calabria.

La distribuzione del pane era affidata a lui, che era il solo, con il prete e il medico condotto, a poter entrare nelle abitazioni, per cui era anche il custode dei segreti delle case del posto e, naturalmente, era entrato in politica.

La formula usata per la kermesse, organizzata dalla Proloco di Vibonati Villammare, in collaborazione con l’associazione Canoneinverso e l’associazione Ad Maiora, con il sostegno del Rotary Club di Sapri – Golfo di Policastro e il patrocinio del Comune di Vibonati, della Provincia di Salerno e del Centro di Produzione della RAI di Napoli, è stata indubbiamente vincente.

La prima serata, dedicata alle proposte giovanili e locali, suddivisa in tre sezioni – Letteratura, Musica e Comunicazione – si è conclusa con il concerto di Piombo A Blues, ovvero Gennaro Porcelli, chitarra e voce, Mario Insenga, batteria e voce, Daniele Sepe, sax e voce, e Gigi De Rienzo, basso.

La seconda di gala, in stile show televisivo, ha visto la consegnati dei riconoscimenti per le tre sezioni, con la partecipazione, tra gli altri, di Maurizio Casagrande, Paese Mio Bello, Elisabetta Serio e Flo.

A condurre le serate gli attori Renato De Rienzo, Tonia Filomena, Alessandra Masi e Gino Aveta.

Ospiti del Premio Cattel Carla Vistarini, autrice, Franco Di Mare, giornalista, Peppe Vessicchio, direttore d’orchestra, Lucio Allocca, attore, regista e drammaturgo, Francesco Pinto, scrittore, Ugo Porcelli, autore, Nino Caputo, regista Radio Rai, Enrica Mormile, scrittrice, Oreste Lopomo, caporedattore centrale TGR Campania, Assunta Orlando Cattel, scrittrice, Antonio Parlati, direttore CPTV Rai Napoli, Gino Aveta, autore.

Raggiungiamo telefonicamente il Maestro Lucio Allocca, che adoriamo letteralmente, sia dal punto di vista artistico che umano, per avere un commento a caldo di quest’ennesimo prestigioso riconoscimento.

Lucio Allocca il Premio Cattel Villammare alla Carriera

Lucio spiega:

In questo momento sono tornato dalla splendida Villammare, dove, nell’incantevole palcoscenico della “Piazzetta scoglio a mare”, che a breve sarà intitolata proprio a Giuseppe Cattel, come ha dichiarato nella serata di apertura il Sindaco di Vibonati, Manuel Borrelli, si è tenuto il Premio Internazionale Giuseppe Cattel e dove ho ricevuto il Premio alla Carriera.

Nei due giorni del festival ho avuto soprattutto la gioia di incontrare tanti cari amici del mondo della cultura che non vedevo da tempo, perché per lavoro vivono fuori, che sono stati premiati con me. Una sorta di dolce amarcord, oltre al piacere e all’onore che comunque ti dà ritirare un premio, anche se pensi “alla Carriera” e ti viene da dire “allora siamo alla fine…”

Su questo abbiamo scherzato un po’ tutti, a cominciare da Peppe Vessicchia, celebre compositore e direttore d’orchestra, con cui da adolescente giocavo a pallone nei fine settimana, quando tornava da Roma, per finire al Direttore Centro di Produzione Rai di Napoli, Antonio Parlati, tra i partner dell’evento.

Ci si rivede, dopo anni, con amici sparsi per l’Italia, o con altri che, pur vivendo nelle vicinanze, magari non si frequenta perché non si riesce ad incastrare gli impegni. È stato bello ritrovare Gino Aveta, grande produttore discografico, autore e regista, con cui ho avuto il piacere di girare una docufiction sui luoghi di Pino Daniele, che è stata mostrata anche nel video al festival prima che salissi sul palco.

Ma anche Lino Vairetti, cantante e musicista degli Osanna, Patrizia Spinosi, attrice e cantante, Anna Spagnuolo, attrice e concertista, Gianni Lamagna, cantante, attore e musicista, Lello Giulivo, cantante, attore e mimo, Maurizio Casagrande, attore e regista. Alcuni di loro ho avuto anche l’onore e il piacere di dirigerli in mie regie.

Cattel era un importante poeta popolare, anche un po’ filosofo, grande esempio di moralità, fedeltà e coerenza, che ha scritto delle poesie bellissime, la cui famiglia, di origine austriaca, era sbarcata a Villammare. Aveva ereditato il forno di famiglia, continuandone la tradizione, e raccontava la storia e le anime di questa zona meravigliosa, per cui era chiamato, anche forse in maniera troppo spicciola, Peppe ‘o ppane.  

Durante il festival è stato mostrato anche un video in cui il nipote ha cantato un pezzo dedicato al nonno e la commozione è stata forte in sala; sono andato a salutarlo ed abbracciarlo, emozionandomi anch’io.

L’ospitalità a Villammare è stata straordinaria, il luogo splendido, il festival di altissimo livello, la musica eccezionale. Patrizia Spinosi, Lello Giulivo, Gianni Lamagna e Anna Spagnulo, affiatatissimi amici da quarant’anni, accompagnati da due chitarristi, sono stati fantastici. Rivisitano un antico repertorio napoletano tra innovazione e tradizione; ad esempio si sono esibiti in una tammurriata nera che è un ricordo fastoso, tra percussioni, tamburi e voci, chitarra e recitazione. Per non parlare poi della performance musicale di Piombo A Blues, con il grande Daniele Sepe: unica.

È stata solo la pioggia, in ultimo, a farci scappare, altrimenti staremmo ancora lì.

Non è il primo premio alla carriera che ricevo… questo è proprio un presagio.. chissà… ma scherziamoci su, va… ho chiacchierato con te, ora mi riposo, sono un po’ stanco… ma che belle serate!

Lucio Allocca e Peppe Vessicchio
Lucio Allocca e Peppe Vessicchio

Autore Lorenza Iuliano

Lorenza Iuliano, vicedirettore ExPartibus, giornalista pubblicista, linguista, politologa, web master, esperta di comunicazione e SEO.