Il riconoscimento all’attore e regista napoletano nell’ambito del Positano Teatro Festival
Lucio Allocca, uno dei più poliedrici artisti del palcoscenico italiano, regista, importante attore teatrale e televisivo, noto al grande pubblico per la sua partecipazione nella real soap Un Posto al Sole, il 12 agosto riceverà un importante riconoscimento, il Premio Pistrice – Città di Positano, nella serata conclusiva del Positano Teatro Festival. Nell’albo d’oro del premio, giunto al suo terzo anno di conferimento, Antonella Morea e Mariano Rigillo.
Riusciamo a raggiungere Allocca solo telefonicamente considerando gli impegni lavorativi, ma si dimostra subito estremamente affabile, cordiale e disponibilissimo. Cerchiamo di avere da lui qualche notizia più dettagliata in merito allo spettacolo che sarà in scena alle ore 21:00 prima della premiazione intitolato “Le disavventure di Mr. Alone”, di cui cura la regia. Protagonista Sergio Di Paola, scene Mauro Rea, luci Arturo Scognamiglio.
Ci racconta di essere molto lusingato di ricevere questo grande attestato di stima e ci spiega che la sceneggiatura dell’opera è nata come un’iniziale esercitazione in un laboratorio di autogestione teatrale in cui insegnava all’Accademia d’Arte drammatica del Teatro Bellini. Il suo allievo, il bravissimo mimo-attore Sergio Di Paola, elaborando un atto unico, “Atti senza parole” di Juan Rodolfo Wilcock, vissuto in Italia, e “Atti senza parole” di Beckett, ha rimodulato la trama introducendovi elementi innovativi. Il testo quindi si è sviluppato nel tempo e, man mano, insieme a Di Paola, Allocca ha creato questa emozionante e coinvolgente storia ai limiti del surreale.
“Le disavventure di Mr. Alone”, utilizzando continui paradossi, rientra appunto nel Teatro dell’Assurdo. Il protagonista, si ritrova “alone”, solo, come un superstite in un “Day After” più interiore che oggettivo. Il protagonista, prevedendo un’esplosione atomica che puntualmente si verifica, si nasconde, insieme ai suoi strumenti, in un bidone dell’immondizia. Si salva grazie a questo piccolo bunker in cui è racchiuso tutto il suo microcosmo e, uscitone, cerca di verificare se ci siano altri sopravvissuti con cui relazionarsi. Inizia a suonare prima strumenti piccoli per passare poi a quelli più grandi: abbiamo quindi violino, chitarra e banjo, sassofono.
L’abilità di Di Paola, continua Allocca, sta nel fatto che da ottimo attore fantasista e musicista alterna, magistralmente, musica, mimo, recitazione e giochi di prestigio, con un linguaggio del corpo immediato e pregnante che vede dominare, appunto, gesti, espressioni e suoni. La salvezza di Mr. Alone più che reale è metaforica. Egli ha conservato intatto in sé il suo spirito sognatore, fanciullesco, semplice, capace di stupire e di stupirsi delle piccole grandi “imprese” che compirà. La sua ricerca di superstiti è mossa dal desiderio di trovare essere umani con cui condividere un futuro roseo in cui dominino amore, solidarietà e fantasia e in cui i rapporti umani finalmente si instaurino su basi autentiche e sincere. Insomma è un ristabilire i valori come le vere priorità della vita. La malinconia, dunque, è solo apparente; predominano tenerezza, dolcezza, sorrisi e risate riconducibili allo stato emotivo del protagonista. Poi il richiamo di una trombetta che nemmeno funziona, una corda da stringere al collo in un gioco di prestigio, mentre c’è un crescendo di musica. Ci si aspetta una situazione tragica, invece non succede nulla se non l’esplosione di una festa di musica da circo. Iniziano così una serie di giochi da circo, clown, palline, cerchi, coriandoli e finisce con una figura molto emblematica di Charlot che fa apparire un mazzo di fiori. Il richiamo a Chaplin poi, è un ulteriore collegamento di Mr. Alone clown clochard, artista di strada, sciatto e stravagante che utilizza il corpo come vero mezzo di comunicazione al vagabondo, muto e spontaneo Charlot che, a dispetto del suo status sociale affettivo, continua a comportarsi in modo elegante degno di un vero gentiluomo.
Spettacolo molto suggestivo, ma anche affascinante nella sua semplicità affidato all’estrema bravura dell’interprete napoletano Sergio Di Paola, così versatile da essere uno dei pochi italiani selezionati dal “Team dei Clown” del Cirque du Soleil. Lo spettacolo, continua Allocca, durerà circa un’oretta. Allocca conclude dicendo che nello spettacolo riflessivo, introspettivo, ma al contempo allegro e divertente, adatto a tutte le età: “c’è tanto pericolo, ma c’è anche tanta speranza che ci deve sempre nutrire”.
Chiediamo, infine ad Allocca, se può darci qualche piccola anticipazione sul discorso di ringraziamento che terrà durante la cerimonia di consegna del premio. I ringraziamenti, ci dice, sono racchiusi in un paio di frasi che lo hanno accompagnato nella vita e che ripete spesso ai suoi allievi.
La prima è di Max Reinhardt: “ll teatro è il rifugio per tutti quelli che hanno nascosto in qualche ‘tasca’ – ecco perché il thèâtre de poche- la loro infanzia, per poter continuare a giocare, di quando in quando, fino alla fine della vita”.
La seconda, altrettanto emblematica, di Ettore Petrolini: “Faccio questo mestiere soffrendo un sacco di piacere”.
“Non credo aggiungerò molto a questo perché non mi piace autocelebrarmi, preferisco che il mio lavoro parli per me. C’è tanto impegno dietro al lavoro di ogni artista”.
Approfittiamo della sua estrema disponibilità per chiedere quali siano i progetti futuri. Terrà un corso di laboratorio teatrale al Teatro Cilea, la cui direzione artistica è affidata a Biagio Izzo e continuerà con la scuola di cinema. Presto rappresenterà un testo, Emigranti di Slawomir Mrozek, di cui cura la regia, con protagonisti due suoi allievi, Andrea Avagliano e Fulvio Sacco in cui prevarrà molta musica: “La musica per me è determinante quando faccio gli spettacoli”.
Concludiamo la lunga telefonata, complimentandoci ancora per i meritatissimi successi conseguiti e con la promessa di risentirci a breve per fissare una chiacchierata, stavolta da vicino, per avere la possibilità di raccontare ancora meglio ai nostri lettori la personalità e i progetti dello straordinario attore e regista, ma soprattutto le sfaccettature della persona, affabile e carismatica al tempo stesso.
Autore Lorenza Iuliano
Lorenza Iuliano, vicedirettore ExPartibus, giornalista pubblicista, linguista, politologa, web master, esperta di comunicazione e SEO.